#andràtuttobene: prove generali di Falsa Libertà

di Lorenzo Maria Pacini
Non so se vi siete accorti che, a suon di decreti e provvedimenti, il Governo italiano sta privando i cittadini di un numero sempre maggiore di libertà. Tutto questo viene operato in nome della sicurezza, della sanità pubblica, di un fantomatico bene comune.
E se invece si stesse trattando di prove generale di violazione e negazione della libertà, in nome, appunto, di una presunta sicurezza che tanto viene bramata dalla massa? Se stessero testando fino a che punto siamo disposti a lasciarci privare dei nostri diritti, in virtù di alcune presunte garanzie per il nostro vivere?
Queste domande sorgono lecitamente dal momento in cui il Governo ha prima limitato gli spostamenti liberi – guardandosi bene dall’assumersi la responsabilità dei lavoratori facenti parte di quelle classi per le quali non è stato applicato nessun rispetto e riserbo per la loro salute e che sono costretti ad andare a lavorare come se niente fosse – poi ha imposto sanzioni e creato una sorta di legge marziale, per finire a controllare i nostri spostamenti tramite i supporti digitali che abbiamo praticamente sempre con noi, come gli smartphone, i tablet, i computer.
Dall’altro lato, persiste l’angoscia di quei cittadini che avendo dovuto lasciare il loro lavoro di liberi professionisti, si trovano villanamente minacciati di dover pagare le tasse posticipatamente…

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Interesse personale vs Bene comune: questo è il problema!

di Alessandro Del Vescovo
La maggior parte degli esseri umani è consapevole che il mondo sia pieno di ingiustizie e vorrebbe un cambiamento. Tutti noi desideriamo un mondo migliore, ma troppo spesso ci aspettiamo che il cambiamento debba avvenire da parte di chi ci governa, nascondendo le nostre responsabilità.
Ci preoccupiamo troppo di ciò che fanno gli altri invece di pensare a quello che facciamo, o che potremmo fare noi. È molto facile prendersela con i politici, anziché fare un esame di coscienza e cercare di cambiare nel proprio piccolo. Ci lamentiamo che i politici mettono l’interesse personale davanti al bene comune, ma siamo sicuri che anche nelle nostre vite non sia così?
L’interesse personale, messo davanti al bene comune, blocca l’evoluzione e lo sviluppo. Pensate all’Italia, un paese ricco di risorse, in cui troppi cittadini sono costretti a vivere in condizioni di povertà a causa di altri (molti dei quali dovrebbero fare il bene del paese) che antepongono i loro interessi personali a quelli della collettività…

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Abductions: un’Anomalia spazio-temporale colpirà la Terra facendole cambiare Piano Dimensionale

Nelle esperienze di Abduction (prelevamento), gli addotti sentono parlare di un Progetto, in cui tutti lavorano spontaneamente per il bene comune, e di un brillante futuroper l’umanità.
Gli addotti vengono allenati per ore a nuotare in strane piscine (la cui acqua è respirabile), portati a imparare lingue aliene, a prendersi cura di feriti, ad organizzare gruppi e a rincuorare le persone, ad addestrarsi su compiti tecnico-scientifico di alto livello e alcuni persino a pilotare delle astronavi o a svolgere azioni paramilitari per garantire la sicurezza delle persone! Il tutto in un contesto positivo di buoni propositi, di gente che parla di una sorta di “Federazione”, in cui tutti lavorano spontaneamente per il bene comune.
Insomma, è indubbio che “qualcuno” ha in mente qualcosa di grosso e positivo per la Terra. Fino alla fine degli anni ’70 le abductions erano per di piu singole e non ripetute, si svolgevano di giorno (IR3: incontri ravvicinati terzo tipo) e non avevano altro scopo che quello di analizzare gli esseri umani o così sembrava. Ma dall’inizio degli anni ’80, periodo che si accosterebbe al famoso patto scellerato di cui parla Johna Lear, qualcosa è successo. Milioni di persone in tutto il mondo (4 in USA, 1 in GB e 800.000 anche in Italia) affermano di essere state oggetto di incursioni notturne, per la maggior parte sfocianti in veri e propri training di addestramento. Ma addestramento a cosa?…

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I Primi e gli Ultimi

Pesciolino Anticonformista

di Giuliana Conforto

Chi sente l’arrivo della Primavera, sente anche che il mondo non può continuare così, che c’è urgente bisogno di un cambio radicale. C’è anche chi non lo sente. Tra questi i “primi”, ossia i politici e gli intellettuali che coltivano e trasmettono “cultura”, abili nelle critiche e nel dibattito, tutti divisi e convinti che la “realtà” si ripeta sempre uguale a se stessa. I “primi” occupano le pagine dei giornali, appaiono in tv, dicono di voler cambiare tutto, ma in modo tale da non cambiare niente. Devono conservare il sistema esistente, cioè gli enormi…

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