Si è fatto Vaccinare: il Velocista Christophe Lemaître non può più andare ai Giochi Olimpici!

“Si è fatto vaccinare, non lo riconosciamo più”: il velocista medagliato Christophe Lemaître non potrà andare ai Giochi Olimpici.

Christophe Lemaitre

I prossimi Giochi Olimpici, già funestati dal ritardo di un anno e dai comandi draconiani dell’indeciso governo giapponese (che sta pensando davvero di tenerli a porte chiuse!), potrebbero essere inaspettatamente segnati dagli effetti negativi della vaccinazione anti-COVID sugli atleti.

Abbiamo un esempio con il velocista francese Christophe Lemaitre che non si schiererà per i Campionati Francesi alla fine della settimana ad Angers e probabilmente non parteciperà ai Giochi Olimpici di Tokyo.

L’importante quotidiano sportivo francese L’Equipe riferisce che questa decisione è stata presa con il suo staff tecnico, perché l’atleta “non è al 100% dei suoi mezzi fisici, a seguito in particolare di reazioni negative al vaccino contro il COVID-19”. “C’è stato un periodo in cui i suoi test erano ottimi, allo stesso livello di prima e poi è stato vaccinato, non lo abbiamo più riconosciuto”, spiega Pierre Carraz, uno dei suoi allenatori.

Christophe Lemaitre, bronzo nei 200 ai Giochi di Rio, doveva rappresentare la Francia ai Giochi di Tokyo (che si terranno dal 23 luglio all’8 agosto) ma le sue prestazioni sono in caduta libera. “Non ha senso andare ai Giochi per essere eliminato nei playoff”, aggiunge Thierry Tribondeau, l’altro suo allenatore.

Come riportato da Renovatio 21, vi sono invece casi di atleti disposti a saltare dolorosamente queste olimpiadi pur di evitare il vaccino genetico sperimentale: è il caso di Yohan Blake, velocista giamaicano poco più che trentenne, già medaglia d’oro nei 100 metri ai mondiali del 2011. “Sono determinato, non voglio essere vaccinato” aveva detto il campione. “Preferirei perdere le Olimpiadi piuttosto che fare il vaccino. Ho le mie ragioni”.

Intanto il governo giapponese lo scorso mese aveva proibito ai tifosi – giapponesi, perché pare che gli stranieri non siano ammessi a quella festa dei popoli tutti quale è l’Olimpiade – di mangiare, bere e tifare gridando, oltre ovviamente agli obblighi di mascherina e ai test per accedere alle gare. Ora sta pensando di non ammettere del tutto il pubblico alle gare.

Inoltre, l’Olimpiade edochiana (aggettivo dell’italiano aulico per dire tokyota: Edo era l’antico nome della città) si fregerà anche della presenza di Laurel Hubbard, sollevatore di pesi supermassimi transessuale, che competerà nella categoria femminile pur essendo un maschio (uno/a a cui piace vincere facile…).

Vaccino e Olimpiade: anche in Belgio gli atleti vaccinati ammettono che le loro prestazioni sono diminuite

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Il caso del velocista francese Christophe Lemaître, le cui prestazioni atletiche sono diminuite dopo la vaccinazione anti-COVID, al punto da fargli perdere probabilmente la possibilità di rappresentare la Francia alle prossime Olimpiadi, è tutt’altro che un fenomeno isolato. In Belgio è Jacques Borlée, allenatore degli atleti belgi, a dare l’allarme da diverse settimane.

Abbiamo grossi problemi con la vaccinazione. Con la prima dose di vaccino, per circa dieci giorni, c’è una perdita di potenza tra il 10 e il 20% e con la seconda dose, c’è anche una perdita di potenza più lunga, parliamo di 21 giorni. È una grande difficoltà per gli atleti. Vediamo davvero una perdita di potenza in tutti gli atleti che sono stati vaccinati“, ha dichiarato Jacques Borlée a metà maggio sul set del canale televisivo belga LN24, deplorando il calo delle prestazioni dei suoi atleti dopo la vaccinazione e la mancanza di informazioni al riguardo.

“Non eravamo affatto stati informati che un calo delle prestazioni avrebbe accompagnato il processo di vaccinazione”. Una settimana dopo, Jacques Borlée, era presente sul set di C’est pas tous les jours dimanche per rinnovare la sua preoccupazione sulla vaccinazione degli atleti.

Anche Marc Francaux, professore di fisiologia dell’esercizio presso l’Università Cattolica di Lovanio, ha confermato questa possibilità: “Non esiste uno studio scientifico che lo dimostri inconfutabilmente, ma una serie di osservazioni suggerisce che alcuni atleti ne siano affetti”, ha spiegato il professore. “Questo non è sorprendente visto come funzionano i vaccini”. Per il professore queste scarse prestazioni non sono nella mente degli atleti: “È troppo sistematico”, dice.

Da parte sua, il portavoce interfederale Yves Van Laethem, riconosce che si tratta di una situazione senza precedenti: “Stiamo scoprendo un mondo nuovo. Non abbiamo mai avuto una vaccinazione di massa di così tanti individui e sappiamo che questo può influire sulle prestazioni”.

Rivisto da Conoscenzealconfine.it

Fonte: https://www.renovatio21.com

EPIDEMIE
Testi Scelti
di Rudolf Steiner

Epidemie

Testi Scelti

di Rudolf Steiner

Questo libro-novità presenta una raccolta di brani tratti da varie conferenze tenute da Rudolf Steiner sul tema delle epidemie.

"Molto più che del modo in cui i bacilli e i batteri penetrano nel nostro organismo, si terrà conto di quanto forti abbiamo reso l'anima e lo spirito per resistere a queste invasioni.

Questo rafforzamento della natura umana non sarà prodotto da un rimedio esterno, ma da un rimedio che proviene dall'anima e dallo spirito e che corrobora internamente l'uomo mediante un sano contenuto scientifico-spirituale."

Ai tempi di Steiner si parlava poco di virus, che furono scoperti solo intorno al 1890. Il termine "bacilli" si riferisce non solo ai batteri, ma a tutti i microrganismi patogeni, compresi i virus.

"Che valore avrebbe per il singolo entrare nel mondo spirituale, se attorno a lui tutti gli altri avessero pensieri materialistici, sensazioni materialistiche e sentimenti di paura che sono i veri "allevatori" dei batteri?"

  • Epidemie e infezioni
  • Il karma e le epidemie
  • Gli scenari occulti
  • Protezione nelle epidemie
  • Cause odierne di epidemie future

Rudolf Steiner non attribuiva importanza alle grandi trattazioni sistematiche.

Il suo impegno consisteva piuttosto nel dare impulsi, impulsi per una vita che fosse degna dell'uomo sotto ogni aspetto, qui e ora.

A tal fine cercò di risvegliare la consapevolezza che il nostro essere non è limitato all'esistenza attuale, racchiusa fra nascita e morte.

Ci ha sempre ricordato che siamo esseri spirituali, proprio come la Terra e il cosmo con i quali siamo in una medesima connessione.

Attraverso gli scritti e le conferenze ha incoraggiato le persone a considerare seriamente questa realtà nascosta.

I suoi innumerevoli spunti mirano a sviluppare una presenza di spirito che riconosca e compia quanto è necessario in quel momento.

È facile dimenticare questo aspetto, sopraffatti o confusi dalla vastità della sua opera completa.

La collana "Prospettive spirituali" si propone di raccogliere alcuni pensieri fondamentali su specifiche questioni, attingendo all'opera di Rudolf Steiner e stimolando così nel lettore la riflessione e la possibilità di conoscere e di agire.

I brevi estratti non pretendono di essere esaustivi su un argomento.

Intendono piuttosto aprire un varco nella complessità dell'opera di Steiner, che consenta poi di continuare a esplorare questo straordinario - e straordinariamente interessante - mondo di idee.

I riferimenti alle fonti possono servire come prima indicazione.

Ma anche chi si ferma ai testi raccolti qui vi troverà una guida preziosa al mondo non meno complesso di oggi.

La data della conferenza viene riportata al termine di ogni citazione, come pure il numero di Opera Omnia a cui fare riferimento.

Le conferenze sono state in parte già tradotte e pubblicate in italiano, in parte sono inedite.

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