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Rangeloni filma l’Orrore dei Nazisti, i civili: “Fatelo vedere a tutto il Mondo”

di Pietro Di Martino

Pochi giorni fa il reporter Vittorio Nicola Rangeloni si è recato a Mariupol. Passeggiando su viale Nikopolsky, di fronte all’acciaieria Ilycha, ha trovato decina di civili uccisi.

“Dicono che qui c’era un cecchino ucraino che sparava sui civili” ha raccontato un sopravvissuto. “Dicevano che era pericoloso passare qui, ora è la prima volta che passiamo. Siamo venuti a sondare il terreno per capire se si può andare in città in auto”.

Le immagini mostrano una città completamente distrutta e diversi cadaveri per strada. “Un cecchino sparava da qua dietro” ha detto un passante indicando l’acciaieria.

“Sono scioccato – ha continuato – dicono che queste persone sono state uccise da un cecchino mentre andavano in fabbrica a ritirare i loro documenti”.

Il Racconto dei Sopravvissuti al Reporter Rangeloni

La versione di alcuni testimoni è molto discordante dalla versione ufficiale. Uno di questi ha chiesto al giornalista di far sapere al mondo intero cosa fosse realmente accaduto a Mariupol. “Guardate qua cosa ha combinato l’Ucraina” ha detto.

Alla domanda del reporter, se erano stati gli ucraini a sparare, il passante ha risposto di sì, che erano stati i neonazisti che si trovavano nella fabbrica.

“Mentre quei nazisti stavano qui, ci hanno distrutto tutto”. Poi ha spiegato che i corpi riversi a terra si trovano lì da marzo e che erano civili uccisi dai cecchini ucraini.

Quando Rangeloni gli ha chiesto perché i cecchini ucraini sparavano sui civili, il testimone ha risposto che“avevano il compito di distruggere le infrastrutture e la popolazione. La prego, faccia vedere questo in tutto il mondo”.

Ha aggiunto di essere stato lì tutto il tempo e di aver osservato quanto stava accadendo dall’inizio dell’operazione speciale.“Ho visto quando e cosa bombardava l’aviazione. Ho visto come hanno bombardato le fabbriche Ilycha e Azovstal, mentre su di noi arrivavano i colpi di mortaio sparati dai neonazisti, dalla direzione della fabbrica”. Secondo questa persona, Zelensky sarebbe una creatura di Benya (l’oligarca Kolomoysky), arrivata al potere per fare soldi.

“Voglio solo che tutto questo finisca” ha detto invece una donna, mentre teneva per mano il figlio visibilmente scosso da quanto stava accadendo. “Credo che le nostre autorità ci abbiano abbandonati. L’esercito ucraino si nascondeva nelle case abitate. Cacciavano la gente dalle case e da lì sparavano. Ecco il risultato, le case sono distrutte e le persone sono morte”.

Ucraini distuggono, Russi aiutano

Nell’ultima puntata di Atlantide, il programma condotto da Andrea Purgatorio su La7, hanno mostrato alcune testimonianze di civili che vivono a Mariupol. Alcune delle immagine sono state girate sempre dal reporter Vittorio Nicola Rangeloni.

Quando il giornalista ha chiesto ai sopravvissuti come si sono comportati i soldati russi e i miliziani di Donetsk, le persone hanno risposto che si sono comportati bene e che non hanno visto situazioni negative.

“Al contrario – ha detto una ragazza – sono stati sempre pronti ad aiutare”. Il reporter gli ha detto che in occidente dicono che hanno stuprato le donne. “No, nulla di tutto ciò, grazie a Dio” gli è stato risposto.

I testimoni sembrano non avere nemmeno stima del loro premier Zelensky. “Dopo che ha affermato che la maggior parte delle persone ha lasciato Mariupol e che sono rimasti solo pochi individui, siamo ancora sbigottiti. Dio lo giudicherà”.

Mariupol, la voce dei Sopravvissuti

Intanto le immagini mostravano l’esercito russo intento ad aiutare gli abitanti con cibo e medicinali. La gente appare confusa, stanca ma serena. Tutto sembra meno che un’invasione.

Un signore ha spiegato che a distruggere le case non è stata la Russia ma l’Ucraina. “Sono stati i soldati ucraini, devono pagare per questo. Ci minacciano con le armi a gas, hanno dell’ammoniaca, credo sia spirito di ammoniaca”.

Reporter Vittorio Nicola Rangeloni – canale telegram: https://t.me/vn_rangeloni/899

Articolo di Pietro Di Martino

Rivisto da Conoscenzealconfine.it

Fonte: www.oltre.tv

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