Italia: Espulsi 30 Diplomatici Russi

di Cesare Sacchetti

La decisione di espellere 30 diplomatici russi dall’Italia da parte del sedicente ministro degli Esteri, Di Maio, non è altro che un tentativo di provocare deliberatamente la Russia e aumentare il più possibile le tensioni tra i due Paesi.

A questo punto, la sensazione è che lo stato profondo Italiano – che sta attraversando una profonda fase di declino strutturale e di perdita del suo potere che scema per via della perdita dei suoi referenti sovranazionali – voglia deliberatamente avvelenare i pozzi dei rapporti tra Italia e Russia.

Questo potere che ormai è entrato nella sua fase crepuscolare più acuta, vuole rendere più difficoltoso il lavoro di ricucitura dei rapporti tra Roma e Mosca a chi verrà dopo il definitivo crollo di questa classe politica.

Sono sforzi sostanzialmente inutili perché la Russia è pronta a ristabilire prontamente rapporti cordiali con l’Italia e anche a siglare una alleanza geopolitica che sarebbe naturale, considerate le caratteristiche e gli interessi che accomunano i due Paesi.

Il deeep state italiano è una bestia ferita che sa di aver perduto la partita e reagisce dimenandosi fino all’ultimo respiro.

Articolo di Cesare Sacchetti

Riferimenti: https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2022/04/05/di-maio-espulsi-30-diplomatici-russi-sicurezza-nazionale_57915d6e-425e-4480-95c0-1fa49f66bf36.html

Fonte: https://t.me/cesaresacchetti

LA FINE DELLA SOVRANITà
Come la dittatura del denaro toglie il potere ai popoli
di Alain De Benoist

La Fine della Sovranità

Come la dittatura del denaro toglie il potere ai popoli

di Alain De Benoist

Quella attuale è una crisi contrassegnata dalla completa emancipazione della finanza di mercato, dall'economia reale e dall'indebitamento generalizzato. Il capitalismo non riconosce alcun limite e neppure alcun ostacolo politico, etico, sociale o economico, e uno dei suoi effetti diretti è stato l'affidamento del potere concreto ai rappresentanti di Goldman Sachs e di Lehman Brothers.

Vanno in tal senso anche le decisioni prese dall'Unione europea con il Meccanismo europeo di stabilità (MES), il Trattato sulla stabilità, il coordinamento e la governance (TSCG) e il Partenariato transatlantico sul commercio e sugli investimenti (TTIP), che equivalgono a un totale esproprio di ciò che rimaneva della sovranità delle nazioni.

I parlamenti nazionali – palesemente subalterni, e quindi complici – si vedono amputare una delle loro principali ragioni d'essere: il potere di decidere le entrate e le spese dello Stato, ruolo ormai trasferito alla Commissione europea, mentre i contenziosi tra gli Stati diventano ormai di competenza della Corte di Giustizia dell'Unione europea, così come la totale deregolamentazione del commercio euroatlantico, nel perverso connubio con gli interessi della NATO, porta alla mercificazione dell'economia.

In tal modo, l'intera Europa viene posta sotto la tutela di una nuova autorità, priva di qualsiasi legittimità democratica, che assegna il potere ai mercati finanziari, rendendoli completamente liberi di imporre il loro volere.

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