di Jac Doson
Matrix li ha addestrati e indottrinati fin dall’infanzia a proteggere l’illusione e il Sistema.
Nel film “Matrix”, l’agente Smith non aveva bisogno di essere ovunque, perché chiunque poteva diventare lui.
Bastava una minaccia al sistema, e il volto conosciuto che avevi davanti si trasformava nel volto del controllo.
Questa dinamica non appartiene solo al mondo di Neo, ma anche al nostro. Quante volte ti è capitato di conversare liberamente con qualcuno, finché non tocchi un argomento che scalfisce le fondamenta della realtà costruita?
All’improvviso, non riconosci più chi hai di fronte: il tono cambia, la mente si chiude, e senza che se ne renda conto, quella persona diventa il difensore del Sistema.
Non servono armi, non servono uniformi: Matrix li ha addestrati fin dall’infanzia. Indottrinati a proteggere l’illusione, pronti a respingere tutto ciò che possa risvegliare anche solo un pensiero libero.
È così che la finzione sopravvive: non grazie ai padroni, ma grazie agli schiavi che la difendono.
Articolo di Jac Doson
Fonte: https://t.me/antonellawerner