di Marcello Pamio
Cerchiamo di capire qualcosa in più sui nuovi farmaci geneticamente modificati che verranno approvati a breve: gli “Anticorpi Monoclonali”.
Sono proteine prodotte in laboratorio che imitano la capacità del sistema immunitario di combattere i virus. In America sono già in commercio, da noi lo saranno a breve, per “uso emergenziale”, per cui non avranno autorizzazioni come farmaci normali, né più né meno come i “vaccini” anti-Covid.
I primi due che andranno assieme sono Bamlanivimab e Etesevimab della Eli Lilly. Sono monoclonali ricombinanti, cioè farmaci OGM, geneticamente modificati. Si useranno assieme per diminuire gli effetti collaterali pesanti e perché Bamlanivimab da solo non funziona granché. Sono stati presi originariamente da un paziente guarito da COVID-19.
A cosa mirano i Monoclonali?
Il loro target è la Spike, cioè devono neutralizzare la proteina e bloccare l’ingresso dei virus nelle cellule impedendo la replicazione. Va detto subito che non si sa se abbiano effetto contro le “varianti”, e poi non esistono, come è logico, studi a lungo termine sia per l’efficacia che per la sicurezza. Si sa poco o nulla anche della farmacocinetica e farmacodinamica.
Si dovrebbero somministrare entro i primi 10 giorni dall’insorgenza dei sintomi nei pazienti ancora non ospedalizzati, ma qual è il piccolo problemino? Vengono somministrati solo per endovena (1 flaconcino di Bamlanivimab da 700 mg/20 mL + 2 flaconcini di Etesemivab da 700 mg/20 mL) per cui in ambiente controllato e con trasfusione lenta per ridurre gli shock anafilattici. Per cui i pazienti che possono essere curati a casa, dovranno invece entrare in ospedale per la flebo, aumentando il rischio contagio…
Queste informazioni sono tratte dai siti della casa produttrice Eli Lilly e altri americani perché lì sono autorizzati per uso emergenziale (ovvero non approvato da FDA) da febbraio 2021. Ricapitolando: questi farmaci monoclonali possono essere l’antidoto per la spike anche da siero magico. Cioè neutralizza la spike, non l’mRNA o il vettore a DNA, ma quello che viene prodotto dal siero (e la spike) continuerà ad essere prodotto grazie a ulteriori inoculi. Quindi stanno preparando un farmaco per una “patologia” causata da un altro farmaco.
Capito il giochetto perverso? Un geniale piano diabolico per mantenere saldi i clienti per il futuro. Persone malate a vita, e prese in un circolo vizioso: vaccino – monoclonali – vaccino e ancora monoclonali. Con tutte le patologie che insorgeranno nel frattempo a causa dei farmaci stessi…
Per le particolari modalità di produzione, gli anticorpi monoclonali hanno costi elevatissimi, tali da far impallidire i vaccini o sieri genici. Il costo medio di una fialetta oscilla tra i 1.600 e i 2.000 dollari.
Pensate un protocollo completo moltiplicato milioni o miliardi di persone… Ora forse è più chiaro quello che stanno tirando fuori dal cilindro magico, grazie ad una psicopandemia?
Riferimenti: https://go.drugbank.com/drugs/DB15718
Articolo di Marcello Pamio
Dunque non mi è chiaro, è un bene per levarsi dalle scatola la proteina spike?
Dal mio punto di vista se dovessi avere una ricaduta avendo già dato a gennaio 2021 , chiederei al mio doc ai primi sintomi la stessa terapia che mi ha guarito a casa : cortisone, antibiotico, eparina. No vaccino, no monoclonali, e no green pass! Gli pigliasse un colpo