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ll cuore si appoggia piacevolmente alla ripetizione… e la mente si annoia

Noia

di Nicoletta Cinotti
Siamo tutti, in maniera personale, soggetti all’esperienza della noia. Bambini e adulti. Per alcuni è un vero tormento. Per altri un piacevole segnale di stop.
Sono state dette molte cose sull’importanza della noia come emozione che permette e motiva l’esplorazione di nuove esperienze, stimola la ricerca creativa e la fantasia.
Spesso la noia è il corrispettivo della sazietà fisica: sorge quando abbiamo “mangiato abbastanza”. La noia però è anche un indicatore di come funzioniamo. Se siamo troppo attraversati da questa sensazione, può voler dire che siamo poco in contatto con l’aspetto percettivo dell’esperienza. Sappiamo già – prima – come andrà a finire dopo, perchè lo schema mentale che abbiamo costruito, a partire dalle esperienze passate, è più forte sella sensibilità percettiva del momento presente…

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Il bimbo si annoia? Meglio!

Bambini annoiati

di Amedeo Formisano
Portate il bimbo al cinema e lui dice: “papà, quando comincia il film, che mi annoio!” Quante volte vi è capitato personalmente, oppure avete sentito il bimbo accanto a voi pronunciare queste parole? Penso molte. I genitori moderni sono avvezzi a questi piccoli problemi.
Il bimbo sembra esser spaventato dalla propria noia e riversa la sua frustrazione sul genitore. Allora il genitore che fa? Apre lo smartphone e carica un giochino, giusto per far passare qualche minuto in silenzio al bimbo. Eppure, quel comportamento fa aumentare il problema della noia.
Ma la noia non è un’emozione malvagia o qualcosa da eliminare. Tutte le emozioni hanno uno scopo. La noia serve a stimolare la fantasia, a portare il bimbo verso l’esplorazione del mondo…

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