Gli esosomi contengono RNA difficile da degradare che entra nelle cellule e si replica. Tramite l’esalazione le particelle possono essere diffuse nell’ambiente.
Lo studio si può leggere cliccando qui (https://www.mdpi.com/1422-0067/26/11/5118).
1) Lo Shedding non è Più una Semplice Ipotesi
La trasmissione di un virus contenuto in un vaccino da un vaccinato a un non vaccinato è stata chiamata shedding, in questo caso però non abbiamo la trasmissione di un virione, ma di filamenti di RNA messaggero autoamplificante (SaRNA) mediante il replicone.
Quest’ultima è un’unità funzionale del genoma che è in grado di essere replicata a partire da un singolo sito di origine di replicazione, prodotto artificialmente a partire dal virus venezuelano dell’encefalite equina a cui vengono sostituiti i geni strutturali (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2447172/) che farebbero produrre le proteine tipiche del virus dell’encefalite equina con sequenze di mRNA che fanno produrre invece la proteina spike.
Il virus dell’encefalite equina è in grado di moltiplicarsi più volte all’interno della stessa cellula, e ciò vuol dire che farà produrre alla cellula molta più spike per periodi molto lunghi di tempo (https://www.biorxiv.org/content/10.1101/2023.11.01.565056v1.full). Vengono modificate le sequenze di nucleotidi per impedire alla cellula di riconoscere l’RNA come estraneo e degradarlo, solo che fanno ciò aggiungendo 5-metilcitidina (https://www.biorxiv.org/content/10.1101/2023.09.15.557994v1.full). Siccome il SaRNA è stato ingegnerizzato per sopravvivere il più possibile all’interno della cellula, ci si può aspettare che la cellula lo continui a produrre nel tempo.
2) Le Prove alla Base dello Shedding
Ci si può basare su alcuni studi che indagano la diffusione del genoma dell’alfavirus all’interno dell’organismo mediante ectosomi ed esosomi. Due alfavirus (https://link.springer.com/article/10.1007/s00018-016-2230-1) sprovvisti del gene che trascrive il capside per contenere il virus, possono viaggiare tramite queste vescicole pur essendo sprovvisti di capside, entrare nelle altre cellule ed infettarle. Questi due alfavirus sprovvisti di capside sono a tutti gli effetti un filamento di RNA con un replicone in grado di autoreplicarsi in una cellula, e funzionano in maniera identica ai vaccini a SaRNA.
Evidenze successive (https://advanced.onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/advs.202206187) hanno mostrato che lo stesso accade con filamenti di RNA iniettati nel corpo come terapia genica contro le malattie cardiovascolari, oppure con filamenti di RNA che sintetizzano l’eritropoietina.
Le particelle di SaRNA si diffondono presso tutto l’organismo, come mostrato da questo studio (https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S027323002030074X?via%3Dihub) che testava un vaccino a SaRNA per la rabbia sui ratti, con la replicazione che durava almeno 2 settimane, soprattutto nei polmoni.
Uno studio simile (https://www.mdpi.com/1422-0067/26/11/5118) dove veniva iniettata la glicoproteina dell’influenza aviaria ha trovato che anche in questo caso si aveva distribuzione dell’RNA nella milza dei ratti.
Altro grande rischio è l’interazione con la proteina spike già circolante negli inoculati e che verrebbe prodotta dai vaccini a SaRNA stessi. Infatti anche la proteina spike viaggia attraverso esosomi, e gli esosomi contenendo anche la spike potranno facilitare l’ingresso del SaRNA nella cellula, andandosi a replicare ancora di più e scatenando reazioni avverse ancora più violente.
3) La Diffusione ai Non Vaccinati
Uno studio (https://www.jacionline.org/article/S0091-6749(13)00524-1/fulltext) ha mostrato che il micro RNA è presente nei fluidi corporei. Alcuni studi hanno mostrato che gli esosomi provenienti da saliva e aria esalata possono essere usati come biomarker nei pazienti con cancro ai polmoni, e uno studio (https://isevjournals.onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/jev2.12440) ha mostrato come estrarre e quantificare questo micro RNA, e sempre più evidenze ne mostrano la presenza nelle vescicole esalate.
Gli studi sulla biodistribuzione precedenti mostrano che le particelle di SaRNA si accumulano principalmente nei polmoni, e ciò potrebbe indicare che le vescicole contenenti SaRNA possono essere emesse all’esterno.
Conclusioni
Il pericolo dello shedding mostra che questi nuovi veleni autoamplificanti sono delle armi biologiche a tutti gli effetti, e come il sistema voglia “vaccinare” contro la propria volontà anche chi rifiuta le iniezioni utilizzando gli inoculati come veicoli di trasmissione.
Fonte: https://t.me/dereinzigeitalia