Spagna: in una settimana 761 anziani “quasi tutti vaccinati” sono morti nelle Rsa

Alcuni centri per anziani hanno vissuto negli ultimi giorni situazioni estremamente drammatiche.

La Toscana è la prima regione per numero di vaccini nelle Rsa - la Repubblica

Presso la residenza Novo Sancti Petri, nel comune di Chiclana, in provincia di Cadice (nel sud del Paese), 22 anziani sono morti per un “focolaio” di coronavirus che ha lasciato anche 79 residenti e 24 lavoratori contagiati. Peccato che “stranamente” le infezioni abbiano iniziato ad essere rilevate pochi giorni dopo che degenti e dipendenti hanno ricevuto la prima dose di vaccino contro il covid-19.

Qualcosa di simile è accaduto nel centro per anziani di El Salvador, a Lagartera, comune di Toledo, a poco più di 150 chilometri da Madrid. Lì, dopo aver ricevuto la prima dose di siero contro il coronavirus, un focolaio ha lasciato tutti i suoi residenti contagiati tranne uno, di cui nove sono morti, tutti con precedenti patologie.

Un altro focolaio nel centro anziani Vitalia Parque Alcosa, a Siviglia, conta un totale di 62 casi accertati di contagio e la morte di 15 anziani.

Queste situazioni si verificano nonostante (o appunto per questo…) il fatto che i residenti delle Rsa, così come i soggetti di età superiore agli 80 anni, siano stati tra i gruppi considerati prioritari per la vaccinazione e abbiano infatti ricevuto vaccini Pfizer e Moderna nella prima fase della campagna di vaccinazione, iniziata nel paese il 27 dicembre.

Fonte: https://grandeinganno.it/2021/02/23/spagna-761-anziani-quasi-tutti-vaccinati-sono-morti-nelle-case-di-cura-in-una-settimana/

LA FABBRICA DELLA MANIPOLAZIONE
Come difendersi dal condizionamento mentale
di Enrica Perucchietti, Gianluca Marletta

La Fabbrica della Manipolazione

Come difendersi dal condizionamento mentale

di Enrica Perucchietti, Gianluca Marletta

Chi controlla il tuo immaginario controlla la tua volontà!

I grandi cambiamenti culturali che l'umanità affronta da decenni non sono né spontanei né casuali ma sapientemente "fabbricati" dai Poteri Forti.

"La manipolazione consapevole e intelligente, delle opinioni e delle abitudini delle masse svolge un ruolo importante in una società democratica, coloro i quali padroneggiano questo dispositivo sociale costituiscono un potere invisibile che dirige veramente il Paese. Noi siamo in gran parte governati da uomini di cui ignoriamo tutto ma che sono in grado di plasmare la nostra mentalità, orientare i nostri gusti, suggerirci cosa pensare".
Edward Bernays

Scriveva così nel lontano 1928 Edward Bernays, il fondatore delle Pubbliche Relazioni e l'ideologo degli attuali spin doctors. Nel suo saggio Propaganda, Bernays spiegava che un "governo invisibile" manipola, le opinioni, le abitudini e le scelte dei cittadini, lasciando a costoro l'illusione di essere liberi. In democrazia, ai metodi repressivi, il potere preferisce affiancare la manipolazione "dolce" volta a plasmare l'immaginario delle masse e a orientarne il consenso, tramite la propaganda, l'ingegneria sociale e il controllo dei media e dello spettacolo. Un potere nascosto ha infatti la possibilità di manipolare quasi alla perfezione i sentimenti e la mentalità di massa senza dare l'impressione di farlo, controllare i popoli entrando nel loro immaginario e riprogrammandone le coscienze.

La propaganda e l'ingegneria sociale non servono solo a plasmare l'opinione pubblica e a eterodirigere il consenso, ma tendono anche a creare un essere umano omologato, intercambiabile e unidimensionale, che pensa e agisce come tutti gli altri: un clone tra i cloni che sia talmente svuotato e spersonalizzato da seguire passivamente le scelte imposte dal Sistema.

"L'erosione della democrazia avviene svuotando progressivamente da un lato le nazioni del proprio potere e della propria sovranità, dall'altro facendo diventare tutti noi dei soggetti passivi, dei meri consumatori".

Al paradigma della violenza tipico del XX secolo, si è sostituito il paradigma del controllo sociale, radicato nei falsi bisogni che sono stati indotti nelle nuove generazioni. Si è imposta una nuova forma di potere, una nuova forma di capitalismo che non si accontenta di automatizzare i flussi di informazioni, ma mira ad automatizzare gli stessi individui. Siamo ormai immersi in una gabbia elettronica e digitale che non ci abbandona mai.

Dopo il successo di Governo Globale e Unisex, gli autori Enrica Perucchietti e Gianluca Marletta tornano ad approfondire le tappe ideologiche del mondialismo, spiegando gli influssi e le tecniche di condizionamento utilizzate dal potere, con la versione aggiornata, ampliata e in 4D de La fabbrica della manipolazione.

Dai primi esperimenti di manipolazione mentale del dopoguerra alla "rivoluzione culturale" degli anni '60; dalla "nuova morale sessuale" all'ideologia di genere; dalla nascita dell'arte contemporanea alla genesi delle rivoluzioni "democratiche" nei paesi dell'est europeo e del Medio Oriente; dal sorgere della "nuova spiritualità" allo sviluppo dei Fondamentalismi Religiosi, questo saggio ripercorre una "storia altra" dell'età contemporanea, tanto misconosciuta quanto inquietante.

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