No Green Pass, Freccero: “Ogni Manifestazione volutamente infiltrata”

Carlo Freccero: “Come diceva Cossiga, basta infiltrare per screditare. I fatti del G8 del 2001 si ripetono”.

“Ogni manifestazione No Green Pass è volutamente infiltrata”. È la dura denuncia che Carlo Freccero ha affidato in esclusiva all’Adnkronos, commentando i fatti di sabato scorso a Roma, con scontri e violenze legati alla manifestazione No Green Pass, a cui è seguito l’assalto alla sede della Cgil.
“Se sostengo il referendum – sottolinea Freccero all’Adnkronossignifica che sono a favore della Costituzione e che voglio difenderla da ogni attacco. Con il referendum vogliamo risolvere l’attuale deficit democratico con le armi della democrazia diretta. Però anche manifestare è un diritto, diritto costituzionale. Diritto che ormai ci viene negato nei fatti perché ogni manifestazione No Green Pass è volutamente infiltrata. E, come ci ricorda la celebre la frase di Cossiga… basta infiltrare una manifestazione per screditarla, afferma Freccero.

Cito un episodio gravissimo che se fosse provato, getterebbe grave discredito sul rapporto di fiducia tra cittadini ed istituzioni. Sembra – afferma Freccero – che un funzionario di polizia in borghese abbia prima partecipato alle cariche contro la polizia ed abbia poi selvaggiamente aggredito a calci e pugni un inerme manifestante. Queste cose sono sempre successe, ma oggi c’è internet. Immediatamente è partito un appello all’identificazione, che è stata effettuata in tempi brevissimi sulla base delle immagini disponibili. Ometto nome e curriculum per rispetto della privacy e perché manca ancora un riscontro giudiziario. Le denunce penali sono già in corso. C’è un altro grave episodio da chiarire: le foto di un manifestante che nei corridoi della Cgil si cambia d’abito per interpretare il ruolo del fascista, aggiunge Freccero, che conclude: “Il G8 del 2001 si ripete vent’anni dopo”.

Fonte: https://www.adnkronos.com/no-green-pass-freccero-ogni-manifestazione-volutamente-infiltrata_5SAxuyNxqLTWbrJldE8SZv

CORONAVIRUS. DALLA PAURA ALLA VERITà
Diario di un lockdown
di Giovanna Lombardi

Coronavirus. Dalla Paura alla Verità

Diario di un lockdown

di Giovanna Lombardi

In questo inizio 2020 tutti i punti deboli della globalizzazione e dell'economia di mercato si sono mostrati chiari davanti ai nostri occhi. Il valore della libertà, che forse non abbiamo mai compreso davvero, si è imposto non appena l'abbiamo persa.

Il distanziamento fisico - che forse volutamente i governi hanno chiamato sociale per recidere, in una società sempre più automatizzata, l'ultimo legame biologico rimasto, quello tra simile e simile... - ci ha fatto sentire un bisogno di socialità mai provato prima.

Se facciamo tesoro di tutto questo, ci rendiamo conto che la pandemia è stata anche un'epifania, un'occasione preziosa per guardare più a fondo dentro noi stessi, chiederci chi siamo, cosa vogliamo veramente e come possiamo riportare etica e responsabilità nella nostra vita, valori senza i quali la nostra società continuerà la sua folle corsa verso una meta che è ben più pericolosa della pandemia: la distruzione della specie.

"Se a Capodanno 2019 qualcuno mi avesse detto che avrei passato alcuni mesi del 2020 chiusa in casa, senza poter vedere nessuno, senza andare al lavoro, facendo la spesa solo nei giorni stabiliti, con i droni sulla testa che avrebbero controllato se fossi andata a correre o a fare una passeggiata, e che nella mia stessa situazione si sarebbero trovati altri 4 miliardi di persone, avrei pensato che quel qualcuno fosse completamente ubriaco.

Invece, è accaduto davvero. Nel giro di poche settimane abbiamo visto l'incubo di Wuhan "uscire dalla televisione" e presentarsi a Codogno, prima "zona rossa" dell'Occidente, per poi espandersi a macchia d'olio in tutta Europa e da lì nel mondo intero.

Ma dopo la paura iniziale, ho cominciato a registrare sul mio diario le contraddizioni, le falsità, le manipolazioni e gli interessi nascosti dietro il Coronavirus e ho maturato un'amara consapevolezza: la presunta pandemia costituisce l'occasione per il business più grande di tutti i tempi, la somministrazione di un vaccino all'intera popolazione mondiale..."

Giovanna Lombardi

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