Guardate gli Zombi che ci “proteggono” dal Virus

di Max Del Papa
Abituati come siamo a vivere una normalità impossibile, ci siamo abituati agli zombi che comandano.
Ci pare logico perdere la libertà per mano di Di Maio, ex bibitaro oggi blindato e scortato, di Zingaretti, odontotecnico consacrato alla politica, di uno sconosciuto avvocato, creato in laboratorio da una società di profilazione dati, che fino a ieri viveva fra tribunale e bar del notabilato di paese. Ma metteteli in fila, uno per uno, ma guardateli…
Guardate il ministro della Salute, il suo grigiore sovietico e malaticcio, uno che ha fatto un libro per dire che guariremo dal morbo e il giorno stesso che è uscito l’ha fatto ritirare perché doveva dire che la pandemia è inarrestabile, che bisogna chiudere tutto. Guardate l’avvocatino del popolo, un vanesio clamoroso, bugiardo patologico, uno che va al festival dell’Ottimismo a dire che la situazione sta precipitando, che finirà malissimo. Guardate Gualtieri, il chitarrista di Bella Ciao, messo a far girare l’economia che è una ruota sgonfia e adesso che l’Europa non scuce un ghello non sa come fare…

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Le Parole per alterare la Realtà

di Paolo Danieli
Attraverso il linguaggio, il potere mondialista s’insinua nel pensiero della gente, per condurla a pensare come vuole il “Grande Fratello”.
E non ci si obietti che non esiste… È una figura plurale, simbolica di un potere planetario come George Orwell aveva profetizzato col suo “1984”.
Alcuni esempi… All’inizio gli immigrati venivano chiamati “extracomunitari”, parola poi scomparsa dalla stampa perché esplicitava che il problema non era solo italiano ma europeo. Poi anche la parola “immigrato” è stata bandita: inopportuno ricordare che qualcuno è venuto ad abitare a casa nostra non invitato. Meglio “migrante”, participio presente che contiene l’idea di qualcosa in evoluzione, non definitivo e quindi accettabile. Ma poiché anche la dizione “migrante” riconduce alla pressione immigratoria verso l’Europa, ora si ricorre a “profughi” o “richiedenti asilo”, giustificando indebitamente con una bugia – la fuga da una guerra – la presenza di stranieri irregolari…

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