La grandezza di Eugenio Siragusa, contattista di fama mondiale

Molte volte solo il tempo e gli eventi hanno permesso di comprendere la grandezza di quanto certi uomini hanno detto e fatto. Eugenio Siragusa appartiene a questa categoria di uomini.

Eugenio SiragusaIl 27 agosto dell’anno 2006, Eugenio Siragusa muore, il suo spirito si libera dal corpo all’età di 87 anni nella sua casa di Nicolosi, alle falde del vulcano Etna. I suoi straordinari incontri con esseri provenienti da altri mondi e i messaggi a lui affidati e diffusi al mondo, hanno segnato la parte finale del secolo scorso, lasciando una eredità di grande importanza oggi visibile anche nell’opera che alcune anime continuano a portare avanti. Tra queste, anche noi, che lo abbiamo conosciuto da vicino.

Ma chi era e cosa ha vissuto realmente Eugenio Siragusa? Sono circa le dieci di sera del 30 aprile 1962, il catanese Eugenio Siragusa si trova su uno stretto sentiero del Monte Sona Manfrè, un cratere spento alle falde dell’Etna, il vulcano più grande d’Europa… Mentre avanza trema e suda per l’emozione, all’improvviso vede davanti a lui due esseri. Sono vestiti con tute dalle strane fogge, una soave luminescenza li avvolge… Provengono da altri pianeti e hanno una importante missione da compiere… Proiettano su Eugenio un fascio di luce che lo rasserena immediatamente…

“…Erano due persone, ai margini della discesa, erano bellissimi, e mi dissero testualmente: “Figliolo, ti abbiamo aspettato…”. Gli dettano quindi un messaggio da inviare ai Capi di Stato e agli uomini più importanti della terra. Il messaggio contiene un appello alla immediata cessazione degli esperimenti nucleari e a realizzare una unione fraterna fra tutti i popoli della terra. Se l’uomo farà questo, gli extraterrestri dicono di essere disposti a manifestarsi pubblicamente al mondo e a concedere un aiuto scientifico e tecnologico in grado di proiettare l’umanità verso un futuro di inimmaginabile progresso spirituale e materiale. Non era la prima volta che Eugenio Siragusa dialogava con esseri provenienti dallo spazio, ma era la prima volta che li incontrava fisicamente… questa incredibile storia ha inizio circa dodici anni prima.

Dice Eugenio: “La mia esperienza ebbe inizio l’anno 1951 il 25 marzo. Era l’alba. Mi trovavo in Piazza dei Martiri, dovevo attendere il filobus che mi portasse in ufficio. Ad un certo momento, alzando gli occhi in cielo, vidi un globo luminescente, da questo globo partì un raggio che mi investì ed ebbi la sensazione profonda di essere stato completamente ridimensionato, cioè non mi sentivo più quello che ero prima”.

Eugenio Siragusa in una raffigurazione

Da quel momento la sua vita non sarà più la stessa. Una voce comincia a farsi sentire nel suo intimo, dice di chiamarsi Barath: lo rassicura e lo istruisce. Incredibili nozioni sulla geologia, sulla cosmogonia e sui misteri dello spirito e del Creato si presentano alla sua coscienza. “Che mi succede?” chiede Eugenio e la voce risponde: “Il tuo risveglio”. Alla sua mente si affacciano visioni di remote e dimenticate civiltà. Epoche meravigliose in cui la Saggezza e l’Amore erano il pilastro della società. Eugenio, che non aveva mai avuto talento per l’arte, inizia a disegnare le mappe di antichi continenti dove queste civiltà erano esistite e a conoscere le cause della loro scomparsa… Lemuria, Mu, Atlantide, nomi che oggi sono solo un mito diventano reali e tangibili alla sua coscienza.

E ancora… suona delle bellissime melodie che hanno un sapore antico e arcano allo stesso tempo… realizza disegni e grafici dal profondo significato esoterico e spirituale. Gli viene spiegata la legge della reincarnazione e del dolore come fondamento dell’evoluzione dell’anima. Acquista la consapevolezza delle sue vite precedenti e lo scopo della sua attuale esistenza. Conosce il mistero della redenzione portata dal Cristo e gli viene rivelato che oggi viviamo i tempi dell’Apocalisse di Giovanni, l’epoca che precede la seconda venuta di Gesù-Cristo sulla terra. Trova conferma della realtà della vita intelligente in milioni di altri mondi e della verità sulla visita extraterrestre sul nostro pianeta. Comprende i motivi del Cover-Up, dell’insabbiamento, l’incessante opera di occultamento della vita extraterrestre attuata da tutti i governi e da tutte le religioni del mondo. Altri esseri non terrestri lo affiancano successivamente dandogli il loro amore e la loro sapienza. Così, giorno dopo giorno, la sua coscienza si espande e si arricchisce di Verità mai rivelate prima all’uomo… sino ad arrivare al fatidico incontro del 30 aprile 1962.

Con questo fondamentale evento, che si ripeterà decine di volte, ha inizio la sua missione pubblica nel mondo. Istruito e consigliato dai signori dello spazio, con un gruppo di amici e simpatizzanti fonda il Centro Studi Fratellanza Cosmica. La principale attività del centro è la divulgazione dei preziosi consigli e insegnamenti ricevuti da Eugenio, dagli evolutissimi abitanti di altri mondi. Una evoluzione straordinaria, fantascientifica in scienza e tecnologia, ma soprattutto nei valori morali e spirituali. Valori che essi dicono basilari per l’evoluzione pacifica di qualsiasi società terrestre o extraterrestre. Valori spiegano gli esseri di luce, che ritroviamo negli insegnamenti di tanti maestri spirituali d’oriente e d’occidente venuti nel corso della storia, ma soprattutto in quelli del Cristo, il Figlio di Dio. Molte persone hanno avuto modo di leggere e ascoltare questi preziosi consigli, realizzandoli e mettendoli in pratica nella loro vita personale.

Gesù CristoL’attività di divulgazione del Centro Studi Fratellanza Cosmica si espande sempre di più ed Eugenio, instancabile, riceve centinaia di persone, partecipa a conferenze pubbliche, trasmissioni radiofoniche e televisive. La consapevolezza con cui questi esseri parlano delle verità spirituali e del Cristo, crea meraviglia in molti ed Eugenio spiega che sono gli stessi esseri che duemila anni fa accompagnarono Gesù nella sua manifestazione terrena.

La loro natura non è solo extraplanetaria ma anche multidimensionale, esseri il cui corpo è di pura luce. Anghelos, dice, in greco significa messaggero, perciò sono gli angeli di ieri e gli extraterrestri di oggi. Questo indica chiaramente il carattere messianico di questa visita. Concetti strabilianti ma che necessariamente l’uomo deve realizzare, per capire il perchè di questa visita in questo tempo. E’ quanto sottolineava con forza e veemenza Eugenio Siragusa.

Ma non solo l’uomo comune è attratto dalla bellezza e profondità di questi messaggi. Anche i potenti della terra si rivolgono a lui riconoscendo il grande valore della sua opera. Il presidente americano Eisenhower, il presidente francese De Gaulle, Papa Paolo VI, per citarne alcuni.

Nel 1971 fonda a Ginevra, in Svizzera, la sede internazionale del Centro Studi Fratellanza cosmica per diffondere a livello internazionale gli insegnamenti universali ricevuti. Nel 1972 inizia una serie di viaggi che lo portano in numerosi paesi d’Europa e dell’America latina. Nel corso degli anni i messaggi comunicati a Eugenio Siragusa dagli extraterrestri si fanno sempre più drammatici, essi accusano e indicano le cause e i responsabili dei mali che attanagliano il mondo. Senza giustizia non vi può essere né pace né amore, ammoniscono.

Nella distruzione dell’ecosistema indicano un altro fattore che aumenta il rischio di una terribile autodistruzione. Il pianeta è un essere vivo, dicono gli extraterrestri, e i suoi elementi Aria, Acqua, Terra e Fuoco, potrebbero reagire e distruggere l’umanità. Dicono di stare attenti all’uso delle droghe, e di salvaguardare la giovent… accorati appelli caduti, però, nel vuoto. Appelli che Eugenio ha fatto suoi non solo nelle parole ma anche nei fatti. Sono numerose infatti le persone che sono uscite da situazioni difficili grazie al suo diretto e personale intervento.

Appena due mesi dopo, il 23 novembre 1978, Eugenio è arrestato e rinchiuso nel carcere di Catania, accusato di crimini mai commessi. Moltissimi amici e simpatizzanti lo abbandonano, solo in pochi credono alla sua innocenza. Gli rimangono fedeli, ovviamente, la sua compagna Miguela e pochi altri. Alcuni manifestano davanti al carcere l’innocenza di Eugenio, tra loro due ragazzi giovanissimi: Filippo e Giorgio Bongiovanni. Anche i suoi amici cosmici non restano indifferenti.

Eugenio Siragusa con amici extraterrestri

Infatti, durante la sua prigionia, dal novembre 1978 fino al febbraio 1979 e nei mesi successivi, si ha una delle più grandi ondate di avvistamenti UFO nella storia. Oltre 20.000 segnalazioni di avvistamenti, la maggior parte dei quali ad opera di poliziotti, carabinieri o funzionari di forze dell’ordine, soprattutto in Sicilia e anche dentro lo stesso carcere dove è rinchiuso Eugenio Siragusa. La maggior parte delle accuse decade in fase di istruttoria e infine viene completamente assolto con formula piena perchè il fatto non sussiste. Il caso viene definitivamente archiviato e il 5 aprile 1982 il giudice Giustino Iezzi pronuncia sentenza liberatoria a favore di Eugenio Siragusa.

Negli anni successivi Eugenio, sempre dietro direttive degli esseri superiori che lo contattano, si dedica alla preparazione ed iniziazione di persone sensibili e predisposte alla verità da lui divulgata. L’aspetto pubblico della personalità di Eugenio Siragusa è stato conosciuto ed ha affascinato molte persone, ma la bellezza interiore di questo personaggio traspariva anche nei momenti di maggiore intimità.

Tra le persone che hanno conosciuto i preziosi insegnamenti provenienti da evolute civiltà di altri mondi, vi è Giorgio Bongiovanni che, il 2 settembre 1989, grazie anche alla preparazione ricevuta da Eugenio Siragusa, riceve a Fatima i segni della passione di Gesù Cristo: le stimmate.

Eugenio Siragusa riconosce come autentico e divino questo segno e nel luglio del 1992, davanti ai rappresentanti di tutti i gruppi sparsi nel mondo che hanno affiancato la sua opera, alle telecamere di diversi organi di informazione, soprattutto internazionale, annuncia il suo ritiro dall’attività pubblica e lascia ufficialmente nelle mani di Giorgio Bongiovanni la responsabilità di proseguire l’Opera di divulgazione iniziata nel 1952.

Eugenio Siragusa, a differenza di altri pionieri del contattismo come George Adamski, e Billy Meier, non ha fornito molte prove fotografiche e filmate dei suoi contatti. Sono le testimonianze oculari, i messaggi, le sue profezie, in gran parte avveratesi o in via di realizzazione, a costituire la maggior garanzia di autenticità e di importanza del suo contatto.

Non sono comunque mancati documenti fotografici di notevole interesse, che in ogni caso sono stati realizzati sempre durante i contatti di Eugenio. La serie di immagini scattata nel 1975, da Antonio Giannuzzi, un operatore del Centro Studi Fratellanza Cosmica di Lecce, su indicazione specifica di Eugenio, costituisce una delle documentazioni migliori. In queste si vede chiaramente un classico disco volante, un UFO, passare dallo stato fisico a quello di energia-luce. Più volte infatti il contattato ha spiegato come questi Esseri sono in grado di manipolare la luce e la materia così come noi manipoliamo l’argilla.

Asthar SheranNegli anni 60, un gruppo di monaci tibetani gli invia la fotografia di un volto simile a quello del Maestro Gesù formatosi nella cenere di un fuoco sacro. Eugenio dice che si tratta di Giovanni l’Evangelista, il Consolatore Promesso, ma anche di una figura astrale di Gesù. In quanto Gesù e Giovanni erano molto simili, essendo gemelli nello spirito. Per quanto riguarda invece le immagini di extraterrestri divulgate da Eugenio, ricordiamo il volto animico di Asthar Sheran e il volto fisico dello stesso, inviatogli dal Circolo Medianico della pace di Berlino. Volto che riconosce identico a quello visto durante l’incontro avuto sull’Etna nel 1962.

L’unica fotografia realizzata personalmente da Eugenio è stata scattata a Catania nel 1972, con una macchina fotografica Minolta. Mostra un essere extraterrestre di nome Adoniesis. Un essere di luce, un automedonte come lo definisce Eugenio. Egli spiega infatti che si tratta di un essere di natura androgina, un essere solare, proveniente da una dimensione molto più elevata della nostra, tra la quinta e la settima dimensione.

L’ultimo periodo della sua vita è segnato dallo sconforto, nel vedere l’umanità precipitare sempre di più nel caos e nella degenerazione dei più importanti e basilari valori della vita. Vede realizzarsi con impietosa precisione le peggiori anticipazioni e profezie da lui divulgate. A causa di una crescente divergenza sulle modalità operative della divulgazione, dopo l’anno 2000 si distacca da Giorgio Bongiovanni.

Eugenio ribalta clamorosamente la sua decisione e non riconosce più in Giorgio la prosecuzione della sua opera in quanto egli ha una visione conservatrice, mentre Giorgio Bongiovanni è più aperto e progressista. Anche nel passato gli apostoli ebbero dispute. Ciò comunque non impedì loro di dare la vita per il Cristo e di evangelizzare il mondo. La straordinaria esperienza di Eugenio Siragusa e l’opera da essa scaturita, sono servite per far comprendere all’uomo il perchè della visita extraterrestre e per aiutarlo a realizzare finalmente non solo chi sono, da dove vengono e cosa vogliono loro, ma anche e soprattutto chi siamo e dove andiamo noi. Grazie Eugenio, ci rivedremo presto un giorno, vicini al Cristo, il figlio di Dio, per il giudizio finale.

Bibliografia: Sono state diverse le opere pubblicate sulla storia e sull’esperienza di Eugenio Siragusa. In particolare quelle redatte da Victorino Del Pozo e distribuiti in Spagna e in America Latina furono best-seller. E’ da sottolineare che Eugenio ha sempre rifiutato i diritti d’autore. Quasi tutte le pubblicazioni sono state tradotte in più lingue. “Umanità, dove vai?”, per esempio, è stato pubblicato anche in russo. Sono da aggiungere al presente elenco, tutti i bollettini pubblicati dal “Centro Studi Fratellanza Cosmica”, che sono stati tradotti tutti in 6 lingue. Tutti questi testi, ad eccezione della trilogia di Del Pozo, sono sempre stati diffusi ad offerta volontaria.

Fonte: http://www.giorgiobongiovanni.org/index.php/biografia-di-eugenio-siragusa

2 commenti

  1. Ciao, il mio commento non può riguardare un solo fatto o evento in particolare di questi personaggi, in quanto esseri scelti e arruolati , a sbilanciare e bilanciare la vita materiale terrena. Come voi sapete vi stimo molto, un forte abbraccio

  2. La voce che gli parlava dal suo interno che ha detto di chiamarsi Bharat significa in sanskrito “India”.
    Il giorno in cui fu arrestato ovvero il 23 novembre è il giorno di nascita di Sri Sathya Sai Baba l’Avatar centrale e più importante della triplice incarnazione del Divino quindi il suo arresto è da considerarsi una purificazione per il compito che lo aspettava.

Rispondi a Roberto Coco Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *