Rebus Siria

La guerra tra potenze non è come la morra cinese, è una partita a scacchi, con mosse e contromosse.

Sulla situazione siriana si possono fare varie ipotesi al momento ma una lettura chiara non la si può dare, ci va tempo. Chi vi narra quanto accade con sicurezza non è credibile.

Il mondo sta vivendo un mutamento epocale e la fine di impero egemone non arriva in quattro e quattr’otto e, come in certi fenomeni astronomici, una stella nella fase finale della vita può emanare più energia e aumentare le dimensioni, ma senza poter mutare il proprio destino che rimane segnato.

La caduta di Assad rientra in questa similitudine, perché è chiaro che l’impero anglosionista abbia voluto reagire e colpire in un altro fronte avendo perduto l’Ucraina, ha le forze e le capacità per farlo attraverso le sue emanazioni israeliane, l’unico fronte dove ha anche una posizione di forza rilevante anche grazie alla Turchia che si ritaglia i suoi spazi.

Erdogan in questa fase è probabilmente quello che sta “vincendo” davvero in M.O., abile stratega che gioca su più tavoli, senza combattere per davvero sta allargando la sua sfera di influenza neo-ottomana e la potrà sfruttare anche nel futuro.

L’Iran in questa fase sta incassando duri colpi e la sua proiezione regionale risulta indebolita.

In ogni caso chi lamenta il presunto mancato aiuto di Putin ad Assad, dimentica che egli è già impegnato in un conflitto da tre anni che ha dei costi enormi e che non può certamente andare appresso a tutti i fronti che gli “angloamericosionisti” aprono.

Qualsiasi conflitto che accade in Eurasia è sempre un problema per la Russia e la Cina e un vantaggio per gli USA e Regno Unito.

Una guerra va “accettata” o iniziata solo se si ha la sicurezza di poterla vincere.

Tratto da: https://t.me/weltanschauungitaliaofficial

Rivisto da Conoscenzealconfine.it

Fonte: https://t.me/weltanschauungitaliaofficial

LE VERE CAUSE DEL CONFLITTO RUSSO-UCRAINO
di Vladimir Putin, Eduard Popov, Kirill Sevcenko, Gyorgy Varga

Le Vere Cause del Conflitto Russo-Ucraino

di Vladimir Putin, Eduard Popov, Kirill Sevcenko, Gyorgy Varga

"Le Vere Cause del Conflitto Russo-Ucraino" è un'opera provocatoria che sfida le convinzioni consolidate e stimola un dibattito necessario sui concetti di identità, informazione e verità.

Mentre il conflitto tra Russia e Ucraina infiamma l'Europa, questo saggio offre un'analisi rigorosa delle radici storiche e culturali che uniscono i due popoli, ora protagonisti di una guerra cruenta che divide l'opinione pubblica e che rischia di condurre a una escalation globale.

Le riflessioni del Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin e degli studiosi delle scienze storiche e filosofiche russe Eduard Popov e Kirill Ševčenko e l'Ambasciatore György Varga sulle secolari relazioni russo-ucraine, sulla genesi e sulle prospettive dell'attuale conflitto, mostrano come la rottura tra i due popoli sia la conseguenza di un progetto artificiale, frutto delle aspirazioni egemoniche dell'Occidente guidato dagli Stati Uniti e dalla NATO.

Il libro invita a riflettere sulle incongruenze della propaganda e sull'assenza di una reazione significativa da parte delle democrazie europee, ora sclerotizzate e incapaci di riconoscere un cambiamento globale in corso.

"Sono convinto che la vera sovranità dell'Ucraina sia possibile proprio in collaborazione con la Russia. I nostri legami spirituali, umani e di civiltà si sono formati nel corso dei secoli, risalgono alle stesse origini e sono stati temprati da prove, risultati e vittorie comuni. La nostra parentela viene trasmessa di generazione in generazione. È nei cuori, nella memoria delle persone che vivono nella moderna Russia e Ucraina, nei legami di sangue che uniscono milioni di nostre famiglie. Insieme siamo sempre stati e saremo molto più forti e più prosperi. Dopotutto, siamo un solo popolo. [...] E dirò una cosa: la Russia non è mai stata e ne sarà mai "anti-Ucraina". E come dovrebbe essere l'Ucraina spetta ai suoi cittadini deciderlo".
Vladimir Putin

"L'aggressione contro la Russia è stata pianificata in tempi lontani dentro i think-tank più influenti della politica statunitense. Nel libro La Grande Scacchiera, il politologo Zbigniew Brzezinski, già Consigliere per la Sicurezza Nazionale al tempo della presidenza Carter, spiega con grande chiarezza come la futura conquista di Kyiv da parte degli occidentali rappresenti un tassello indispensabile per ridurre la Russia al ruolo di potenza regionale innocua e, tutto sommato, irrilevante.
La profezia del noto intellettuale polacco si è poi verificata realmente con strabiliante precisione. La globalizzazione americocentrica è obiettivamente incompatibile con l'esistenza di nazioni forti, sovrane, libere e autonome. Mosca rappresenta oggi nel mondo la principale forza "catecontica" in grado di contrastare il definitivo affermarsi di un modello economico fallimentare quanto acriticamente sostenuto dalle classi dirigenti occidentali".
Francesco Toscano

"Soltanto una forzatura della Stori avrebbe condotto russi e ucraini ad affrontarsi militarmente sul terreno. Un esito, questo, oltremodo arduo da congetture se solo guardiamo alle strette correlazioni e omogeneità etnolinguistiche che hanno da sempre legato i due Paesi culturalmente ed economicamente, e ai condivisi simboli di una fede che li ha accomunati nel corso della loro intesa Storia millenaria".
Bruno Scapini

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