di Cesare Sacchetti
La decisione di espellere 30 diplomatici russi dall’Italia da parte del sedicente ministro degli Esteri, Di Maio, non è altro che un tentativo di provocare deliberatamente la Russia e aumentare il più possibile le tensioni tra i due Paesi.
A questo punto, la sensazione è che lo stato profondo Italiano – che sta attraversando una profonda fase di declino strutturale e di perdita del suo potere che scema per via della perdita dei suoi referenti sovranazionali – voglia deliberatamente avvelenare i pozzi dei rapporti tra Italia e Russia.
Questo potere che ormai è entrato nella sua fase crepuscolare più acuta, vuole rendere più difficoltoso il lavoro di ricucitura dei rapporti tra Roma e Mosca a chi verrà dopo il definitivo crollo di questa classe politica.
Sono sforzi sostanzialmente inutili perché la Russia è pronta a ristabilire prontamente rapporti cordiali con l’Italia e anche a siglare una alleanza geopolitica che sarebbe naturale, considerate le caratteristiche e gli interessi che accomunano i due Paesi.
Il deeep state italiano è una bestia ferita che sa di aver perduto la partita e reagisce dimenandosi fino all’ultimo respiro.
Articolo di Cesare Sacchetti
Riferimenti: https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2022/04/05/di-maio-espulsi-30-diplomatici-russi-sicurezza-nazionale_57915d6e-425e-4480-95c0-1fa49f66bf36.html
Fonte: https://t.me/cesaresacchetti