L’arte del buonumore

“La felicità non è un traguardo è il sentiero, è l’atto stesso della gestazione di un sogno. È deliziarsi con l’odore del pane che si sta impastando, è il costruirsi le ali e sentire, mentre si intessono, l’immensa gratitudine di essere già in volo”. (A. L. Márquez)

L'arte del buonumore

Quando siamo di cattivo umore e pensiamo sia solo colpa del mondo in cui viviamo; quando crediamo che le persone di buonumore in realtà sono solo ingenue e superficiali; quando contiamo su un amico e scopriamo che l’amicizia è solo un utopia; quando un amico ci tradisce, quando non c’è o non ci capisce; quando ci accorgiamo che qualcuno ci ha abbandonato; quando facciamo affidamento su un amore e capiamo che anch’esso, un giorno o l’altro, finirà; quando camminiamo soli con nessuno per mano; quando non ci va di vedere gente; quando ci sentiamo soli contro tutti, quando non c’è nessuno che ci possa aiutare; quando abbiamo una delusione, quando piangiamo per una illusione; quando smettiamo di sognare; quando sentiamo che non ce la possiamo fare; quando facciamo fatica a respirare, a sentire i battiti del nostro cuore; quando ci criticano e ci disprezzano; quando ci chiudiamo nel nostro mondo e la vita sembra una barca già affondata per metà; quando non sentiamo più la nostra forza e la vita perde ogni senso; quando non ci batte più il cuore per un tramonto o un’alba; quando una rosa non ci emoziona; quando il buio diventa la nostra tana per difenderci dal mondo, per difenderci dalle emozioni, per difenderci dalla paura, per difenderci da altri sogni che andranno infranti e scoppieranno come bolle di sapone…

LOTTIAMO… Mettiamocela tutta.

Corriamo, saltiamo l’ostacolo più alto, nuotiamo nel più tempestoso dei mari, voliamo, aggiustiamo le nostre ali spezzate, per arrivare alla stella più luminosa e poi sempre più su senza guardare in basso, sorridiamo perché tutto cambierà… È necessario solo aprire il nostro cuore…

Amiamo, anche se può essere rischioso, buttiamoci a capofitto senza temere, sogniamo, facciamolo, perché senza sogni non si vive e se si smette di sognare ci perderemo e nessuno potrà più trovarci.

Viviamo perché la vita è una sola, non c’è una seconda occasione. E soprattutto proviamo a non avere paura, se vogliamo dire una cosa diciamola, se vogliamo farla facciamola, se vogliamo dare un bacio diamolo.

Se ci accorgiamo che stavamo sbagliando percorso, abbandoniamolo e ricominciamo… in fondo alla strada, proprio dietro l’angolo, c’è qualcuno che ci aspetta. E se ancora non c’è, arriverà presto, perché presto la nostra vita migliorerà e tingendo di ottimismo e buonumore i nostri giorni tutto cambierà aspetto.

Essere di buonumore non significa viverre ingenuamente. Essere di buonumore non vuol dire nascondere la testa sotto la sabbia. Il buonumore è una prospettiva realistica per far fronte a tutto il pessimismo che circola nel mondo, soprattutto ora che la sfiducia e lo scetticismo sono imperanti.

L’ottimismo, la speranza, l’entusiasmo, la passione nascono e si mantengono anche grazie al buonumore. Se noi utilizziamo il buonumore come filtro attraverso il quale osservare la realtà, ricaviamo il grande vantaggio di vivere il presente nel modo più intenso possibile. Quando esso è vivo, tutti gli stati d’animo volti alla progettualità concorrono affinchè nel nostro intimo si crei una condizione di gioia ed armonia, e quando questo succede vediamo il mondo con occhi diversi.

Il buonumore fa acuire i sensi e ci predispone alla logica del desiderio contrapposto al bisogno, è ottimismo costruttivo accompagnato dalla consapevolezza di poter realizzare qualcosa di buono per sé e per gli altri. È una scelta e come tutte le scelte sta a noi decidere da che parte stare.

“Venite sull’orlo, disse.
Abbiamo paura, dissero.
Venite sull’orlo, disse.
Andarono.
Lui li spinse e volarono”

G. Apollinaire

Fonte: https://ri-trovarsi.com/2021/02/08/larte-del-buonumore/

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