I Governi finanziano George Soros e lui finanzia Migranti, Gender, Rom, Detenuti, Legalizzazione droga e Colpi di Stato nel mondo!

Le Istituzioni pubbliche nazionali ed internazionali sono Partners (finanziatori) della Open Society Foundation di George Soros. Governi, UE, ONU, OMS, UNESCO, UNICEF, e moltissimi altri enti, sono nella lista dei finanziatori.

Già con questa scandalosa e spudorata ammissione ufficiale bisognerebbe prendere atto dell’origine di moltissimi problemi nazionali e non. Ma andiamo oltre, nel nostro piccolo, per cercare di capire cosa ci fa con i soldi pubblici, George Soros e la sua Open Society Foundation. Aiuta i terremotati, i poveri, i disoccupati, gli emarginati, le famiglie? NO! 

– La Open Society Foundation di George Soros finanzia i ROM europei.

– La Open Society Foundation di George Soros finanzia, secondo La Stampa, Il Giornale ed altri quotidiani, le principali ONG impegnate nel traffico di africani verso l’Italia, come Médecins sans frontières, Save the children, Moas, Jugend Rettet, Stichting Bootvluchting, Proactiva Open Arms, Sea-watch.org, Sea-Eye, Life boat.

La Open Society Foundation di George Soros avrebbe finanziato persino il Comune di Lampedusa per accogliere i migranti.

– La Open Society Foundation di George Soros ha finanziato il blog Fortress Europe di Daniele Del Grande, il presunto giornalista italiano imprigionato in Turchia (e poi liberato con tanta enfasi patriottica da parte di Alfano) che si occupa di flussi migratori in Europa.

– La Open Society Foundation di George Soros finanzia la più potente organizzazione italiana di volontari delle carceri: Antigone.

– La Open Society Foundation di George Soros finanzia le associazioni LGBT (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transessuali)

– La Open Society Foundation di George Soros finanzia Arcigay e i progetti GENDER nelle scuole.

E, per finire, la Open Society Foundation di George Soros, coi soldi pubblici, finanzia… i terremotati, i poveri, i disoccupati, gli emarginati, le famiglie? Ancora e sempre: NO!

La Open Society Foundation di George Soros finanzia CILD, un’associazione italica che finanzia: lo IUS SOLI (allargamento della cittadinanza a tutti i migranti), i diritti dei detenuti, i diritti dei rifugiati, i diritti degli LGBT (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transessuali), i diritti dei Rom, Sinti e Camminanti, la legalizzazione delle droghe.

Presunti e strani collegamenti indiretti anche tra la Open Society Foundation di George Soros e il Ministero della Giustizia italiano. Ci chiediamo, infine, come mai e perché Gentiloni si sia premurato ad accogliere George Soros, proprio lo stesso giorno in cui il Procuratore di Catania dott. Zuccaro, famoso per aver denunciato personaggi discutibili che finanziano le ONG che si occupano di traffici clandestini di migranti, era in audizione alla Commissione Difesa del Senato.

Ora capiamo meglio perché George Soros e le associazioni satelliti della sua Open Society Foundation, sarebbero state sfrattate dall’Austria, dichiarate non gradite dall’Ungheria e dalla Russia e considerate artefici di tutti i colpi di stato degli ultimi 25 anni, come avrebbe candidamente ammesso lo stesso Soros in Ucraina.

Fonte: http://www.liberascelta.eu/2017/10/21/governi-finanziano-george-soros-e-lui-finanzia-migranti-gender-rom-detenuti-e-legalizzazione-della-droga/

MARE MONSTRUM
Immigrazioni: bugie e tabù
di Alessio Mannino

Mare Monstrum

Immigrazioni: bugie e tabù

di Alessio Mannino

Capire cos’è realmente l’immigrazione di massa in Italia negli ultimi anni significa sbugiardare la falsificazione politicamente corretta del migrante idealizzato o demonizzato a priori, cioè dipinto alternativamente come un nemico invasore o confratello universale, quando invece è, al tempo stesso, vittima e strumento di uno scempio umano.

Un fenomeno certamente epocale viene rappresentato come destino ineluttabile e giusto in sé, mentre ha un’origine storica ben precisa: la globalizzazione finanziaria e dei mercati che attraverso l’ideologia della crescita infinita e del progresso illimitato ha colonizzato a scopi economici l’immaginario planetario, attirando in Occidente e nei Paesi globalizzati le bestie da soma dello sradicamento sociale e culturale incarnato dal Consumatore Unico Mondiale.

Ricostruendo le motivazioni di fondo delle transumanze umane, il libro tratta gli aspetti principali del fenomeno migratorio sulla base dei dati e dei fatti di cronaca emersi nell’ultimo periodo.

Una critica al falso mito dell’immigrazione come necessità irreversibile e gioiosa, sbandierata dai missionari laici del cieco buonismo e sostenuta dal calcolo utilitaristico del sistema industriale che non distingue popoli, storie e culture ma conosce soltanto le esigenze del mercato fine a se stesso.

Un’illusione strumentale, la “migrazione felice”, che nasconde il lato oscuro della desertificazione di differenze. A danno sia di chi arriva sia di chi ospita.

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