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Il Terribile Futuro che stanno architettando sarà spietato: il prossimo passo è cancellare per sempre la Normalità

di Diego Fusaro

Sono fermamente convinto che si possa delineare uno scenario grosso modo analogo a quello seguente: gli amministratori del “Nuovo Ordine terapeuticamente Corretto” non smetteranno di tormentarci fintantoché la nuova normalità non sarà stata introiettata e accettata dai più come naturale.

Nuova normalità: ci aspetta un futuro inquietante se non lo impediamo ora

La vecchia normalità sarà obliata, rimossa. Quasi come non fosse mai esistita. Nel “Nuovo Ordine terapeuticamente Corretto” che stanno forgiando con zelo giorno dopo giorno mediante pratiche fra il grottesco e il terroristico, si porteranno sempre e comunque le mascherine.

Il ceto medio sarà stato annientato, le aziende e le botteghe chiuse per sempre, i lavoratori licenziati. Anziché cittadini con diritti e doveri, vi saranno solo plebi private di tutto, analoghe per stile di vita ai migranti, cioè il nuovo modus che il capitale dominante ha scelto come modello antropologico ed esistenziale. È solo per questo che finge di amarli: per estendere e generalizzare il nuovo modus vivendi all’intera popolazione mondiale.

Queste nuove plebi condannate alla miseria saranno private di tutto e rigorosamente distanziate dai villini dei patrizi. Il fondamento socio-economico del “Nuovo capitalismo terapeutico” sarà un “collettivismo oligarchico”, per dirla con Orwell. Avremo da un lato masse di disperati a cui avranno portato via tutto, costrette a vivere nel distanziamento e rinchiuse in casa. Dall’altro avremo élite milionarie senza mascherina, in ville spaziose e fortificate, tranquille perché le plebi saranno state finalmente messe nelle condizioni di non nuocere più un alcun modo al nuovo spietato ordine.

Sarà la società più rigorosamente asimmetrica dell’intera storia umana. Appariranno addirittura democratiche e piene di diritti forme del passato: l’antico Egitto con i faraoni e gli schiavi che trascinavano i blocchi, potrà addirittura apparire meno disumano rispetto al nuovo collettivismo oligarchico che prende forma sotto i nostri occhi ogni giorno.

Coronavirus, le ultime notizie dall'Italia e dal mondo - Corriere.it

In nome della lotta al virus, occorre rinunziare a tutto, è questo il teorema fondativo del nuovo capitalismo terapeutico. È in nome di questo teorema che ci hanno già portato via la vecchia normalità, rubricata ormai come qualcosa di passato, di superato.

È con la nuova normalità che bisogna fare i conti. Qui bisogna apprendere a esistere.

Articolo di Diego Fusaro – RadioAttività, lampi del pensiero quotidiano

Fonte: www.radioradio.it

A OCCHI APERTI
Il discernimento nel percorso spirituale
di Mariana Caplan

A Occhi Aperti

Il discernimento nel percorso spirituale

di Mariana Caplan

Se stai cercando l'illuminazione, cerca da qualche altra parte.

La spiritualità è una strada, e come tutte le strade ha i suoi buchi e le sue deviazioni, le sue scorciatoie e i suoi valichi.

Per compiere un viaggio sicuro bisogna conoscere i pericoli che si incontrano durante il cammino ed è questo che Mariana Caplan tenta di fare in A Occhi Aperti: offrire al lettore una guida per aiutarlo a coltivare il discernimento nel difficile – ma bellissimo – sentiero che lo aspetta.

A Occhi Aperti è un libro contro la spiritualità "fast food" e le illuminazioni facili: al contrario cerca di mettere in chiaro come il percorso spirituale di ognuno non sia fatto solo di grandi fuochi d'artificio ma molto spesso sia costellato di scelte difficili, disciplina e controllo di sé.

Testo preso dall'Introduzione:

"Questo libro è un tentativo di penetrare a fondo nel labirinto del percorso spirituale, e di considerare la possibilità di una trasformazione psico-spirituale realmente integrata e concreta. Insieme, esploreremo come far fronte agli inevitabili blocchi che si incontrano sul percorso spirituale, così da vivere delle vite di radiosa trasformazione dello spirito con coraggio e intelligenza. Impareremo che indagare e valutare diverse pratiche, sentieri e maestri può insegnarci a fare delle scelte spirituali lungimiranti. E impareremo a distinguere tra verità e falsità, tra passione che ci lega e passione che ci libera.

Quando eravamo piccoli e cominciavamo a incuriosirci ai grandi temi della vita — per esempio la morte, come siamo arrivati qui, e la sfida delle emozioni umane - pochi di noi hanno avuto dei genitori che si sono seduti e ci hanno detto con affetto: "Sei giunto dentro un mistero di immense gioie e grandi dolori. Tu stesso sei l'espressione di quel mistero. Ci sono tantissimi modi in cui le persone imparano a capire sé stesse e la vita, ma ciò che più conta è che si cresce e si impara a fare le proprie scelte - e che tu stesso compirai scelte luminose e raggianti che ti renderanno compiuto e daranno un contributo al mondo. Voglio aiutarti a imparare come prendere delle decisioni sagge nella vita, soprattutto in merito al tuo viaggio spirituale. Quando avrai l'età giusta, ti mostrerò i diversi percorsi e le diverse pratiche religiose e spirituali. Nel frattempo, finché sarai giovane, ti insegnerò a destreggiarti tra le sfide emotive che sono implicite nel nostro essere umani".

La maggior parte di noi non ha mai ricevuto un'introduzione così saggia e matura alle immense sfide, ai privilegi e alle possibilità della vita che abbiamo intrapreso. Gli adulti non ci hanno insegnato come fare delle scelte spirituali avvedute perché, tranne rare eccezioni, neppure loro sapevano come farle. Nelle nostre scuole non si insegna a gestire le proprie emozioni perché la maggior parte degli insegnanti non sa come gestire le proprie. Alle superiori non si tenevano corsi che insegnavano come capire le nostre scelte spirituali perché non c'era un riconoscimento o un apprezzamento collettivo sul valore educativo di anima e spirito. Se siamo stati così fortunati da imparare queste cose, le abbiamo imparate da soli o abbiamo avuto la rara fortuna di essere guidati da persone più mature e più sagge.

Sviluppare discernimento non ci impedisce di fare errori, ma ci aiuta a imparare le lezioni di vita in modo più lucido e veloce, a trasformare le sfide in opportunità e ad evitare ostacoli inutili. Il discernimento ci insegna a vivere bene e, giunti al momento di morire, saremo in grado di sentire di aver vissuto bene. Di aver acquisito tutta l'autoconsapevolezza di cui eravamo capaci, di aver raggiunto uno scopo su questa terra. Sapremo che le nostre vite non sono state vissute invano, che abbiamo toccato la vita venendone a nostra volta toccati profondamente."

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