Il borgo di Belchite che Francisco Franco volle lasciare fantasma

Il Borgo di Belchite, vicino Saragozza, fu distrutto da una delle più cruente battaglie della guerra civile spagnola. I repubblicani fermarono il “Caudillo” (il dittatore Franco), che tuttavia a conflitto finito, vi costruì a fianco un nuovo villaggio, trasformando l’originale in un memoriale del suo trionfo. Oggi, a più di 40 anni dalla scomparsa del dittatore, è una delle “Ghost Town” più visitate.

Belchite è una piccola cittadina spagnola a una trentina di chilometri da Saragozza, che fu teatro, nell’agosto del 1937, di una cruenta battaglia tra fascisti e repubblicani e che culminò nella sua distruzione e in un immenso massacro. 

Potrebbe sembrare uno dei molti villaggi-fantasma, di quelli un tempo gloriosi e poi decaduti e via via abbandonati al loro destino e al loro degrado, sino al punto in cui paradossalmente la fatiscenza ha finito per restituir loro l’attrattiva di un tempo, se non addirittura ad accrescerla. Belchite, però, è un caso a parte.

Il villaggio aragonese, situato a una cinquantina di chilometri a sud di Saragozza (o se si preferisce, a poco più di 300 a Ovest di Barcellona, naturalmente nell’entroterra) è un caso a parte, vuoi perché il degrado e l’abbandono sono stati tutt’altro che graduali (la stessa Petra, poi letteralmente scomparsa, impiegò alcune decadi prima di essere completamente abbandonata), vuoi per la ragione – o meglio le ragioni concatenate – che ce l’hanno tramandata esattamente così: la guerra civile spagnola. Belchite rappresenta il desiderio del vincitore, Francisco Franco, di mostrarla al mondo così, a imperitura memoria della sua presunta grandezza.

Oggi, a più di quaranta anni dalla scomparsa del Caudillo, che morì il 20 novembre 1975, un fotoreportage che Afp (l’agenzia di stampa francese) ha scattato il 12 novembre 2015, mostra queste immagini di una bellezza vagamente sinistra, quasi a proporre un viaggio nella memoria.

Spagna. Il borgo di Belchite che Franco volle lasciare fantasma

Nell’estate del 1937, il villaggio fu teatro di una delle più violente e sanguinose battaglie della guerra civile, raccontata anche da Ernest Hemingway, che del conflitto fu testimone. I nazionalisti, che avevano avviato una campagna per conquistare le province del Nord, trovarono in Aragona una resistenza particolarmente strenua. E vennero temporaneamente bloccati dai repubblicani, che avevano scelto Belchite come base.

Nello scontro morirono 3 mila persone. E per ridurre il borgo allo stato in cui lo vediamo, bastarono due settimane. Franco perse quella battaglia, ma alla fine, nel 1939 vinse la guerra, e governò la Spagna fino alla sua morte. Per celebrarsi, e nonostante alcuni degli abitanti del borgo avessero scelto di non abbandonarlo, costruì la nuova Belchite a fianco di quella vecchia, che non toccò – e specificamente ordinò non fosse minimanente alterata – trasformandola in un memoriale della guerra, e, data la posizione, al cospetto della cittadina rinata, della sua vittoria, della “superiorità dell’ideologia nazionalista”.

Da 80 anni, il villaggio fantasma e il nuovo paese di circa 1.600 abitanti dimorano uno a fianco all’altro. Negli anni recenti, l’originale è diventato meta turistica.

Rivisto da Conoscenzealconfine.it

Fonte: http://www.repubblica.it/viaggi/2015/11/21/news/spagna_il_villaggio_di_belchite_che_franco_volle_lasciare_fantasma-127847823/

GLI OLI DELLA BIBBIA
Le potenti essenze delle antiche scritture
di Karin Opitz-Kreher, Johannes Huber

Gli Oli della Bibbia

Le potenti essenze delle antiche scritture

di Karin Opitz-Kreher, Johannes Huber

Gli oli essenziali sono stati utilizzati fin dai tempi biblici per la cura personale e il trattamento delle malattie, come pure per ungere i neonati e i moribondi.

Mirra, incenso, legno di sandalo, issopo: numerosi sono i riferimenti nelle Sacre Scritture a nobili essenze vegetali, le cui vibrazioni particolarmente sottili e gli effetti profondi le rendono veri e propri tesori.

Immergiti in un tempo ormai lontano: cassia, nardo, cipresso, vetiver e altri sono molto più che piacevoli fragranze utilizzate dall'industria dei profumi. Ti catapultano in un altro livello. I fili del tempo si intrecciano e alla mente affiorano immagini legate a vite precedenti, che prendono vita grazie all'antica conoscenza olistica dei profumi.

Karin Opitz-Kreher, esperta di oli essenziali, e Johannes Huber, terapeuta di medicine complementari, ti mostreranno come usare gli oli della Bibbia nei rituali, come profumi, nell'aromaterapia e per rafforzare la vitalità in un viaggio profumato alla scoperta degli oli antichi, per ripristinare l'armonia a tutti i livelli e connetterti con il Divino!

Riscopri i tesori dimenticati della Natura

Gli oli essenziali sono potenti connettori tra il mondo materiale e quello spirituale. Dal nardo prezioso versato sui piedi di Gesù alla mirra donata dai Re Magi, queste essenze hanno accompagnato l'umanità nei momenti più sacri della vita: dalla nascita alla morte, dalla guarigione alla consacrazione.

Karin Opitz-Kreher e Johannes Huber ci guidano in un percorso sensoriale che risveglia memorie ancestrali. Ogni goccia di questi oli racchiude la storia di civiltà che ne comprendevano il valore profondo, utilizzandoli non solo per il benessere fisico ma come ponte verso il Divino.

Vivi un viaggio olfattivo che trascende i confini del tempo, e scopri come questi tesori naturali, celebrati nelle Sacre Scritture, possano arricchire la tua vita quotidiana, nutrendoti a livello fisico, emotivo e spirituale.

...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *