Niente miracoli… ma qualche buona azione

di Marco Cedolin

Chi si aspettava che il governo Conte si facesse artefice di una rivoluzione epocale, realizzando il miracolo di rivoltare questo Paese come un calzino e mettere fine alla miriade di storture che ammorbano questa Italia targata UE, ormai svuotata di ogni sovranità e privata di qualsivoglia margine di manovra, è sicuramente ormai andato incontro ad una cocente delusione.

Non si è lavorato per costruire un “Italexit”, non abbiamo abbandonato l’euro; non è stata risolta la piaga dell’immigrazione selvaggia; non sono nati per incanto milioni di posti di lavoro; non è stata bloccata la sperimentazione farmaceutica vaccinale; probabilmente ci sarà un reddito di cittadinanza, ma ne usufruiranno più i furbetti di coloro che ne hanno realmente bisogno; non sono diminuite le tasse; forse sparirà un mostro come la TAV Torino-Lione, ma resteranno le altre grandi opere inutili; non cambierà radicalmente la nostra politica estera; continueremo probabilmente a pagare il canone RAI e tutte le accise sulla benzina ed i soliti noti seguiteranno ad accumulare fortune miliardarie, attraverso le concessioni delle autostrade costruite con i soldi degli italiani…

Non è possibile fare miracoli attraverso quella farsa conosciuta come democrazia rappresentativa. Anche se un governo avesse realmente l’intenzione di rivoluzionare tutto e fosse così fortunato da non venire eliminato fisicamente dopo pochi giorni, si ritroverebbe comunque impastoiato all’interno di un ambiente ostile, dove sarebbe impossibilitato a muoversi, perché tutte, ma proprio tutte, le leve del potere sono nelle mani di ligi servitori, non dello Stato ma della globalizzazione mondialista, apolide ed eterodiretta, dai grandi organismi sovranazionali.

Dai funzionari pubblici e privati di ogni ordine e grado alla magistratura, dai giornalisti agli opinion leader, giù giù fino ai guitti da cortile che cantano canzonette, lavorano in TV o scrivono libelli di dubbio gusto, tutti lavorano per lo stesso padrone e costituiscono una sorta di fango marcescente che ti si attacca alle scarpe e non ti lascia muovere neppure se lo vuoi.

Il governo Conte, all’interno di questa situazione per molti versi grottesca, qualcosa ha tentato e sta tentando di farlo, e lo dimostra il livore manifestato da tutto il circo Barnum dei poteri che contano. Inveiscono quotidianamente i pennivendoli di ogni colore, inveiscono confindustriali e banchieri, inveiscono i responsabili (mai votati da nessuno) della UE, inveiscono i ladroni delle ONG, tornano a scioperare perfino i sindacalisti d’accatto, che da decenni avevano finto di dimenticare che si potesse farlo.

Nell’ambito dell’immigrazione selvaggia qualche passo in avanti è stato fatto, così come in prospettiva nel mondo del lavoro e del welfare, così come nei rapporti con la UE e nell’ambito della sicurezza. Piccoli passi nel fango, magari disordinati, ma che inequivocabilmente segnano un punto di svolta rispetto ai governi di “centrodestrasinistra” che si sono spartiti l’Italia negli ultimi 25 anni.

Non certo una svolta epocale o un miracolo, ma per quello ci sarebbe bisogno del popolo, non dei populisti.

Articolo di Marco Cedolin

Fonte: http://ilcorrosivo.blogspot.com/2019/01/niente-miracoli-ma-qualche-buona-azione.html

Un commento

  1. Lasciate scorrere ancora un Po d’acqua sotto i ponti ,poi vedrete delle belle rivoluzioni in Europa ed infine quest’ultima sparirà per mano della Russia

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