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Eurocamera, Approvata la Risoluzione su Difesa e il Piano di Riarmo!

di Redazione Esteri Affaritaliani

Il testo è passato con 419 voti favorevoli, 204 contrari e 46 astenuti, su 669 votanti.

Europarlamento Approva la Risoluzione su Difesa e Riarmo

Il Parlamento Europeo ha approvato a maggioranza, a Strasburgo, la risoluzione sul Libro bianco Ue sulla difesa, che contiene alcuni passaggi sul piano ReArmEu presentato da Ursula von der Leyen, basato sull’articolo 122 del Tfue che esclude l’Aula dall’iter, come era successo per Next Generation Eu. Il testo è passato con 419 voti favorevoli, 204 contrari e 46 astenuti, su 669 votanti.

M5S: “Il Parlamento Europeo Sceglie il Riarmo, Vergogna”

“Oggi è una pagina nera per la democrazia europea. Il Parlamento aveva la grande opportunità di lanciare un messaggio forte e chiaro a Ursula von der Leyen, che vuole esautorarlo dei suoi poteri usando l’articolo 122 del Tfue, e invece ha alzato bandiera bianca approvando la risoluzione sul futuro della difesa europea che sostiene il RearmEu, un piano folle di 800 miliardi che aumenterà l’escalation militare e impoverirà ulteriormente la nostra Eruopa. Vergogna. Così in una nota la delegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo.

Riarmo, debiti di guerra, taglio dei fondi di coesione, scorporo delle spese della difesa, trasformazione della Bei in banca che finanzia la guerra: a questa agenda bellicista come dimostrato ieri a Strasburgo faremo una durissima opposizione nelle Istituzioni, ma anche nelle piazze a partire dalla grande manifestazione che si terrà il 5 aprile. L’Europa che sognava De Gasperi non è quella del riarmo degli Stati nazionali, così come ieri ha falsamente detto Ursula von der Leyen, ma quella di una difesa europea che fosse in grado di prevenire futuri conflitti, non alimentari. Con coerenza e determinazione ripetiamo un concetto basilare: l’Europa senza la pace muore, concludono gli europarlamentari del Movimento 5 Stelle.

Ok al Piano di Riarmo, Avs: “Tira una Pessima Aria”

Tira veramente una pessima aria: il Parlamento europeo vota a larga maggioranza una risoluzione sul futuro della difesa europea che sostanzialmente benedice il piano di riarmo di Ursula von der Leyen, vuole togliere risorse importanti per investimenti strategici e sociali e dedicarli al rafforzamento degli armamenti nazionali in un quadro di totale subalternità alla Nato. Lo afferma il responsabile Esteri di Sinistra Italiana, Giorgio Marasà.

“Poi siccome bisogna essere sempre obbedienti – prosegue l’esponente di Avs – votano persino contro l’emendamento di Alleanza Verdi Sinistra che difendeva le prerogative del Parlamento europeo che viene di fatto escluso dal processo decisionale. Siamo sempre più convinti – conclude Marasà – che la democrazia europea sia veramente in pericolo e che serva uno scatto di dignità e lucidità che però fatico a vedere tra queste stanze di Strasburgo”.

Articolo della Redazione Esteri Affaritaliani

Fonte: https://www.affaritaliani.it/amp/esteri/eurocamera-approvata-risoluzione-difesa-piano-riarmo-960387.html

UCRAINA - IL MONDO AL BIVIO
1991 - 2002 Origini, responsabilità, prospettive
di Giacomo Gabellini

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di Giacomo Gabellini

Perché e quando è davvero iniziata questa guerra? È davvero una guerra per la libertà e la pace? Qual è la posta in gioco in questa partita?

Questo volume cerca di dare risposte a queste e molte altre domande, indagando sulle ragioni che stanno alla base della cronica instabilità dell’Ucraina e analizzando l’attacco russo, scatenato al culmine di una escalation protrattasi ininterrottamente dal 2014. Questo attacco ha generato violente scosse telluriche destinate a ridisegnare radicalmente gli assetti (geo)politici ed economici mondiali.

Da confronto bellico circoscritto all’area nevralgica che si estende a cavallo tra Europa e Federazione Russa, il conflitto russo-ucraino si candida a fungere da spartiacque storico, perché imprime l’impulso decisivo al processo di riorientamento a 180° avviato da Mosca all’indomani del colpo di Stato di Jevromajdan.

La guerra segna il definitivo e brutale abbandono dell’approccio “occidentalista” adottato dal Cremlino ai tempi di Gorbačëv e mantenuto in vigore fino al febbraio 2022, in favore di una “svolta asiatica” imperniata sull’alleanza strategica con la Cina.

Una mossa rivoluzionaria se considerata alla luce dei tradizionali indirizzi strategici seguiti dalla Russia nel corso della storia, ma anche eversiva nei suoi intendimenti, perché mirata a ridefinire i rapporti di forza mondiali in direzione sfavorevole all’Occidente. «L’effetto delle azioni della Russia – ha dichiarato l’amministratore delegato di BlackRock Larry Fink – si avvertirà per decenni e determinerà una svolta nell’ordine mondiale della geopolitica, delle tendenze macroeconomiche e dei mercati dei capitali».

Il mondo ne uscirà quindi profondamente cambiato a prescindere dal destino in cui incorrerà l’Ucraina, declassata per effetto di una precisa concatenazione di circostanze allo scomodo ruolo di pedina e vittima sacrificale nel grande risiko globale.

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