Nephilim

L’appellativo Nephilim (in ebraico הנּפלים), presente nell’Antico testamento (Torah), in diversi libri non canonici del Giudaismo e in antichi scritti cristiani, si riferisce ad un popolo creato dall’incrocio tra i “figli di Dio” (benei elohim, בני האלהים) e le “figlie degli uomini” (vedi Genesi 6:1-8), o giganti che abitavano la terra di Canaan (Numeri 13:33).

Un termine simile ma con un suono diverso, viene utilizzato nel Libro di Ezechiele (32:27) e si riferisce ai guerrieri filistei morti. Nella Bibbia la parola nephilim viene spesso tradotta come “giganti” o “titani”, mentre in altre traduzioni si preferisce mantenere il termine nefilim. La radice dunque più accreditata è l’aramaica “naphil” che significa letteralmente “giganti”.

Come dice la bibbia, i giganti erano inizialmente esseri umani. Alcune versioni parlano di eroi famosi, guerrieri caduti o ancora angeli caduti e un’ennesima traduzione potrebbe essere “quelli che sono precipitati”, giacché il nome deriva dalla radice semitica nafal, che significa cadere.

Nella Genesi (Genesi 6:1-8) si legge: “1 Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla terra e nacquero loro delle figlie, 2 i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e ne presero per mogli a loro scelta. 3 Allora il Signore disse: ‘Il mio spirito non resterà sempre nell’uomo, perché egli è carne e la sua vita sarà di centoventi anni’. 4 C’erano sulla terra i giganti a quei tempi – e anche dopo – quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei figli: sono questi gli eroi dell’antichità, uomini famosi… ” 

I primi apologisti cristiani, come Tertulliano e soprattutto Lattanzio accolsero l’idea, presente chiaramente nel Libro di Enoch e negli scritti a esso correlati, che i “figli di Dio”, i benei ha-elohim (בני האלהים: lett. “figli degli dèi”) fossero gli angeli caduti, come sembra alludere anche il passo della Genesi. Tuttavia, in seguito Giulio Africano e Agostino d’Ippona condannarono l’idea che i così detti “figli di Dio” potessero essere angeli.

Nella Città di Dio, i figli di Dio sono fatti divenire i discendenti di Set. Altri suggeriscono che i “figli di Dio”, in realtà, fossero personaggi storici del passato, completamente umani, divinizzati dalla tradizione orale. I “figli di Dio” sono quindi individuati come i discendenti di Set, mentre i “figli degli uomini” come i discendenti di Caino.

A conforto di questa ipotesi, si richiama il fatto che lo scopo del diluvio universale inviato da Dio, fosse quello di spazzare via dalla Terra quei nefilim che si erano resi così orgogliosi e depravati ai tempi di Noè. L’idea che esseri divini potessero accoppiarsi con umani risulta controversa, specialmente tra molti cristiani che, citando un’interpretazione degli insegnamenti di Gesù nel Vangelo di Matteo, affermano che gli angeli non si sposano” (Matteo 22:30; Marco 12:25), sebbene questo sia un concetto estrapolato dal contesto del verso, perché in Luca (Luca 20:34-36) Gesù afferma che i resuscitati non si sposano nel cielo, ma sonocome gli angeli”. In questa ipotes, però, resta inspiegato di come sia possibile che dall’unione tra i figli di Dio e le figlie degli uomini possano nascere dei giganti, che tra l’altro ricompaiono anche dopo il diluvio, dove vengono specificate anche le loro dimensioni.

La Chiesa ortodossa etiope accoglie il libro di Enoch come canonico. Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, afferma che i figli di Dio erano i figli di uomini devoti a Dio e che le figlie degli uomini erano figlie di uomini che avevano rinnegato Dio. Alcuni esegeti, trovando sgradevole o blasfema l’idea della copulazione tra angeli e umani, hanno suggerito interpretazioni più figurative del concetto di Nefilim, proponendo l’idea che fossero una progenie di posseduti dai demoni. Alla luce delle speculazioni moderne sulle storie dei rapimenti alieni, alcuni hanno inoltre ipotizzato, che si trattasse di una descrizione arcaica di una forma d’inseminazione artificiale e di manipolazione genetica da parte di alieni.

Vi sono stati alcuni tentativi di riconciliare la mitologia con la scienza, teorizzando che alla radice della mitologia vi siano elementi di verità sotto forma di “leggenda” molto distorta. In questo contesto, i Nephilim sono stati associati con la popolazione di Atlantide, che alcuni sostengono essere stati in contatto con extraterrestri o addirittura discendenti da essi. 

La teoria prevalente per stabilire un legame tra la scienza e la Bibbia, è quella che sostiene che i Nephilim fossero neandertaliani sopravvissuti (oppure i loro resti ossei), o forse un ibrido tra Homo sapiens e uomo di Neanderthal. Questa teoria assomiglia a quella che associa la leggenda dei draghi alle ossa di dinosauro (nella Bibbia forse indicati con il nome ebraico Tannin).

Molti studiosi pensano che l’uomo moderno abbia condiviso gli stessi territori dei neandertaliani per molti millenni, e che la regione del Vicino Oriente sia stata l’ultimo habitat per uno sparuto numero di tribù superstiti di Homo sapiens neandertalensis o di H. neandertalensis. Dunque, è concepibile che sia rimasta una memoria popolare di queste tozze e forti creature, tramutata in leggenda, che evolse successivamente in popolari racconti mitologici, più o meno adattati dalle varie civiltà, secondo il loro gusto.

Ad esempio, in Sardegna, creature ancestrali, tozze e pelose sono raffigurate dalle maschere dei MamuthonesZecharia Sitchin ed Erich Von Daniken hanno scritto libri sostenendo che i Nephilim siano i nostri antenati e che noi siamo stati creati (con l’ingegneria genetica) da una razza aliena (per i sumeri gli Anunnaki, per altre credenze i nordici o gli abitanti di Nibiru). Nei voluminosi libri di Sitchin, si impiega l’etimologia della lingua semitica e traduzione delle tavolette in scrittura cuneiforme dei Sumeri, per identificare gli antichi dei mesopotamici con gli angeli caduti (i “figli di Elohim” della Genesi). Osservando che tutti gli angeli vennero creati prima della Terra, l’autore constata che non possono appartenenere alla Terra… e che dunque, potrebbero tutti essere considerati semanticamente come dei puri “extraterrestri”.

Nei suoi libri, David Icke presenta una teoria simile, nella quale esseri interdimensionali rettiliani, servendosi dell’ingegneria genetica dettero luogo a una progenie con tratti fisici di alta statura, pelle chiara, e suscettibilità a qualsiasi forma di suggestione ipnotica (che a suo parere, avviene quando i “demoni” posseggono la loro progenie e pretendono fedeltà), e afferma che questa linea di sangue è rimasta al controllo del mondo, dai giorni dei Sumeri fino a oggi.

Fonte: http://lemeravigliedellanima.blogspot.com/2015/01/nephilim.html

QUANDO I GIGANTI ABITAVANO LA TERRA
Dei, semi-dei e DNA Alieno: l'anello mancante dell'Evoluzione Umana
di Zecharia Sitchin

Quando i Giganti Abitavano la Terra

Dei, semi-dei e DNA Alieno: l'anello mancante dell'Evoluzione Umana

di Zecharia Sitchin

Quale è la vera origine dell'uomo? Fin dal suo primo libro, "Il pianeta degli dei", Zecharia Sitchin afferma che gli Elohim biblici che dissero "Creiamo Adamo a nostra immagine e somiglianza" siano stati gli dei della Sumeria e di Babilonia, gli Anunnaki giunti sulla Terra dal loro pianeta Nibiru.

Secondo Sitchin, Adamo fu geneticamente progettato circa 300.000 anni, quando i geni degli Anunnaki vennero uniti a quelli di un ominide. Poi, secondo la Bibbia, vennero celebrati matrimoni misti: sulla Terra abitarono i Giganti, che presero in moglie le discendenti di Adamo, dando alla luce "uomini eroici", figure che l'autore riconduce ai semidei delle tradizioni sumere e babilonesi, tra cui il famoso re mesopotamico Gilgamesh, colui che rivendicò il diritto all'immortalità e Utnapishtim, l'eroe babilonese del Diluvio.

Ma allora tutti noi discendiamo da semidei? In questo avvincente libro, che rappresenta la summa della sua opera, Zecharia Sitchin procede passo dopo passo attraverso l'analisi di un'enorme quantità di antiche scritture e manufatti, accompagnando il lettore alle tombe reali di Ur e alla stupefacente conclusione che le due tombe più straordinarie siano state l'ultima dimora di una coppia di divinità Anunnaki.

Sitchin rivela inoltre una fonte di DNA che potrebbe dimostrare la veridicità dei racconti biblici e sumeri, fornendo la prova fisica definitiva della presenza aliena sulla Terra in passato e un'opportunità scientifica senza precedenti di rintracciare "l'anello mancante" nell'evoluzione del genere umano, svelando i segreti della longevità e perfino il mistero fondamentale della vita e della morte.

Un vero cult per tutti gli appassionati di antichi misteri - New York Tribune

Entusiasmante, convincente e provocatorio - Library Journal

Un libro creativo, che fa riflettere - Daily Mirror

Zecharia Sitchin, autore de Il Pianeta degli Dei e della serie bestseller Le Cronache Terrestri, ha ancora molto da dire e da svelare a proposito dei suoi studi sull'origine dell'uomo. Sessant'anni di ricerca nei siti archeologici, nei musei e nelle biblioteche di tutto il mondo, lo hanno reso uno dei più autorevoli esperti di storia e mitologia. Le sue scoperte hanno affascinato milioni di lettori e interessato giornalisti e studiosi.

Il lancio del suo ultimo libro, Quando i giganti abitavano la Terra, si annuncia come un evento di portata mondiale (uscirà in USA, Giappone, Francia, Germania, Spagna) che i lettori italiani potranno festeggiare insieme al Gruppo Macro, per la prima volta editore di questo stimato autore.

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Zecharia Sitchin e la prova dell'origine aliena dell'uomo
Nel suo nuovo libro, l'autore de Le Cronache Terrestri si spinge alle estreme conseguenze dei suoi studi, sfidando in un colpo solo scienza e religione

Quando i giganti abitavano la Terra: questo il titolo del nuovo libro di Zecharia Sitchin, eminente orientalista e studioso della Bibbia, autore di bestseller mondiali e punto di riferimento per tutti gli appassionati di storia e antichi misteri. In libreria da luglio, l'ultimo libro di Sitchin è pronto a mettere in discussione la tradizionale visione religiosa e scientifica sulle origine dell'uomo, rivelando al pubblico italiano una delle teorie più audaci di tutti i tempi. Dalla rassegna stampa raccolta dall'autore negli Stati Uniti, diffondiamo il seguente articolo.

Sitchin è uno dei pochi studiosi in grado di leggere le prime opere scritte dall'uomo (tavolette cuneiformi sumere e accadiche). In sessant'anni di approfondite ricerche su questi e altri materiali, ha scoperto la prova fisica che ricostruisce la storia dell'umanità e la collega a un'origine aliena. Ora, nel suo ultimo libro, egli svela come verificare scientificamente la sua teoria e risolvere una volta per tutte il dibattito sulle origini dell'uomo.

La sua teoria è così sorprendente e rivoluzionaria da reinventare completamente la storia dell'uomo, pur coincidendo al cento percento con l'interpretazione dei testi prebiblici dei Sumeri, degli Assiri e dei Babilonesi.

In tutto il mondo, e in particolare in questi testi storici, attraverso le varie epoche sono stati tramandati racconti di visitatori scesi dal cielo, di giganti che camminavano sulla Terra.

Queste storie vecchie centinaia di anni sono leggende o reali resoconti storici? Come ha potuto emergere la civiltà egizia
 senza precursori evolutivi? Da dove sono venuti i Sumeri, la prima grande civiltà del nostro pianeta? Perché il corredo genetico umano
 differisce solo per il 2% da quello delle altre creature? 
E, ancora più importante, 
che cosa c'è di così potente in questa piccola percentuale di DNA
 da renderci superiori a tutte le altre forme di vita sulla Terra?

Con la pubblicazione di Quando i Giganti abitavano la Terra, Sitchin risponde a queste e a molte altre domande. I suoi resoconti storici basati sui fatti mettono fine alle narrazioni contrastanti della religione e della scienza, all'annosa battaglia fra creazionismo ed evoluzionismo, e si spingono a conseguenze estreme.

Attraverso le pagine del suo nuovo libro, i lettori di tutto il mondo verranno a sapere come gli Anunnaki, viaggiatori dello spazio, ovvero i giganti descritti nei testi sumeri, furono i primi abitanti della Terra. L'eredità di questi dei è superbamente descritta da Sitchin, che conduce i lettori direttamente a due tombe, occupate dagli antichi resti di una nota dea e del suo sposo semidivino.

I nomi delle tombe sono un segreto ben custodito, ma l'ubicazione di questi resti è rivelata nel libro, che si conclude con una coraggiosa richiesta di Sitchin, la possibilità di provare una volta per tutte la vera origine dei nostri antenati.

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Un commento

  1. La Bibbia non parla di Dio ma è semplicemente un patchwork di eventi storici raccontati dai sumero accadici e che con Dio non c’entrano nulla in quanto i protagonisti sono “coloro che dal cielo scesero sulla terra” : gli Anunnaki.
    Lo stesso racconto del diluvio era riportato nelle tavole sumere già 2000 anni prima della Bibbia… così come la Genesi, che dai teologi è stata completamente stravolta rispetto alla traduzione letterale per adattarla alle istanze cristiane.

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