Il Polpo che sembra sognare (video)…

È stato visto milioni di volte e molto condiviso, ma alcuni ricercatori invitano ad andarci cauti prima di dire che i polpi sognano come noi.

Il video di una femmina di polpo che cambia colore mentre dorme nel suo acquario, è stato molto condiviso online nelle ultime settimane. Le immagini mostrano il polpo, Heidi, praticamente immobile, con i tentacoli raccolti, e la sua pelle che cambia di continuo colore come avviene di solito quando i polpi cercano di mimetizzarsi per non farsi notare dai predatori. David Scheel, un ricercatore dell’Alaska Pacific University, spiega nel video che l’animale sta probabilmente sognando qualcosa di molto drammatico. Ma possiamo davvero sostenere con certezza che Heidi stesse sognando mentre era ripresa?

Il New York Times ha posto la domanda a diversi ricercatori, ottenendo risponde caute e meno enfatiche rispetto alle affermazioni di Scheel, che tra le altre cose si era spinto ad affermare che forse Heidi stesse sognando di catturare e mangiare un granchio.

I polpi sono tra gli animali più intelligenti conosciuti, e hanno un cervello “diffuso” che si estende fino ai loro tentacoli. Negli ultimi anni i ricercatori si sono occupati del loro sistema nervoso, ma non ci sono ancora molti elementi per dire con certezza come funzioni la loro mente e come questa elabori le informazioni.

Nicola Clayton, dell’Università di Cambridge (Regno Unito), è specializzata in cognizione comparativa e ha spiegato che occuparsi del comportamento di Heidi è un po’ come “muoversi su una scena del crimine”: “Hai delle prove davanti a te, ma avresti bisogno di sapere molte altre cose per comprendere che cosa stia causando un determinato comportamento”. Clayton ritiene che sia una semplice congettura affermare che Heidi stesse sognando qualcosa mentre veniva ripresa. Non possiamo infatti dire con certezza se stesse immaginando un’esperienza già vissuta – e che l’aveva portata a sfruttare le sue capacità mimetiche – né se i cambiamenti di colore fossero banali risposte fisiologiche. Noi stessi, quando dormiamo, talvolta arrossiamo a causa di un temporaneo aumento della temperatura corporea.

A Scheel, il ricercatore che compare nel video, va comunque riconosciuto di aver provato a dare spiegazioni alternative al cambiamento di colore di Heidi. Ha spiegato che la trasformazione potrebbe essere dovuta a un riflesso muscolare, simile a quelli che abbiamo quando ci stiamo addormentando e che portano a un rapido scatto di una gamba o di un braccio. Il cambiamento di colorazione nei polpi è in parte legato ad alcuni spasmi muscolari, quindi un semplice riflesso involontario potrebbe essere una spiegazione plausibile.

Altri ricercatori sono comunque entusiasti della qualità del video – trasmesso sull’emittente statunitense PBS nella serie Nature – e ritengono che potrebbe offrire indizi interessanti sui polpi e più in generale sul sonno in alcune specie. La presenza della fase REM, quella in cui gli esseri umani e altri mammiferi sognano, è stata osservata anche in alcune specie di uccelli e secondo le ricerche potrebbe essere molto più comune nel regno animale di quanto immaginato. Il problema è che, a differenza degli umani, agli animali non si può chiedere al loro risveglio cosa abbiano sognato, ma lo si deve scoprire osservando la loro attività cerebrale e nervosa durante il sonno.

Mentre c’è ormai un consenso sul fatto che la fase REM interessi diversi vertebrati, non è ancora chiaro se riguardi animali con sistemi nervosi diversi come i polpi. Il sonno contribuisce a fissare nella memoria i ricordi e a far svanire le informazioni inutili, quindi, non si può escludere che lo stesso avvenga in esseri viventi come i polpi, che trascorrono giornate dense di stimoli da elaborare. Nel video c’è un momento in cui Heidi sembra muovere rapidamente gli occhi, un riflesso tipico della fase REM. Serviranno però nuovi studi per dire con certezza se anche i polpi sappiano sognare.

Fonte: https://www.ilpost.it/2019/10/09/polpo-video-colore-sognare/

CALENDARIO DEI LAVORI AGRICOLI 2024
Lunario e planetario secondo il metodo biodinamico per coltivare l'orto seguendo i ritmi della Luna
di Pierre Masson

Calendario dei Lavori Agricoli 2024

Lunario e planetario secondo il metodo biodinamico per coltivare l'orto seguendo i ritmi della Luna

di Pierre Masson

Sulla scia del grande successo delle edizioni degli scorsi anni, viene riproposto il calendario dei lavori agricoli per il 2024. L’originalità di questo calendario risiede nel fatto che riunisce insieme le esperienze e le indicazioni dei maggiori esperti europei di agricoltura bio-dinamica. Un aiuto utile e prezioso per professionisti e amatori.

Il formato, e in parte il contenuto, di questa pubblicazione sono ispirati al calendario dei lavori agricoli adottato dall'Associazione biodinamica degli agricoltori Australiani e il dipartimento di matematica e astronomia dell'università di Dornach.

Il Calendario 2024 è ideato per evidenziare con precisione, per ogni giorno dell'anno, gli influssi della Luna e degli altri astri sui lavori agricoli.

Vista la grande mole di informazioni contenute, le indicazioni più importanti sono state condensate in simboli o brevi notazioni, i cui significati sono illustrati nella legenda che trovate nel risvolto di copertina.

  • In alto a destra, accanto al nome del mese sono riportate la posizione del Sole e altre note importanti. Sempre in alto, ma al di sotto del nome del mese, vengono evidenziati invece i periodi di retrogradazione dei pianeti.
  • Per ogni giorno del mese sono visualizzati gli avvenimenti cosmici più importanti, in particolare: nella prima colonna da sinistra (Ritmo siderale-1) sono indicate le costellazioni zodiacali attraversate dalla Luna, con in neretto l'ora d'ingresso.
  • Nella seconda colonna da sinistra (Qualità - 2) è evidenziato l'organo delle piante (Radice, Foglia, Fiore, Frutto) favorito dalla Luna o dai Pianeti. Per un maggior dettaglio, in questa colonna ogni giorno è diviso in 4 fasce orarie.
  • La terza colonna (Ritmo sinodico - 3) riporta le fasi di Luna Crescente e Calante (Luna Nuova, Primo Quarto, Luna Piena, Ultimo Quarto).
  • La colonna centrale 4, lasciata in gran parte libera per dare spazio alle annotazioni, riporta il ritmo tropico e altre posizioni significative della Luna, nonché i trigoni, che si verificano quando due pianeti formano tra loro un angolo di 120°.

Secondo Maria Thun, tali trigoni permettono di conoscere i cambiamenti di elemento (Terra, Acqua, Aria, Fuoco) che influenzano a loro volta le quattro diverse parti di una pianta (Radice, Foglia, Fiore, Frutto) in rapporto alle informazioni fornite dalla posizione della Luna rispetto alle costellazioni zodiacali.

Infine, le ultime tre colonne a destra sono occupate dalle indicazioni riguardanti il ritmo draconitico 5 (nodi lunari), il ritmo anomalistico 6 (Apogeo e Perigeo) e l'opposizione Luna-Saturno 7.

In questo calendario non sono riportati opposizioni, congiunzioni, quadrature, sestili, quintili della Luna e dei Pianeti, fenomeni che secondo Maria Thun sono rilevanti in meteorologia, nell'attività sismica, nel vulcanismo e nei comportamenti umani.

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