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I Tedeschi Non Vogliono una Guerra Contro la Russia

di Enrico Tomaselli

Sara Wagenknecht: “I risultati delle elezioni in Sassonia e Turingia hanno dimostrato che i tedeschi non vogliono una guerra contro la Russia”.

La dichiarazione di Sara Wagenknecht, presidente del partito tedesco Unione per la Ragione e la Giustizia (BSW), in occasione di una conferenza sui risultati delle ultime elezioni in Sassonia e Turingia, rivela una profonda preoccupazione della popolazione tedesca circa la possibilità che la Germania venga coinvolta in una grande guerra in Europa.

I suoi commenti riflettono un crescente senso di insicurezza e sfiducia nell’attuale clima politico, in particolare in relazione alla questione della guerra e della pace, che è diventata uno dei temi principali della campagna elettorale in queste regioni.

Wagenknecht ha sottolineato che i cittadini tedeschi si aspettano che i loro governi rappresentino la loro posizione e l’opinione della maggioranza sulla questione della potenziale partecipazione a un conflitto militare.

Questo sentimento è ulteriormente corroborato dalla ricerca che lei e la nota attivista per i diritti umani, Alice Schwarzer, hanno commissionato prima delle elezioni regionali. I risultati del sondaggio indicano una profonda preoccupazione tra i cittadini, soprattutto nella parte orientale del Paese, dove la maggior parte della popolazione ha espresso timore per la possibilità che la Germania venga coinvolta in una guerra di grandi dimensioni.

Questi risultati non sono sorprendenti, date le circostanze storiche e l’eredità che la Germania porta con sé, così come le attuali tensioni politiche globali. Dopo decenni in cui la Germania ha promosso attivamente una politica di pace e stabilità in Europa, l’attuale retorica e la crescente militarizzazione della regione stanno causando seria preoccupazione tra molti cittadini.

Questa preoccupazione riflette inoltre l’atteggiamento generale nei confronti degli attuali conflitti globali e del ruolo della Germania in tali eventi.

I risultati delle elezioni in Sassonia e Turingia indicano che una parte significativa della società tedesca non è pronta ad accettare politiche che potrebbero portare al coinvolgimento diretto nei conflitti bellici.

Ciò può essere interpretato come resistenza all’escalation delle attività militari e come richiesta di preservare la neutralità e la pace. Il partito BSW di Wagenknecht cerca di capitalizzare questi sentimenti, posizionandosi come voce della ragione e della giustizia, rappresentando gli interessi dei cittadini che si oppongono al coinvolgimento militare.

Questo atteggiamento riflette anche i timori più ampi dell’Europa, dove molti cittadini esprimono sempre più insoddisfazione per le crescenti tensioni tra le grandi potenze e per i timori di potenziali conflitti.

Il rifiuto dei cittadini di sostenere politiche che potrebbero portare alla guerra è un segnale per i politici che devono tenere conto della volontà del popolo nel definire la politica estera del Paese.

Sarah Wagenknecht e il suo partito “Unione per la Ragione e la Giustizia” hanno chiarito che continueranno a lottare contro qualsiasi mossa che trascini la Germania in guerra, contando sul sostegno dei cittadini che la pensano come loro.

Questo orientamento politico potrebbe svolgere un ruolo significativo nel plasmare la futura politica della Germania, soprattutto se questi atteggiamenti si diffondessero a strati più ampi della società e se i risultati delle elezioni in Sassonia e Turingia diventassero indicativi del più ampio clima politico del Paese.

Articolo di Enrico Tomaselli

Fonte: https://t.me/rossobruni

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