I Bambini e la Pandemia: una Generazione bruciata e Pronta a Ubbidire

di Cristina Gauri
Le restrizioni anti-Covid hanno colpito soprattutto i più giovani, che riportano diversi deficit fisici e cognitivi. I numeri fanno rabbrividire e gettano una fosca luce sul futuro delle nostre società.
Se smettessimo per un attimo di pensare ai bambini come a “piccoli esseri umani”, mettendoci nell’ordine di idee che proprio a loro è affidata l’eredità e la costruzione del mondo futuro, dovremmo cominciare seriamente a spaventarci. Il dramma non sta solo nel fatto che stiamo per consegnare loro un mondo a pezzi: non gli stiamo nemmeno fornendo gli strumenti per (ri)costruirlo.
I due anni di pandemia, nello specifico, hanno privato i più giovani – dai piccolissimi fino agli adolescenti – di quella parte di sfera emotiva e sensoriale che contribuisce allo sviluppo di tutta una serie di capacità-base, il cui deficit renderà estremamente drammatico affrontare le sfide a cui saranno chiamati.
Due anni di didattica a distanza, lockdown, misure schizoidi e di nessuna utilità sanitaria, hanno sacrificato almeno due generazioni: segregate, criminalizzate, private del diritto al gioco e alla socializzazione, spaventate a morte da una terrordemia spietata e da genitori ancora più terrorizzati…

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È iniziato il Collasso dell’Economia…

di Francesco Polimeni
Una nazione sta portando alla chiusura le sue aziende perché i costi dell’energia sono insostenibili.
Non può più permettersi di affittare edifici all’estero, la carenza di carburante porta a blackout che in parte durano per ore, le università esauriscono la carta e non possono nemmeno permettersi di pagare l’elettricità e i prezzi di tutto continuano ad aumentare.
Il crollo è avvenuto in due settimane ed è iniziato con un forte aumento del prezzo del carburante del 40%. La forte crescita ha ridotto i margini di tutte le imprese locali che semplicemente non sono in grado di lavorare in rosso dopo due anni di pandemia di coronavirus…

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La Russia è condannata da tutto il Mondo? A quanto pare, no!

di Eugenio Capozzi
L’impressione è che ad essere isolato sia l’Occidente, rispetto a un resto del mondo che racchiude la stragrande maggioranza della popolazione e delle risorse.
Non è vero che la Russia è condannata da tutto il Mondo. Infatti:
– le sanzioni contro la Russia sono state adottate solo da Stati Uniti e alleati occidentali;
– la Cina rifiuta di prendere posizione contro Mosca respingendo le pressioni di Biden;
– il Brasile e tutta l’America Latina si mantengono strettamente neutrali;
– la Turchia, pur facendo parte della Nato e mantenendo rapporti con l’Ucraina, non aderisce alle sanzioni e si candida a mediatrice;
– Israele, alleato di ferro degli Stati Uniti, continua a dialogare con Putin e lavora per una soluzione diplomatica al conflitto ucraino

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Confindustria lancia l’Allarme riguardo le Sanzioni alla Russia

di Cesare Sacchetti
Confindustria ha lanciato un vero e proprio allarme riguardo alle sanzioni imposte alla Russia.
Il settore manifatturiero già duramente provato da anni di progressiva erosione dovuta all’appartenenza all’euro e successivamente dalla farsa pandemica rischia di saltare definitivamente in aria.
Ad esprimere crescente preoccupazione sono stati in particolar modo gli ambienti imprenditoriali e industriali nelle regioni nelle quali è confinato il residuo potere economico italiano, ovvero Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Piemonte.
Stiamo parlando di quel potere rappresentato dalle élite neoliberali Italiane che hanno fermamente sostenuto la globalizzazione e la letale appartenenza alla moneta unica fino a quando c’è stato un beneficio anche per loro. Ora il capitale del Nord sta scoprendo che seguire fino in fondo la linea di Bruxelles equivale al loro stesso suicidio…

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Leggi Razziali e Repressione: ecco il Vero Volto del Regime di Zelensky in Ucraina

di Fabrizio Verde e Francesco Guadagni
Il 22 marzo alle ore 11, nel Parlamento italiano ha fatto tappa il tour del Presidente ucraino Volodymyr Zelensky, fresco di chiusura nel suo paese di ben 11 partiti e dopo aver imposto le reti unificate h 24.
La tappa italiana giunge appena dopo quella in Israele, dove alla Knesset ha paragonato i russi ai nazisti e l’invasione dell’Ucraina all’Olocausto. Diversi politici, osservatori e partiti israeliani hanno espresso contrarietà rispetto a quanto affermato da Zelensky. Esponenti dei partiti arabo-isreliani riuniti nella Joint-List hanno inoltre disertato il collegamento con l’alleato dei nazisti di Kiev e ribadito che quanto accade in Ucraina è frutto delle scellerate politiche portate avanti dalla Nato.

Altro che “splendida democrazia”, l’Ucraina è un paese eterodiretto dove prospera il Neonazismo

Qualcuno in Italia evidentemente fattosi prendere la mano dal clima di isteria russofoba che regna nel nostro paese come nel resto dell’Occidente, si è spinto sino a dipingere l’Ucraina come una “splendida democrazia”. La realtà però è ben diversa rispetto alla propaganda filo-Nato in onda a reti unificate in Italia…

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Negli Usa le “Donne dell’Anno” sono Uomini!

di Max Del Papa
Dalla segretaria alla Salute, Rachel Levine, alla transnuotatrice Lia Thomas. In America trionfa la retorica gender.
No… ma è giusto. È troppo giusto, chi siamo noi per dire la nostra? Il mondo va avanti compagni, tutto si fa sfumato, opinabile, la realtà è immaginazione, la verità è fluida e così ci può stare che in America venga eletta donna dell’anno un maschio. Un ex maschio. Una “uoma”.
Trattasi della segretaria alla Salute, Rachel Levine, che da non femmina poteva anche essere considerato lievemente sovrappeso, ma adesso, alleggerita del sesso, è perfetta e, con la levità di una farfalla, ci spiega bene che: “È solo una conferma in più che le persone trans hanno tanto da offrire quanto chiunque altro nella nostra società e che diverse opportunità devono davvero verificarsi per le persone con esperienza trans, in modo che quando ci viene data l’opportunità di brillare, possiamo”

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Lezione di “New Speak”

“La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l’ignoranza è forza” (“1984” – George Orwell)
1- L’Italia è completamente fallita, ma grazie al grin paz l’economia vola.
2- Mandiamo armi in guerra perchè l’Italia è un paese che diffonde la pace.
3- Non ci saranno sacrifici da fare, ma preparatevi a fare molti necessari sacrifici.
4- Ringraziamo il governo per il fantastico lavoro svolto, infatti è EVIDENTE che tutti sono felici, tutti sono sani, tutti lavorano. Top!…

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Ma quale Altruismo!

di Matteo Brandi
“Voglio ringraziare tutti gli italiani per l’altruismo”. Così se n’è uscito Draghi.
Quale altruismo? È un miracolo che non sia diventato un misantropo dopo tutto quello che ho visto in questi due anni: ipocondria, violenza, prevaricazione, discriminazione, fanatismo, delazione, odio puro. 
Ho guardato persone normali trasformarsi in piccoli kapò, in soldatini invasati, in ciechi esecutori di ordini folli. Se i criminali che ci governano avessero diramato l’obbligo di camminare a quattro zampe, fin troppi cittadini si sarebbero gettati con le mani sull’asfalto dei marciapiedi.
Ci hanno detto che ne saremmo usciti migliori. Era falso…

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“Pronti a inventare l’Emergenza Razionamenti”

Draghi e Salvini si preparano a lanciare un nuovo allarme.
Ha cercato di “rassicurare” tutti, Mario Draghi, sottolineando l’importanza dei provvedimenti allo studio del governo, che potremmo presto veder tradotti in atti ufficiali, e che permetteranno di affrontare in maniera “adeguata” la recente crisi, con carburanti e bollette schizzati alle stelle.
Poi, però, di fronte alle domande dei giornalisti il premier ha spiegato: “Non è assolutamente necessario prepararsi. Diversificazione, intervento sui prezzi e poi, se le cose continuano a peggiorare, dovremmo cominciare a entrare in una logica di razionamento”.
Una stretta non solo sull’energia, ma anche sui generi alimentari, a quanto pare. Tanto che lo stesso Draghi ha aggiunto: “Le mancanze di materie prime alimentari vanno affrontate esattamente come stiamo facendo sulle deficienze nell’approvvigionamento di gas. Sappiamo che la sparizione dal mercato temporanea dei grani di Russia e Ucraina crea delle mancanze serie. Bisogna andare ad approvvigionarsi da altre parti del mondo, questo crea dei disagi”

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Giornalista Ucraino in Tv: «Ecco cosa bisogna fare ai Bambini Russi»

di Pietro Di Martino
Un giornalista ucraino, conduttore di uno dei principali canali tv del paese, ha affermato di essere pronto a uccidere i bambini e le famiglie dei russi.
Fakhrudin Sharafmal, questo il nome del giornalista del canale televisivo 24, ha dichiarato di sposare la tesi di Adolf Eichmann, secondo il quale andrebbero uccisi anche i bambini dei nemici, affinché, crescendo, essi non si possano vendicare.
“Solo così è possibile proteggere la nazione” ha detto. “I nostri soldati e difensori dell’Ucraina non possono uccidere i bambini, essendo vietato dalla convenzione di Ginevra, ma io non sono un militare e non sono vincolato a queste convenzioni. Se ci sarà la possibilità di fare i conti con i russi, lo farò”

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