di Gavin Jones
Le imprese italiane contano gli alti costi del blocco da Coronavirus…
“La decisione giusta è quella di rimanere a casa”, ha detto il primo ministro Giuseppe Conte, quando ha imposto il blocco lunedì scorso. La maggior parte degli italiani sta seguendo il suo consiglio, con strade e piazze abbandonate su e giù per il paese di 60 milioni di persone.
Secondo l’economista Lorenzo Codogno, la produzione giornaliera nella terza economia della zona euro, è inferiore di circa il 15% rispetto ai livelli normali. Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, ha avvertito mercoledì di una “caduta significativa” del prodotto interno lordo quest’anno.
Dietro le cifre ci sono migliaia di aziende che rischiano la chiusura quando la loro vitale liquidità quotidiana si prosciuga, sollevando enormi dubbi sulla promessa di Gualtieri che “nessuno perderà il lavoro” a causa dell’epidemia.
“Se andrà avanti così, smetterò”, ha detto Franco Giovinazzo, che gestisce Spazio Caffe nel centro di Roma, guardando vassoi di cibo non consumato, durante quella che era una frenetica ora di pranzo. “Se non vendi un paio di scarpe oggi, saranno comunque buone da vendere tra un mese. Ma cosa posso fare con questo? Devo buttare via tutto”.
“I prossimi tre mesi saranno terribili”, afferma Antonio Marzo, proprietario di Indaco Project, che produce software e hardware per l’automazione del lavoro nella città di Bologna. “I clienti non stanno spendendo perché temono che tutto si fermi e non possiamo nemmeno visitarli perché hanno paura del virus”, ha aggiunto, aggiungendo che se la situazione non migliora entro un mese, potrebbe dover inviare il personale a casa con una retribuzione ridotta.
Tuttavia, circa l’89% degli italiani sostiene la repressione del governo, perché terrorizzata dai media. Per le aziende di ogni tipo, mantenere la liquidità per pagare fatture, affitti e salari è la massima priorità per rimanere a galla. “Le imprese stanno esaurendo l’ossigeno”, ha detto Massimo Carboniero, proprietario di Omera, azienda produttrice di presse meccaniche e idrauliche nel Veneto. Mario Monfreda, proprietario del vicino ristorante Larys, è ancora più drastico. “Questo causerà povertà e miseria”, dice. “Moriranno più persone a causa della crisi economica che questo causerà, rispetto al virus stesso”.
Articolo di Gavin Jones
Fonte originale: https://www.reuters.com/article/us-health-coronavirus-italy-business-idUSKBN20Z1CM
In effetti hanno sbagliato tutto dall’inizio e secondo il mio pensiero è stata tutta una strategia voluta. Se non si torna a una nazione sovrana in tutto e per tutto sarà una catastrofe.