“Reazioni nel 50% dei vaccinati: ecco cosa succede dopo l’iniezione”

di Alessandro Ferro

A pochi giorni dal via della campagna vaccinale con le dosi della Pfizer-BioNtech, arrivano le prime notizie di forti reazioni allergiche e addirittura il 50% dei pazienti sarebbe a rischio con “Reazioni più forti dei soliti vaccini”.

CORONAVIRUS: REAZIONI ALLERGICHE tra i Primi VACCINATI, è accaduto nel REGNO UNITO. I dettagli

Una persona su due potrebbe provare mal di testa, febbre e brividi: è quanto accade subito dopo la somministrazione del vaccino targato Pzifer-BioNtech, già in uso nel Regno Unito ed approvato l’11 dicembre dalla Fda americana per uso emergenziale.

“Forte reazione al vaccino”

In Europa si aspetta il sì dell’Ema (l’Agenzia europea per i medicinali) e dal 27 dicembre il vaccino dovrebbe cominciare ad essere in uso anche in Italia, che ha prenotato un totale di 20 milioni di dosi ma, nella fase iniziale, ne saranno disponibili 1,9 milioni. Le prime notizie, però, non sono affatto confortanti se addirittura il 50% dei vaccinati si sentirà poco bene. Il Pfizer è molto reattogenico, cioè induce reazioni più forti dei vaccini soliti: la metà delle persone, in particolare giovani, prova mal di testa, febbre e brividi, che però si risolvono in 24 ore” ha affermato Guido Forni (e chissà come fa costui a dire che questi problemi si risolvono in 24 ore, visto che è un vaccino sperimentale… – ndr), Professore ordinario di Immunologia all’Università di Torino ed accademico dei Lincei in un’intervista a LaStampa, che mette in guardia: “è importante raccontare questi dettagli per preparare la popolazione ed evitare paure inutili” (paure inutili??? – ndr).

Tutti i vaccini possono indurre le reazioni descritte, ma il 50% è sicuramente una percentuale considerevole. “Esattamente, ma bisogna sapere che per il giorno dopo non vanno presi impegni importanti. Siamo abituati a vaccini iperstudiati come l’antinfluenzale, che non dà nessun fastidio”. La corsa contro il tempo per preparare, testare e mettere in commercio un farmaco che possa bloccare la pandemia da Coronavirus mostra già i primi effetti negativi. Il Prof. Forni tende, tuttavia, a rassicurare sottolineando come siano disturbi “leggeri e passeggeri” (???) che indicano la “reazione particolare” di questo tipo di vaccino.

“Reazioni più intense negli allergici”

Saranno pure “passeggeri” ma, cosa accadrebbe se la forte reazione allergica capitasse in un soggetto anziano piuttosto che in uno giovane? E nei soggetti allergici? “Nel caso di persone allergiche le reazioni possono essere più intense”. Speriamo che non sia davvero così, d’altra parte è partita da poco la campagna vaccinale Pfizer-BionTech ma le prime notizie non sono certamente positive il NYTimes riferisce che un’operatrice sanitaria vaccinata negli Stati Uniti ha sviluppato reazioni allergiche quali rash cutanie, tachicardia e crisi respiratoria ed è stata ricoverata in terapia intensiva. Le sue condizioni sono ora stabili.

Sarà anche un caso isolato (perché dovrebbe esser eun caso isolato, chi può saperlo? – ndr) ma è una spia importante di cui tener conto. “La reattogenicità dipende dal tipo di vaccino, che è fatto di nanoparticelle lipidiche che possono irritare”, afferma il professore, che sottolinea come reazioni del genere si sviluppino entro pochi minuti ed i luoghi di vaccinazione sono molto attrezzati per questo tipo di problematica. Sarà, ma quando inizieranno le vaccinazioni di massa nelle palestre o in apposite aree non spedalizzate e qualche paziente dovesse stare male, cosa potrebbe accadere?

Temperatura e dosi, altri due problemi

Covid: Pfizer su allergie, nessun serio allarme - Sanità - ANSA.it

L’altro problema del Pfizer resta la temperatura: sebbene sembra essere efficace al 95% (dopo la somministrazione di “due” dosi) va conservato e poi scongelato ad una temperatura di -80 gradi e successivamente diluito, operazioni non semplici che si potranno fare solamente negli ospedali e nei luoghi attrezzati. L’altro concorrente, il vaccino dell’azienda “Moderna”, ha una temperatura di conservazione migliore, a -30 gradi, ma l’Italia ha ordinato meno dosi perché si cerca di puntare tutto sull’italo-inglese “AstraZeneca”. “Ha fornito i report migliori di tutti, ma ora sembra efficace al 60%. Meglio di niente, però gli americani sono migliori. Ci vorrà qualche mese per capire se AstraZeneca corregge il tiro” (… non fa nemmeno ridere -ndr).

Ecco gli altri vaccini

Se spuntano le prime crepe nel vaccini Pfizer-BioNtech, a che punto sono tutti gli altri in fase di sviluppo? Il Prof. Forni ha spiegato che “Novax” e “Cura vax” sono in terza fase e funzionano bene alla classica temperatura da frigorifero, mentre quello dell’azienda “Johnson & Johnson” potrebbe essere l’unico a funzionare con una dose sola. Ed i “famosi” vaccini cinesi ed il russo “Sputnik”? “Sono in fase tre, ma sono già stati testati su militari e civili non seguendo una procedura corretta. Lo Sputnik russo è innovativo e potrebbe dare dei risultati. Così pure i quattro cinesi, ma i dati sono ancora parziali per essere sicuri”.

Conclusione: alla luce di tutto ciò chi se li farà è pazzo! Come mai tanta gente – che è terrorizzata dal covid – non ha invece paura di iniettarsi questa roba? (ndr)
Articolo di Alessandro Ferro

Rivisto da Conoscenzealconfine.it

Fonte: https://www.ilgiornale.it/news/cronache/forti-reazioni-allergiche-ecco-i-problemi-vaccino-pfizer-1910637.html

VACCINI: DANNI E BUGIE
L'alternativa consapevole alla vaccinazione per cani e gatti
di Stefano Cattinelli, Silia Marucelli

Vaccini: Danni e Bugie

L'alternativa consapevole alla vaccinazione per cani e gatti

di Stefano Cattinelli, Silia Marucelli

E' in corso un acceso dibattito sulle vaccinazioni dei bambini.
E per quanto riguarda gli animali? 

Ne parlano Stefano Cattinelli e Silia Marucelli in questo libro!

E se le vaccinazioni "obbligatorie" non avessero nulla di obbligatorio? Chi decide che devono essere fatte, e perché?

Stefano Cattinelli e Silia Marucelli illustrano con chiarezza e semplicità i conflitti di interesse che sottendono ai regolamenti sulle vaccinazioni per animali. L'opera è ricca inoltre di informazioni sul sistema immunitario di cani e gatti e offre una carrellata d'insieme sul panorama delle attuali vaccinazioni disponibili e solitamente consigliate dai veterinari affrontandone tutti gli effetti collaterali sulla salute di cani e gatti.

Gli autori propongono inoltre un'alternativa consapevole (la titolazione anticorpale) all'attuale sistema di vaccinazioni, un'alternativa che consentirebbe di limitare di molto i richiami che vanno solitamente ripetuti negli anni. 

Non mancano le testimonianze dirette di Cattinelli che, in qualità di veterinario, ha scelto di vaccinare sempre meno. 

Gli autori non si stancano mai di ribadire il ruolo fondamentale che ha la costruzione di una relazione di fiducia tra veterinario e cliente ai fini del benessere dei nostri amici a 4 zampe. Chiunque ami i suoi animali, sembra dirci questo libro, deve informarsi in maniera approfondita sul loro benessere, per poter scegliere in autonomia e con assoluto senso critico ciò che davvero meglio per loro.

Questo libro è un ottimo strumento di consapevolezza e informazione, grazie anche alla prefazione del dott. Eugenio Serravalle.

Dalla quarta di copertina

Per la prima volta in Italia due medici veterinarie ed omeopati affrontano la controversa questione delle vaccinazioni

L'abitudine di ripetere i vaccini annualmente poteva avere una spiegazione in passato, quando non era ancora nota la persistenza degli anticorpi, ma al giorno d'oggi, alla luce delle conoscenze acquisite in materia di immunologia, questa pratica è diventata solo un'abitudine ormai priva di fondamento scientifico.

Le più recenti ricerche hanno portato alla consapevolezza che gli anticorpi vaccinali durano più a lungo di un anno e l'esperienza clinica ci ha permesso di osservare i danni provocati dai vaccini. Perfino il mondo scientifico si è espresso a favore di una riduzione della frequenza delle vaccinazioni pubblicando delle precise linee guida, ma queste informazioni, fondamentali per la salute dei nostri amici animali, non arrivano mai all'utente finale.

È arrivato il momento che i medici veterinari si adeguino alle nuove conoscenze e facciano proprio il motto "con scienza e coscienza" e rispettino l'antico quanto mai attuale principio "innanzitutto non nuocere".

Questa opera espone con chiarezza i benefici dei vaccini, quali i vaccini attualmente inutili e quali i rischi ad essi legati al fine di ridurre il più possibile i danni che possono essere provocati agli animali.

Per gli autori, ricercatori indipendenti, il libro è un'occasione per creare un nuovo rapporto di co-responsabilità tra il medico veterinario e la persona che condivide la sua vita con un cane o un gatto. Perché solo assumendo un atteggiamento attivo, e non passivo, nei confronti della pratica vaccinale, si potrà costruire un vero dialogo tra le due parti nell'interesse dell'animale.

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