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Follia Giappone: il Via ad Ottobre del Vaccino Auto-Replicante contro Covid-19 “ARCT-154”

di Ingrid Busonera

I media ne avevano parlato già alla fine dello scorso anno, ma ora la notizia del via dei vaccini auto-replicanti contro il Covid-19 che vedono il Giappone come apripista della sperimentazione effettuata in Vietnam su 16 mila persone, è a realizzazione imminente.

Il dottor Daniel Nagase, specializzato in Scienze chimiche e biologiche, denuncia che il Governo Giapponese ha ordinato 4,27 milioni di dosi di vaccino auto-replicante con l’intenzione di inoculare milioni di giapponesi. Il processo inizierà ad ottobre.

Ce lo dipingono come un nuovo meccanismo d’azione in grado di aumentare la risposta immunitaria e combattere con maggiore efficacia malattie infettive e tumori, tra cui il coronavirus, ma la realtà a noi in gran parte sconosciuta, è molto più temibile di quanto ci possiamo immaginare.

Chi è Daniel Nagase

Il medico, già nel 2021, aveva salvato pazienti attraverso l’uso dell’ivermectina contro il Covid-19, e aveva cercato di mettere in guardia su quanto stava osservando nei vaccinati con vaccini a mRNA, in particolare su donne in gravidanza e nascituri.

Già da subito ha sostenuto quanto fosse pericolosa l’inoculazione con la nuova tecnologia, capace di modificare geneticamente il genoma umano, e del riscontro di mutazioni genetiche nelle donne vaccinate.

Sempre nello stesso periodo, lanciò l’allarme sulla situazione devastante che si stava verificando in Canada, con un altissimo tasso di feti nati morti da madri completamente vaccinate a mRNA.

Al Lions Gate Ospital di Vancouver, furono registrati, in 24 ore, 13 neonati morti. In Ontario, nell’arco di sei mesi, si sono verificati 86 casi di morte in utero di madri vaccinate.

Già nel 2021, il database dell’OMS contava oltre 2 milioni di segnalazioni di effetti avversi nelle donne in gravidanza, tra cui:

  • Morte intrauterina
  • Emorragia vaginale
  • Miocardite
  • Neoplasie cerebrali
  • Aborto spontaneo
  • Embolia polmonare
  • Insufficienza renale

“Replicon”, il Vaccino che Modifica il Genoma Umano

“Replicon” – afferma il dottore in una videointervista – è una nuova iniezione di RNA auto amplificante, capace di creare incessantemente copia di sé stesso, il cui scopo è di indurre l’organismo a produrre anticorpi contro le infezioni.

A differenza dei vaccini mRNA basati sulla proteina Spike, il vaccino auto-replicante è in grado di replicarsi provocando alterazioni definitive dello stesso DNA.

Basato su alpha virus naturali, il vaccino in oggetto, ha la capacità di cambiare irreversibilmente il genoma umano, non solo di coloro che si sottopongono ad inoculazione, ma anche di coloro che vengono contagiati da qualcuno vaccinato con il nuovo vaccino

Il dottor Nagase non nasconde la sua preoccupazione per la resistenza ambientale degli alpha virus utilizzati, in quanto potrebbero causare nuove epidemie letali trasmesse da una specie all’altra, causando inoltre l’alterazione permanente dell’intero ecosistema globale della vita da parte di geni artificiali.

La Nuova Bomba Atomica Autorizzata

Il timore è che l’utilizzo degli alpha virus, possa essere una vera e propria arma di distruzione ed estinzione di massa, poiché il potenziale di ricombinazione degli alpha virus utilizzati per la nuova tecnologia, è in grado di alterare chimicamente e geneticamente, e quindi distruggere, il nostro pianeta.

Qualsiasi essere umano che ha ricevuto l’inoculazione, sarà in grado di trasmettere materiale genetico anche ad altre specie, attraverso una semplice puntura di zanzara o per ricombinazione.

Il vaccino ARCT-154, denominato “sa-mRNA” ossia “Self Amplifyng mRNA” (auto replicante), agirebbe secondo un meccanismo d’azione che consente di produrre in autonomia gli anticorpi e replicarsi costantemente, e le dosi da utilizzare sarebbero minori rispetto a quelle impiegate a mRNA.

Dettaglio (non irrilevante): per poter processare il meccanismo biochimico, si sfrutta il virus dell’enecefalite equina venezuelana, con singoli geni che possono causare la malattia nei cavalli e negli esseri umani e si introduce nel corpo umano un secondo gene capace di codificare l’RNA polimerasi, amplificando le stesse molecole e innescando la replicazione di antigeni di proteina Spike costantemente, funzionando di fatto come una “stampante biologica” che fabbrica di continuo proteina Spike.

Le aziende di biotecnologie produttrici, “Arcturus” (californiana) e “Csl” (australiana), sperano in una prossima e imminente approvazione anche in Europa. Attualmente sono 12 i vaccini in sperimentazione ad azione auto-replicante.

Articolo di Ingrid Busonera

Fonte: https://www.quotidianoweb.it/attualita/giappone-bomba-atomica-auto-replicante-contro-covid-19-via-ad-ottobre/

I DANNEGGIATI DA VACCINO
Fantasmi dello Stato, prigionieri del silenzio
di Nadia Gatti

I Danneggiati da Vaccino

Fantasmi dello Stato, prigionieri del silenzio

di Nadia Gatti

Se la classe medica può accettare che esistano gli effetti collaterali dei farmaci, come può negare che esistano i danni causati dai vaccini? Se il vaccino è un farmaco, come tale può avere effetti avversi importanti e, in alcuni casi, può provocare la morte.

È forse possibile ammettere che si possa negare questa evidenza?

Eppure chi incarna il danno, chi personifica questo effetto negativo, chi è lì a testimoniare che, appunto, esiste anche l’altra faccia della medaglia, viene marginalizzato, smentito, umiliato, ne viene negata l’esistenza.

Dalla quarta di copertina

Dalla fondatrice del CONDAV (Coordinamento Nazionale Danneggiati da Vaccino), l’analisi dettagliata e impietosa di una madre che ha vissuto e vive in prima persona - assieme al marito e i 4 figli - cosa significa vedersi trasformata la propria esistenza per un effetto collaterale di un vaccino.

Senza preparazione alcuna, Nadia Gatti ha iniziato un’avventura “ai confini della realtà” e durante gli anni ha conosciuto molte altre persone e famiglie nelle sue stesse condizioni. Leggendo le testimonianze scoprirai che l’evidenza è stata e viene costantemente rifiutata e che, in alcuni casi si è veramente tentato “l’impossibile” per cercare di rendere giustizia ai danneggiati.

Completa l’opera la relazione su quanto è emerso, ma poi ignorato, sui danni provocati dalle vaccinazioni ai militari italiani: ne è autore il vice Presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta.

Se le persone, in buona fede, si affidano allo Stato che spinge ad aderire alle campagne vaccinali a costo dei rischi inevitabilmente connessi, lo Stato deve assumersi la responsabilità delle conseguenze negative. Sembrerebbe ovvio, ma non è affatto così.
Paolo Bellavite

Include i danni da vaccino e da vaccinazione in ambito militare di Ivan Catalano.

Estratto dal libro

Il tema centrale del libro riguardale difficoltà, gli ostacoli e i “muri di gomma” che il danneggiato o la sua famiglia trovano sulla strada verso il riconoscimento previsto dalle leggi. Ciò che emerge, paradossalmente, è che tali ostacoli sono posti dallo Stato che ha promulgato le leggi che dovrebbero consentire il riconoscimento.

Nello spirito della legge 210/1992, l’indennizzo al danneggiato dalla vaccinazione non dovrebbe essere un “contentino” cui solo qualche fortunato riesce ad accedere dopo lunghe peripezie, ma un diritto sancito dallo Stato nell’interesse della collettività.

L’indennizzo è finalizzato non solo alla giustizia nei confronti degli sfortunati colpiti dagli eventi avversi, ma anche a incentivare le coperture vaccinali, le quali sarebbero nell’interesse della collettività qualora la vaccinazione avesse la capacità di bloccare i contagi.

dalla Prefazione del dott. Paolo Bellavite

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