La Storia non insegna e la Natura dell’Uomo non cambia!

Quando la Peste Bubbonica colpì Ginevra nel 1530, tutto era già pronto. Avevano persino aperto un intero ospedale solo per gli appestati, con medici e infermieri.
I commercianti contribuivano, il magistrato dava sovvenzioni ogni mese. I pazienti davano sempre soldi, e se uno di loro moriva da solo, tutti i beni andavano all’ospedale. Ma poi è successo un disastro: la peste andava spegnendosi, mentre le sovvenzioni dipendevano dal numero di pazienti.
Non esisteva questione di giusto e sbagliato per il personale dell’ospedale di Ginevra nel 1530. Se la peste produce soldi, allora la peste è buona. E quindi i medici si organizzarono per farla continuare.
All’inizio si limitavano ad avvelenare i pazienti per alzare le statistiche sulla mortalità, ma presto si resero conto che le statistiche non dovevano essere solo sulla mortalità, ma sulla mortalità da peste. Così cominciarono a tagliare i foruncoli/bubboni dai corpi dei morti, asciugarli, macinarli in un mortaio e darli agli altri pazienti come medicina. Poi iniziarono a spargere la polvere su indumenti, fazzoletti ecc. Ma in qualche modo la peste continuava a diminuire. A quanto pare, i bubboni essiccati non funzionavano bene…

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Come il Capitalismo sta sfruttando il Cambiamento climatico per fare soldi

di Silvia Granziero
La Groenlandia sarà sempre di più un punto nevralgico nei commerci mondiali tra Europa e Asia, lungo le rotte del Polo Nord. Ancora una volta, l’avidità di un ristretto gruppo di persone – investitori, mossi solo dalle possibilità di guadagno a breve termine – sta condannando il futuro di tutto il Pianeta e dei suoi sette miliardi di abitanti.

Il 2019 è stato il secondo anno più caldo mai registrato nella storia. Più ci si avvicina ai Poli e più gli effetti sono drammatici: al Circolo Polare Artico, il livello di surriscaldamento può essere anche doppio rispetto alle nostre latitudini, perché senza neve solo il 5% dell’energia solare viene riflessa, contro il normale 85-95%.
Le immagini satellitari della Groenlandia raccolte tra il 1992 e il 2018, hanno evidenziato un ritmo di scioglimento dei ghiacci nella regione di molto superiore alle previsioni. Nella finestra temporale considerata, la Groenlandia ha perso circa 3.800 miliardi di tonnellate di ghiacciai – riporta uno studio pubblicato su Nature – con un conseguente innalzamento globale del livello dei mari di circa 10 millimetri…

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