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Rafael Correa

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LA SOCIETà A COSTO MARGINALE ZERO
L'internet delle cose, l'ascesa del commons collaborativo e l'eclissi del capitalismo
di Jeremy Rifkin

La Società a Costo Marginale Zero

L'internet delle cose, l'ascesa del commons collaborativo e l'eclissi del capitalismo

di Jeremy Rifkin

Uno dei più brillanti pensatori contemporanei spiega il passaggio epocale dal capitalismo di mercato al commons collaborativo.

In La società a costo marginale zero, Jeremy Rifkin sostiene che si sta affermando sul­la scena mondiale un nuovo sistema econo­mico. L'emergere dell'Internet delle cose sta dando vita al "Commons collaborativo", il primo nuovo paradigma economico a pren­dere piede dall'avvento del capitalismo e del socialismo nel XIX secolo. Il Commons colla­borativo sta trasformando il nostro modo di organizzare la vita economica, schiudendo la possibilità a una drastica riduzione delle di­sparità di reddito, democratizzando l'econo­mia globale e dando vita a una società ecolo­gicamente più sostenibile.

Motore di questa rivoluzione del nostro modo di produrre e consumare è l'"Internet delle cose", un'infrastruttura intelligente formata dal virtuoso intreccio di Internet delle comunicazioni, In­ternet dell'energia e Internet della logistica, che avrà l'effetto di spingere la produttivi­tà fino al punto in cui il costo marginale di numerosi beni e servizi sarà quasi azzerato, rendendo gli uni e gli altri praticamente gra­tuiti, abbondanti e non più soggetti alle forze del mercato.

Il diffondersi del costo margi­nale zero sta generando un'economia ibrida, in parte orientata al mercato capitalistico e in parte al Commons collaborativo, con ricadu­te sociali notevolissime.

Rifkin racconta come i prosumers, consuma­tori diventati produttori in proprio, genera­no e condividono su scala laterale e paritaria informazioni, intrattenimento, energia ver­de e prodotti realizzati con la stampa 3D a costi marginali quasi nulli. I prosumers con­dividono anche automobili, case, vestiti e altri oggetti attraverso i social media a co­sti marginali bassi o quasi nulli. Gli studen­ti si iscrivono a corsi gratuiti online (mooc) che funzionano a costi marginali quasi nulli. I giovani imprenditori sociali evitano l'esta­blishment bancario attraverso il crowdfunding per finanziare attività ecologicamente sensi­bili in una nuova economia che utilizza mo­nete alternative.

In questo nuovo mondo il capitale sociale assume la stessa importanza del capitale finanziario, la libertà di accesso prevale sulla proprietà, la sostenibilità sop­pianta il consumismo, la cooperazione spodesta la concorrenza, e il "valore di scambio" nel mercato capitalistico viene gradualmente sostituito dal "valore della condivisione" nel Commons collaborativo.

Così, quel processo iniziato agli albori dell'età moderna con le enclosures, le recin­zioni dei terreni comuni a favore dei pro­prietari terrieri, potrebbe concludersi con il ritorno al Commons, i beni collettivi sottrat­ti alla logica del profitto e del mercato.

Il ca­pitalismo - conclude Rifkin - sopravvive­rà a lungo, sebbene in un ruolo sempre più circoscritto, ed entro la fine del XXI seco­lo non sarà più l'arbitro esclusivo della vita economica. Stiamo progressivamente impa­rando ad andare oltre il mercato e a vivere in maniera più empatica e sostenibile in un Commons collaborativo globale sempre più interdipendente.

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