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La bacchetta magica

Usare la magia

di Daniela Martini
Ogni essere umano possiede una bacchetta magica… ma non sa di possederla e quindi non la usa.
È una nostra caratteristica, come quella di poter vedere o sentire, ridere o piangere. Non usarla è come decidere di vivere una vita con gli occhi chiusi. Ci hanno insegnato a camminare, a parlare, a fare delle scelte, ma nessuno mai ci ha insegnato come si usa la nostra bacchetta, anzi, diciamo che ci è toccato disimpararlo. Quindi, non è colpa nostra se fino ad ora non l’abbiamo usata, ma questa è l’Era del risveglio, iniziata a grosse linee nel 2012, è l’Era dell’Oro, del ritrovamento della nostra spiritualità e del tempo che corre più veloce, ed è proprio in questo periodo che l’Energia universale ci porta alla riscoperta di noi stessi, facendoci arrivare i messaggi giusti per imparare da capo chi siamo e qual’è il nostro potere…

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Il Coraggio dell’Imperfezione

Il Coraggio dell’Imperfezione

di Marco Ferrini
Non considerare quante volte sbagli, ma quanto sei disposto a correggerti.
In molte occasioni mi trovo ad aiutare persone oppresse da sensi di colpa per errori che hanno commesso. Qual è l’attitudine che ci consente di uscire da questa condizione? La potrei sintetizzare nella definizione: “il coraggio dell’imperfezione”.
Come ho spiegato spesso, il coraggio dell’imperfezione è base imprescindibile per il nostro progresso evolutivo. Riconoscere ed accettare i nostri limiti, senza autocommiserazione ma con autentica compassione per noi stessi (ben diversa dal pietismo e dal vittimismo), è il primo decisivo passo per riprogettarci con motivata speranza, serenità e fiducia in Dio. Meditate su questo principio: “Non guardate a quante volte sbagliate. Considerate piuttosto quante volte siete disposti a correggervi”

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Accettare il fango che c’è nella nostra vita

Accettare il fango della vita

di Brenda Shoshanna
Molti credono che la loro vita sia stata rovinata da rapporti sbagliati e da situazioni che non sono riusciti a cambiare o a controllare.
Quando ci troviamo in una situazione che non ci piace, o in un rapporto che ci ferisce o non va come vorremmo, cerchiamo tutte le spiegazioni possibili. Pensiamo che questa situazione spiacevole getti un’ombra su di noi, e che dobbiamo cercare di cambiarla per recuperare la nostra dignità.

Decidiamo che qualcosa ci minaccia e ci diamo da fare per rafforzare le nostre difese. Ci sembra di essere ogni volta rifiutati e di non potere amare mai più. Tutte queste idee e interpretazioni che aggiungiamo alle situazioni, sono proprio ciò che ci tiene imprigionati nel fango della nostra vita…

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La vita è troppo breve per fare il lavoro sbagliato

La vita è troppo breve per fare il lavoro sbagliato

La vita è troppo breve per fare il lavoro sbagliato, per investire tempo e sforzi in qualcosa che, lungi dall’apportarci benessere e un’identità sociale, ci conduce verso una chiara infelicità o ci fa soffrire d’ansia e di frustrazione.
Tutti sappiamo quanto sia difficile al giorno d’oggi trovare il “lavoro ideale”, quello che ci identifica e per il quale abbiamo studiato. Nella maggior parte dei casi, infatti, ci adattiamo semplicemente all’avere un lavoro, qualsiasi esso sia, perché oggigiorno i modelli sociali ed economici sono cambiati, a tal punto che la domanda di lavoro non corrisponde assolutamente all’offerta.
Se riusciamo a dedicare la nostra vita a quello che ci piace, ci guadagneremo in energia e vitalità: non esiste maggiore sensazione di pienezza che quella di guadagnarci da vivere con ciò che ci appassiona. Vi invitiamo a riflettere proprio su questo…

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Ti hanno insultato? ecco alcune tecniche per reagire positivamente

Essere indifferenti agli insulti

Se conosci il nemico, ti è più facile combatterlo. Ma devi proprio farlo? Si può anche non reagire agli insulti.
Se qualcuno ti insulta, chiediti perché lo stia facendo? Vuole forse umiliarti per sentirsi superiore? Allora la sua azione è solo da compatire.
Oppure ha bisogno di scaricare un po’ della propria rabbia? Fatti sempre questa domanda: perché lo sta facendo? E’ a seconda della risposta, che devi scegliere come comportarti. Tieni, comunque, sempre presente che gli altri non ti possono offendere, possiamo solo “offender-ci”… noi.
Diceva Leone Tolstoj: “Tutto dipende dal pensiero. È l’inizio di tutte le cose. Possiamo gestire i nostri pensieri”.

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Non esiste la mancanza di tempo, ma di interesse

Ragazza sola e due tazzine di caffè

Non esiste la mancanza di tempo, ma la mancanza di interesse, perché quando la gente vuole davvero, l’alba diventa giorno, martedì diventa sabato e un momento si trasforma in un’opportunità.
Chi si aspetta molto, viene deluso e soffre. La verità è che la mancanza di interesse fa male, e molto. Va oltre la delusione, sono crudeli fitte di dolore allo stomaco, come se qualcosa da dentro ci strappasse l’anima.
Nel momento in cui ci feriscono, non possiamo fare nulla per alleviare questo dolore, se non essere prudenti di fronte all’abbandono e all’umiliazione, cosa che presuppone…

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Autosabotaggio: perché siamo i nostri peggiori nemici (e come evitarlo)

Jean-François Millet – Uomo con la zappa (1860)

Sai qual è definizione di autosabotaggio? No?! Eppure si direbbe che tu sia un esperto di “zappa sui piedi”! È tempo allora di conoscere meglio questa trappola mentale e liberarsene per sempre.

“Non faccio nulla contro me stesso, eppure sono il mio carnefice.” John Donne.

Per farti comprendere, voglio raccontarti una storiella, la storiella del topolino chiacchierone: Durante un’inondazione, uno scoiattolo, una lepre e un topolino chiacchierone si ritrovano disperatamente aggrappati ad un tronco d’albero, che viene trascinato con violenza dal fiume in piena.

Un cigno…

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Chiediti che cosa faresti se non avessi paura

Chiediti che cosa faresti se non avessi paura

di Michela Marini, autrice del Blog: Diario di una Ragazza Indaco

Inizio questo articolo partendo da una breve storia, la mia personale storia.
Circa due anni fa, quando decisi di pubblicare il blog avevo molti dubbi, paure, esitazioni. Non mi sentivo all’altezza, continuavo a ripetermi “Chi sono io per dire la mia?” “Per quale bizzarro motivo la gente si soffermerà a leggermi?” “A nessuno interessa di me” oppure “Ci sono cosi tanti blogger migliori di me”. Nonostante queste mie insicurezze, una sera mi feci coraggio. La verità è che più volte sognai il titolo del blog, una voce continuava a ripetermi “Diario di una ragazza indaco” “Segui sempre il tuo intuito”, cosi, una sera nel febbraio del 2014, cliccai sul bottone arancione della tendina del profilo google ed iniziai a creare il blog.
Non mi aspettavo nulla, scrivevo, ogni qual volta sentivo la necessità di comunicare pensieri, idee, letture. L’unica cosa che m’importava era condividere con gli altri quello che faceva stare bene a me. Nonostante avessi paura del giudizio, dei lettori e di chi mi stava intorno, proseguivo e pubblicavo. Nel corso dei mesi successivi, senza rendermi conto…

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