Indigeni in rivolta: “Abbiamo deciso che la vostra parola non vale niente”

L’anno 2016 non passerà certo inosservato sui libri di storia del futuro. Il 2016, infatti, è un anno di ribellione globale, di cambiamenti, dove il desiderio di Giustizia e Libertà ha finalmente abbattuto le reti oscure della paura.

indigeni rivoltaMentre in Francia stiamo assistendo ad una grande rivoluzione popolare contro gli apparati di potere sfruttatori, per far si che il lavoro torni ad essere dignitoso e corretto e non più schiavista e ricattatorio, come lo è divenuto negli ultimi anni, dall’altra parte del mondo, in Brasile per l’esattezza, la popolazione indigena si sta ribellando all’egemonia distruttiva dei “giacca e cravatta“, meglio conosciuti come uomini d’affari, ovvero i diretti responsabili dei disastri ambientali che stanno distruggendo non solo il Brasile, ma il mondo intero.

Il discorso pronunciato dal Capo Tribù di Xingu, verrà certamente ricordato anche in futuro, un discorso breve e sintetico, ma che tocca il cuore di tutti quelli che hanno a cuore la Natura e i suoi abitanti. Va ricordato che in questi anni in Brasile e in generale in tutto il Sud America, sono stati uccisi e vengono tuttora uccisi numerosi ambientalisti che si schierano in difesa di Madre Terra. Uccisi vigliaccamente da coloro che sfruttando e distruggendo gli ambienti naturali fanno grossi affari.

Ecco il discorso del Capo Tribù di Xingu:

”Voi non avete nessun diritto di distruggere il nostro fiume. 
Le madri di Xingu non lo permetteranno.

Abbiamo deciso che la vostra parola non vale niente. 

La conversazione è finita. Noi, i mebengôre kayapó, abbiamo deciso che non vogliamo un solo centesimo dei vostri soldi sporchi.

Non accettiamo una qualsiasi altra diga sul territorio Xingu. 

Il nostro fiume non ha un prezzo, non è in vendita, il nostro pesce che mangiamo non ha un prezzo, e la felicità dei nostri nipoti non ha prezzo. 

Non potremo mai smettere di combattere.

La Xingu è la nostra casa e voi non siete i benvenuti qui”.

Fonte: http://www.cogitoergo.it/indigeni-rivolta-deciso-la-vostra-parola-non-vale-niente/

Tribù del fiume Xingu

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di a cura di Stefano Fusi

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Le parole dei leader indigeni Wallace Black Elk, Ramon Gil Barros, Crispulo Igualikinya, Mario Ibarra, Miguel Tankamash, Teresa Shiki, Lorraine Canoe-Ganakati Dockey, Douglas Gorge-Kanentiio, Ailton Krenak, Kelly White, Roberto Cruz, Jorge Valiente Quipildor.

"La spiritualità è la forma più elevata di coscienza politica e noi, i popoli nativi dell'emisfero occidentale siamo tra quelli che ancora detengono questo genere di coscienza. Siamo qui per consegnarvi questo messaggio.

I popoli che vivono su questo pianeta hanno bisogno di rompere con il concetto ristretto di liberazione umana, e di cominciare a vedere che la liberazione deve estendersi all'insieme del mondo naturale. Ciò che è necessaria è la liberazione di tutte le cose che consentono la vita: l'aria, l'acqua, gli alberi, tutte le cose che stanno a sostegno della sacra trama della vita.

Noi sentiamo che i popoli nativi dell'emisfero occidentale possono continuare a contribuire alla sopravvivenza della specie umana. La maggior parte dei nostri popoli vive ancora in accordo con le tradizioni le cui radici affondano nella Madre Terra."

Il Medicine-Men Lakota-Sioux e il capo spirituale Mamo Kogi della Sierra Nevada della Colombia; l'anziana Capo del Clan degli Irochesi Mohawk e il leader degli Indios brasiliani che lottano contro la distruzione dell'Amazzonia; il Kuna di Panama e lo Shuar fondatore del primo movimento indigeno dell'America del Sud, e gli altri leader e rappresentanti delle organizzazioni dei popoli indigeni ci parlano direttamente.

Ci dicono che insieme a loro possiamo re-imparare la via dell'armonia con il cosmo e il Pianeta. Diventando custodi della Terra e tornando all'armonia con la creazione.

L'opera presenta i testi originali e inediti di alcuni fra i più importanti leader indigeni attuali e presenta una guida alla conoscenza della loro storia e cultura, dei loro movimenti sociali, politici e religiosi e della loro situazione attuale.

I popoli nativi rappresentano l'avanguardia dell'ecologia profonda: hanno sempre vissuto in armonia con la Terra, più di tutti sono minacciati dai mutamenti climatici e dalla crisi ambientale. Le loro parole sono una chiave per tornare a sperare e indicano una direzione chiara per cambiare insieme la società e la vita.

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2 commenti

  1. maurizio martinelli

    sarebbe interessante sapere quale era il progetto dei “giacca e cravatta”

  2. sono in accordo e in sintonia

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