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La Rivoluzione della Coscienza: la vera rivoluzione del presente

La rivoluzione di questo tempo presente, non viene lanciata per risistemare il dominio delle forme, come dovesse sostituirne di nuove a quelle scadute e vecchie. La rivoluzione del nostro tempo, è la Rivoluzione della Coscienza.

Se diamo uno sguardo agli eventi del nostro mondo, ci rendiamo facilmente conto di vivere in tempi rivoluzionari. Ai giorni nostri la rivoluzione, tuttavia, è totalmente differente da ogni altra rivoluzione nella storia umana. Questa rivoluzione non viene lanciata per risistemare il dominio delle forme, come dovesse sostituirne di nuove, dinamiche e vivide rispetto a quelle scadute e vecchie. Questa rivoluzione è in grado di portare l’umanità oltre le forme. La rivoluzione del nostro tempo è la Rivoluzione della Coscienza.

Quella Coscienza che per migliaia di anni è stata assai addormentata sotto l’incantesimo della identificazione con le forme, ai giorni nostri si sta lentamente svegliando. C’è un impulso allarmante e in aumento ed il numero delle persone sensibili alla chiamata del risveglio, sta sempre piu’ crescendo.

Tutti sentono gli effetti di questo impulso, che ci sta risvegliando dal nostro sogno di identificazione con le forme e a volte lo sentiamo piu’ volte al giorno.

Ma molti di noi non sono consapevoli di cio’ di cui stiamo facendo esperienza; tutto cio che sentiamo è che il successo raggiungibile nel mondo è sempre meno attraene per noi . Riconosciamo che dietro i successi terreni e i fallimenti deve esserci qualcosa di piu’ profondo nella nostra vita.

Di giorno in giorno vediamo che un numero sempre maggiore di giovani mette in discussione l’opportunità degli obbiettivi offerti dalla educazione religiosa e sociale.

Essi si scrollano di dosso quelle mani che cercano di portarli “sulla giusta via” e come conseguenza, si rendono vulnerabili ad esperienze di vuoto e disperazione.

La società offre una “soluzione al problema” con i prodotti dell’ intrattenimento e dell’industria farmaceutica, che sono oggi industrie molto prospere e lucrative. Offrono “aiuto” ai giovani sopprimendo la paura e trattando altri sintomi di superficie.

C’è solo una porta che conduce fuori da questa situazione: il momento presente. Siamo in grado solo di spostare il centro di gravità della nostra vita, dalle periferie al centro. Che significa questo?

Il limite è lo stato attuale di Consapevolezza in cui vive la stragrande maggioranza delle persone. Questo è lo stato di identificazione con la mente, quella della Consapevolezza dormente, che sogna e che racconta la nostra storia personale.

Questo è lo stato di perfetta identificazione con i pensieri e le emozioni e i desideri , dove cerchiamo gli obbiettivi della nostra vita, solo nel mondo delle forme, sia che esse siano rozze forme materiali (il mondo sperimentato con i nostri organi di senso ) o sottili forme della materia (pensieri ed emozioni) . Il motore della nostra esistenza alla fine è l’ambizione di diventare qualcosa o qualcuno ed essere in controllo per tutto il tempo.

Il punto centrale, la Coscienza risvegliata ed il mondo del silenzio interno, sono oltre la mente. Non mi riferisco al silenzio interno raggiunto forzatamente con tecniche chiamate meditazione (a dire il vero in questo caso concentrazione), ma il vivente vuoto interno, indescrivibile, inesplicabile. Li non c’è sforzo, non c’è desiderio ed ambizione e rinunciamo all’ultimo bastione del controllo, del voler essere in controllo. E’ lo stato di perfetto abbandono e sottomissione di noi stessi al Momento Presente, all’ORA

La Rivoluzione della Coscienza sta percio’ avendo luogo Ora, nel momento presente. Non ci sono strategie, nè grandi leader in questa Rivoluzione, ma solo eroi che comprendono il progresso evolutivo della Coscienza e sono aperti a far si che i processi avvengano in loro stessi.

by Frank M. Wanderer, All rights reserved 2015.

Fonte: www.thelivingspirits.net (Traduzione Cristina Bassi)

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Il Diario di Saint Germain di Conte Di Saint Germain
Incontro con Lui di Anne Givaudan, Daniel Meurois
Nel Nome dell'Uno di Angelo Bona
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Famiglia” sembra una parola semplice, condivisa.

Tutti noi ne impariamo il significato da piccoli, e tutti ci diremmo in grado di darne una definizione. Ma è davvero così?

In questo secondo libro, la psicologa Ameya Canovi torna per parlarci del concetto di “famiglia” in tutte le sue diverse sfaccettature. Famiglia come il luogo o, a volte, il non luogo in cui, che ci piaccia o no, dove accade tutto. Anche nella sua assenza.

La famiglia che può essere talmente ingombrante da allagare, con il suo presunto affetto, tutti i suoi membri. Le famiglie a trama stretta, che non permettono ai componenti di allontanarsi. O, di contro, quelle a trame larghe e disconnesse, quando troppa poca presenza fa sì che venga a mancare il senso della coesione, e la famiglia diventa assenza, fisica o emotiva, di chi la costituisce.

La famiglia come luogo in cui si custodiscono i segreti, e in cui ogni membro, pur di farne parte, sottoscrive un patto di lealtà silente. E, ancora, famiglie tradizionali e nuove famiglie, le cosiddette famiglie “arcobaleno”, di cui si sa ancora così poco.

Conoscere e ricostruire la propria storia familiare

Per scoprire le proprie eredità emotive e la presenza di traumi transgenerazionali, il modo in cui ci relazioniamo al nostro corpo, che deriva da come siamo stati accompagnati a conoscerlo, così come il nostro rapporto col cibo, il denaro, la religione, le persone.

Senza dimenticare che, qualunque siano la nostra storia e le nostre radici, è sempre possibile fare un bilancio delle ferite e trasformarle in risorse.

Nel volume si alterneranno parti teoriche, testimonianze e “fotografie”, cioè flash e cenni di svelamento della stessa storia familiare dell’autrice. Inoltre, alle parti teoriche verranno alternati casi clinici di storie familiari; ad alcuni capitoli seguiranno domande guida alla riflessione, per invitare i lettori a una breve autoindagine.

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