L’Era dell’Elettrosmog e della velocità senza limiti: il 5G sconvolgerà le nostre Vite!

di Matilde De Luca

Migliaia di antenne di nuova generazione verranno installate sui palazzi e nei parchi, sottoponendo la popolazione a campi elettromagnetici fino ad oggi mai sperimentati. L’importante è scaricare dati sempre più rapidamente. Siete d’accordo?

Rapidi, sempre più rapidi e connessi. Non c’è frontiera né limite all’espansione della conoscenza e alla creazione di tecnologie sempre più sbalorditive. Benvenuti nell’era elettromagnetica, dove ipercinetici individui necessitano di iperveloci comunicazioni. Si credeva che i fotoni fossero l’elemento più rapido a spostarsi nell’universo e invece la frenesia umana forse li sta per battere sul tempo.

Il mondo si riempirà di antenne, sempre di più: è in arrivo il 5G, nuovo standard per la comunicazione mobile, cugino del 4G, ma dalle 100 alle 1000 volte più veloce. Migliorare la qualità di download e upload, così da poter scaricare un film in 4K da una piattaforma streaming in pochi secondi. Questo l’obiettivo della Next Generation Mobile Networks Alliance, l’associazione di operatori, venditori, produttori e istituti di ricerca operanti nella telefonia mobile, che sta fremendo nell’attesa della diffusione della nuova rete di antenne di ultima generazione, che poco hanno a che vedere con quelle attuali utilizzate fino ad ora.

Infatti il 5G impiegherà un’infrastruttura totalmente differente che prevede l’installazione di migliaia di nuove antenne nei parchi e sui palazzi di tutte le città. Pensate che l’Italia sarà tra i primi paesi in Europa a sperimentare la nuova tecnologia. Molti saranno felici e si sentiranno parte della grande trasformazione super veloce, ma parecchi medici e scienziati di tutto il mondo hanno già lanciato il loro appello.

“Chiediamo la moratoria all’introduzione della tecnologia di telecomunicazione di quinta generazione, detta anche “5G”, fino a che scienziati indipendenti dall’industria, non avranno completamente studiato i potenziali pericoli per la salute umana e per l’ambiente”, si legge nel documento firmato da 180 scienziati, tra cui Rainer Nyberg dell’ Åbo Akademi di Vasa (Finlandia) e Lennart Hardell, del Department of Oncology University Hospital di Örebro (Svezia).

La tecnologia 5G – denunciano – aumenterà sensibilmente l’esposizione ai campi elettromagnetici di radiofrequenza, aggiungendoli a quelli prodotti già dalle tecnologie 2G, 3G, 4G, Wi-Fi e altre. È stato dimostrato che i campi elettromagnetici di radiofrequenza sono dannosi per l’uomo e per l’ambiente. Inoltre – precisano gli esperti – è efficace solo per brevi distanze e viene trasmessa scarsamente attraverso ostacoli solidi. Serviranno molte nuove antenne con un’implementazione su larga scala, che in pratica si tradurrà in un’installazione di antenne ogni 10-12 case nelle aree urbane, aumentando così in modo massiccio l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici. Con l’uso sempre più intensivo delle tecnologie senza fili – proseguono – nessuno potrà evitare di essere esposto perché, a fronte dell’aumento di trasmettitori della tecnologia 5G ci saranno, secondo le stime, da 10 a 20 miliardi di connessioni (frigoriferi, lavatrici, telecamere di sorveglianza, autovetture e autobus autoguidati, ecc.) che faranno parte del cosiddetto ‘Internet delle cose’. Tutto questo – ribadiscono – potrà causare un aumento esponenziale della esposizione totale a lungo termine di tutti i cittadini europei ai campi elettromagnetici da radiofrequenza.”

Gli effetti biologici dei campi elettromagnetici, ricordano gli scienziati, includono: aumento del rischio di cancro, dello stress cellulare, dei radicali liberi dannosi, di danni genetici, di cambiamenti strutturali e funzionali del sistema riproduttivo, di deficit dell’apprendimento e della memoria, di disturbi neurologici e di un impatto negativo sul benessere generale degli esseri umani. I danni vanno ben oltre la razza umana – concludono – poiché vi è una crescente evidenza di effetti nocivi sia sulla flora che sulla fauna.

elettro

Corri corri, che se non sei veloce potresti essere obsoleto. Stando alle dichiarazioni dell’ex sottosegretario alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli: “Il 5G costringe a riscrivere vecchi e nuovi servizi secondo logiche nuove. È un passaggio epocale che cambierà le condizioni della nostra vita in quasi tutti i settori“.

Per forza sarà un passaggio epocale, anche perchè circa 4 milioni di residenti (nelle città italiane in cui a breve verrà “sperimentato”, nonostante gli appelli dei medici) saranno esposti a campi elettromagnetici ad alta frequenza, con densità espositive e frequenze finora mai esplorate.

Come ci si sente ad essere trattati come cavie da laboratorio? Eppure ci piace scaricare rapidamente dal web, eccome se ci piace. E mentre noi ci compiaciamo delle playlist e dei film accumulati nel nostro hard disk, l’elettrosmog ci avvolge, invisibile e silenzioso. Meno male che l’antico proverbio recitava: “Chi va piano va sano e va lontano”. E chi va velocissimo, che fine è destinato a fare?

Articolo di Matilde De Luca

Fonte: https://www.corrierequotidiano.it/ambiente-salute-tecnologia/06-09-2018/lera-dellelettrosmog-e-della-velocita-senza-limiti-il-5g

CAMPI ELETTROMAGNETICI E SISTEMI VIVENTI - FASCINO DISCRETO 2
di Massimo Sperini, Francesca Pulcini, Massimo Scalia

Campi Elettromagnetici e Sistemi Viventi - Fascino Discreto 2

di Massimo Sperini, Francesca Pulcini, Massimo Scalia

Sono più di 100 anni che Scienziati e Biologi e Medici, sperimentano e discutono sui possibili effetti specifici dei Campi Elettromagnetici.

Come mai le linee guida dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) e della Commissione per la Protezione dalle Radiazioni Non Ionizzanti (ICNIRP) non sono mai state accettate da vari Paesi, e la Russia assume valori limite per l'esposizione a radiofrequenze e microonde molto più restrittivi – fino a 50 volte meno per la potenza e a 7 per il campo elettromagnetico – di quelli dettati da WHO e ICNIRP?

Sono adeguati i modelli teorici e la metodologia sulla base dei quali WHO e ICNIRP hanno proposto i loro limiti?

Che storia c'è dietro?

È vero che il nostro organismo e le nostre cellule si sono evoluti raggiungendo un equilibrio con le intensità dei campi elettromagnetici ai quali siamo quotidianamente esposti, all'esterno e all'interno? Il rischio di particolari tipi di tumore, dalla leucemia ai gliomi ai neuromi acustici, è solo "elettrofobia", agitata negli ultimi trent'anni da comitati locali, da movimenti oscurantisti o per interessi elettorali?

Quali sono le evidenze scientifiche a favore dell'esistenza di un impatto delle onde elettromagnetiche sui sistemi biologici? È vero che le onde di frequenza più elevata si fermano sullo strato superficiale della nostra cute, e che, ad esempio dentro la testa, i valori di campo sono migliaia di volte più bassi?

Per dare una risposta scientificamente valida, ma comprensibile almeno per chi voglia fare un po' di fatica ed evitare le chiacchiere da bar, bisogna dotarsi di alcune fondamentali nozioni di Fisica, di Elettromagnetismo in particolare. Nel testo esse verranno somministrate in dosi "omeopatiche", non rinunciando però a dei cenni sulla moderna concezione dello spazio-tempo, quale quella costruita ormai un secolo fa da Einstein.

Non rinunciando neanche alla richiesta, talora ammantata di un pizzico di esoterismo, di chi vuole sapere di quanti e di onde di probabilità.

Per gli appassionati, infine, ma solo per loro, una scheda sui circuiti elettrici biologici.

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