di EG
Lo “Stato ebraico” è fonte inesauribile di destabilizzazione nel Mediterraneo.
Il cosiddetto “Stato ebraico” (perché non riconosciuto da diversi aderenti alle varie versioni del Giudaismo, e che ha fatto di tutto per accreditarsi sin dai suoi albori presso costoro come legittimo ed imprescindibile, fino al punto limite del messianismo) è stato ed è una fonte inesauribile di destabilizzazione nel Mediterraneo e al crocevia tra Europa, Asia ed Africa.
Come Italia, per “difendere Israele”, a partire dagli anni Novanta abbiamo perso progressivamente partner commerciali di tutto rispetto, a partire dall’Iraq, e poi via via, uno dopo l’altro, passando per la Siria, ed arrivando proprio all’Iran, persino escluso dalle transazioni bancarie. Tutto a detrimento di tutti gli italiani che hanno dovuto chiudere baracca e burattini con le loro attività, perché non c’era più verso di combinare nulla.
Esattamente come con la Russia, per “stare con l’Ucraina” comandata da un pagliaccio proprio dalla stessa combriccola che comanda a Tel Aviv.
In tutti questi trentacinque anni, in Italia s’è instaurato un clima per cui appena non ti metti dalla loro parte scatta l’accusa di “antisemitismo”, una scusa ridicola per mettere a tacere le voci critiche.
L’Italia dovrebbe poter praticare la sua geopolitica, che non è quella di chi si vede fare terra bruciata attorno, nel proprio spazio vitale, per “difendere Israele” (il che poi è pure una scusa, perché quello fa da cane da guardia di interessi in contrasto coi nostri).
Di più, con la fandonia del “terrorismo islamico” (prima Bin Laden, poi lo pseudo califfo dell’Isis, che peraltro distruggeva la Siria protetta dalla Russia e dall’Iran, per evidenti motivi strategici) abbiamo dato chiavi in mano a esperti israeliani comparti cruciali della nostra sicurezza. E questo è stato fatto ufficialmente perché loro sono in “prima linea” contro un nemico che ci minaccia… ma chi è il vero nemico?
Articolo di EG
Fonte: https://t.me/weltanschauungitaliaofficial