Mangiare Insetti fa Bene o Male? Quello che la UE non dice…

di Stefania Guerra

Il consumo di proteine “alternative” viene sponsorizzato come salutare. Ma all’uomo mangiare insetti fa male o bene?

È da qualche anno che sentiamo parlare dei vantaggi che porterebbe il consumo di insetti. Non solo all’ambiente ma anche alla salute. Ma sarà davvero così? Ecco cosa emerge da uno studio.

L’esigenza di trovare alternative alla carne nasce soprattutto dall’impatto ambientale che hanno gli allevamenti di bestiame. L’alimentazione a base di insetti e vermi, in alcuni Paesi, è praticata da sempre. Mentre in altri l’entomofagia viene rifiutata per un tabù culturale. Attualmente, gli insetti vengono allevati esclusivamente per nutrire animali da allevamento o da compagnia. Ma da qualche tempo l’UE cerca di incentivare anche la produzione per il consumo umano.

“Novel Food”

Il concetto di “novel food”, ovvero alimenti digeribili e alternativi alla carne, è stato introdotto da un preciso Regolamento dell’Unione Europea, il 2015/2238, emesso dal Parlamento Europeo e dal Consiglio del 25 novembre 2015. Che poi è entrato in vigore nel 2018. Sono state individuate, tra i più di 1900 tipi di insetti commestibili, 4 specie che potrebbero presto diventare la nostra nuova alimentazione. Nello specifico, i vermi della farina, i grilli domestici, gli scarafaggi e le locuste.

Ma sui potenziali pericoli di questo tipo di alimentazione, sono mai stati sollevati dubbi? Da parte della UE pare di no, e nemmeno da parte della FAO, che già da anni afferma quanto segue: “Gli insetti sono alternative sane e nutrienti ai prodotti di base tradizionali come pollo, carne di maiale, manzo e persino pesce. Molti insetti sono ricchi di proteine ​​e grassi buoni e ricchi di calcio, ferro e zinco. Gli insetti costituiscono già una parte tradizionale di molte diete regionali e nazionali.”

Vengono enfatizzati anche i vantaggi a livello di impatto ambientale. Allevare insetti ridurrebbe le emissioni di gas serra che invece sono altissime nel comparto dell’allevamento del bestiame. Soprattutto quello intensivo. Ma la domanda rimane: cosa comporterebbe per la salute umana un’alimentazione di massa di insetti e larve? Uno studio del 2019 ha provato a rispondere.

Mangiare Insetti fa Male?

Un articolo del luglio 2019 pubblicato sulla rivista scientifica Plos One ci rivela cosa è emerso da uno studio. Lo scopo era quello di capire se gli insetti per il consumo umano potessero trasmettere malattie parassitarie.

Gli esperti hanno analizzato le specie di vermi e insetti più comunemente utilizzati e che dovrebbero entrare nell’alimentazione umana: grilli, scarafaggi, vermi della farina e cavallette. Ciò che è emerso, però, è abbastanza preoccupante.

Diversi tipi di “parassiti sono stati rilevati in 244 (81,33%) dei 300 (100%) allevamenti di insetti esaminati. In 206 (68,67%) dei casi, i parassiti identificati erano patogeni solo per gli insetti; in 106 (35,33%) casi, i parassiti erano potenzialmente parassitari per gli animali; e in 91 (30,33%) casi, i parassiti erano potenzialmente patogeni per l’uomo.

Questi dati suggeriscono che i pericoli ci sono. E più che altro si pone l’accento sulla mancanza di regolamentazioni che dovrebbero imporre alle aziende allevatrici controlli di sicurezza, o trattamenti preventivi per l’eliminazione dei patogeni.

In sostanza, quello che avviene adesso negli allevamenti di bestiame. Si usano antibiotici per evitare che gli animali si ammalino. Antibiotici che, tra l’altro, possono finire nel nostro piatto. Il massiccio uso di antibiotici nel comparto veterinario, lo ricordiamo, è uno dei fattori che ha portato all’insorgenza dell’antibiotico resistenza.

E sì che basterebbe diventare vegani per evitare questi (vomitevoli) problemi… (nota di conoscenzealconfine)

Articolo di Stefania Guerra

Rivisto da Conoscenzealconfine.it

Fonte: https://www.informazioneoggi.it/2022/08/25/mangiare-insetti-fa-male-o-bene-lo-studio-del-2019/

TCT - LA COSCIENZA RITROVATA
Nuova edizione aggiornata con nuova veste grafica, nuovo formato
di Corrado Malanga

TCT - La Coscienza Ritrovata

Nuova edizione aggiornata con nuova veste grafica, nuovo formato

di Corrado Malanga

Il libro riporta i risultati di una ricerca trentennale dell’autore su chi siamo e quale è lo scopo della nostra esistenza, offrendo una metodologia sicura e sperimentalmente testata per acquisire consapevolezza del proprio Sé.

L’autore giunge alla conclusione che noi siamo i creatori della nostra realtà virtuale e quotidiana, che inconsapevolmente non sappiamo gestire. Noi siamo il contenitore di tre componenti: mente, spirito ed anima, i cui significati vengono sdoganati da una semplice visione psicoanalitica, ed integrati con l’ausilio della fisica quantistica e descritti come gruppi di vettori e tensori muniti di coscienza propria. L’autore sottolinea come, dalla comprensione di queste tre parti - che costituiscono l’essere umano - si possa mettere in atto un progetto di integrazione personale, che corrisponderà, alla fine del percorso, ad un riconoscimento della propria natura di Creatori della Realtà Virtuale.

L’essere ottenuto lavorando su sè stessi con una semplice simulazione mentale, che prende il nome di Triade Color Test (TCT) Dinamico Flash, in pochi passaggi permetterà a chiunque di poter tornare ad essere Coscienza Integrata: l’unica vera essenza dell’Universo.

Il libro offre una chiave di lettura della propria psiche, esente da interazioni con psicologi, psicoanalisti e psichiatri, per chiarire cosa significhi consapevolezza del proprio Sé, attraverso l’autoanalisi quale unico vero strumento di guarigione e di comprensione.

...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *