Ercole, il giovane mugnaio custode di semi

di Isabella Wilczewski

Ercole Maggio è un giovane mugnaio salentino che è anche “custode di semenza”; riscopre grani antichi nei suoi campi sperimentali. “Conservo un seme, un piccolo seme vivente, che custodisco e pianterò di nuovo” spiega.

Ercole Maggio, il giovane mugnaio custode dei grani antichi

A sinistra Ercole Maggio

Ercole Maggio, giovane mugnaio salentino, ha un’innata passione per la biodiversità cerealicola e per l’agricoltura. Oltre a un Mulino a Pietra secolare, forse l’ultimo rimasto nella bassa Puglia, e un mulino moderno a cilindri, coltiva circa 2,5 ettari di terreno. Di questi, le 40 are ubicati dietro casa sua, sono adibite a “campi sperimentali” dove ricerca e riproduce gli antichi cereali, per poi spostarli quando le quantità sono considerevoli, sui terreni che coltiva il padre Alessandro.

Se gli si chiede perché fa tutto questo, la sua risposta è semplice, ed è testimonianza viva del suo custodire le varietà antiche: “Ci sono tanti motivi – spiega Ercole – alcuni scientifici, come la riscoperta della biodiversità, altri romantici perché possiamo coltivare e mangiare gli stessi cereali che usavano i nostri avi, macinandoli a pietra come facevano loro. Insomma, perché stiamo facendo questo, non saprei definirlo in una sola risposta. Parafrasando George Gordon Byron: sicuramente adoriamo in primis il nostro lavoro. Ma la natura di più”.

Come e perché sono nati i “campi sperimentali”?

Ercole semi1I “campi sperimentali” sono nati per pura passione 4 anni fa. Sin da piccolo ho sempre fiancheggiato mio padre nell’arte del mugnaio e spesso ci capitava di incontrare in molti lotti di cereali un grano in particolare che mi sembrava diverso nella forma e nel colore. Era rosso, tozzo e con l’estremità del “germe” pelosa.

Pochi chicchi disseminati ovunque. Fu così che nell’ottobre del 2012 ci mettemmo a tavolino e, dai lotti che acquistiamo ogni estate in zona, selezionammo questo insolito cereale. Chicco dopo chicco siamo riusciti a selezionare circa 1 kg di semi. In due anni abbiamo riprodotto questo cereale, passando dai pochi metri seminati alle are, fino ad arrivare all’ettaro del terzo anno. Durante questi tre anni, però, non conoscevamo il nome di questo grano, ma lo vedevamo diverso, anche la spiga era diversa, senza le areste (n.d.a. le areste sono quei fili rigidi che partono dalla spiga di grano e vanno verso l’alto).

Solo durante la campagna del 2015 intensificammo gli sforzi per trovargli un nome. Tramite alcuni anziani agricoltori del luogo e anche grazie ad alcuni agronomi abbiamo finalmente dato un nome a questo cereale: il Grano Tenero Maiorca, introdotto durante la dominazione borbonica dell’ottocento in Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. Questo grano lo maciniamo ora a pietra, nel nostro mulino secolare. La farina ricavata, è povera di glutine (6%) ed è tollerata da chi non tollera bene i frumenti.

Com’è possibile trovare in lotti di un unico cereale altri cereali?

I cereali che acquistiamo provengono esclusivamente dai comuni delle terre d’Otranto. Spesso i cereali che acquistiamo sono già miscelati e non appartengono tutti a un unica razza, questo può capitare per due ragioni. Se il mix è omogeneo significa che l’agricoltore ha volutamente miscelato i cereali prima di seminarli (il mix di grani è preferito da parte degli agricoltori rispetto alla monocoltura). Se il mix non è omogeneo, ossia è presente solo una monocoltura e pochi altri chicchi di altre varietà diverse, può significare che quei pochi chicchi “diversi” sono sopravvissuti negli anni, rinascendo di anno in anno sul limite della campagna (dove la trebbia non arriva),oppure i semi sono rimasti sottoterra fino al momento in cui una casuale aratura ha creato le condizioni adatte per farli germogliare.

Che caratteristiche hanno i grani antichi?

I cereali antichi di solito hanno una quantità di glutine minore rispetto ai grani moderni, e soprattutto, anche la qualità di questo glutine è migliore, è maggiormente assimilabile da parte dell’organismo. Certo, servirebbero ricerche mediche longitudinali dalla durata ventennale per avere prove certe e replicabili, ma nel nostro piccolo notiamo che molti intolleranti al glutine (non i celiaci) assumono senza problemi la farina di grano tenero Maiorca. Inoltre, i grani antichi, hanno bisogno di molti meno trattamenti rispetto ai cereali moderni, questo in virtù della loro natura semi-selvatica. Il Maiorca, ad esempio, abbiamo notato in questi anni che ha effetti diserbanti nei confronti delle erbe infestanti, nonostante noi non usiamo alcun tipo di pesticidi o diserbanti. Le sue radici, infatti, soffocano tutte le piante avversarie che si trovano sullo stesso livello di radicazione.

Come hai portato avanti il tuo progetto dei campi sperimentali e quali varietà hai riscoperto?

Ercole semi2Durante le annate del 2015/2016, invece, ci siamo prefissati l’obbiettivo di ritrovare anche altri cereali antichi salentini. Abbiamo costruito così dei “campi sperimentali” molto più grandi e con ambizioni maggiori. Tramite l’enciclopedia agraria italiana di Gaetano Cantoni (1882) abbiamo capito quali fossero le varietà presenti in Salento prima di tutte le riforme agrarie avvenute durante il novecento (specialmente durante il periodo fascista e dopo il 1972).

Nella ricerca è stato usato sia un approccio qualitativo sia uno quantitativo. Nell’approccio qualitativo sono andato a cercare nelle vecchie masserie abbandonate delle spighe che sarebbero cresciute per pura fortuna. In questo modo ho ritrovato altre due varietà di grano, il duro Russarda e il tenero Carosella. Mentre nell’approccio quantitativo abbiamo ricostruito ad hoc un campo sperimentale. In questo tipo di ricerca è stata usata come “costante” il Grano Tenero Maiorca. E’ stato infatti, ipotizzato che: se in un campione di cereali è presente il Maiorca allora potrebbero essere presenti anche altri cereali antichi. Abbiamo, quindi, prelevato un piccolo campione di cereali dai lotti acquistati durante l’estate dagli agricoltori locali (naturalmente solo da quelli che soddisfano i requisiti imposti dalla ricerca). Su 48 campioni estratti in 3 è stata riscontrata la presenza di grano duro Capinera, in 1 quello di grano duro Saragolla. Arriviamo a questi nomi anche grazie ad una “triangolazione dei risultati”, infatti usiamo come verifica il parere degli agronomi, degli anziani agricoltori e dei trattati antichi di agraria.

Che attività hai con tuo padre?

Produciamo i cereali antichi nelle nostre campagne, poi li maciniamo nel nostro mulino a pietra. La farina ricavata la vendiamo mentre i cereali non sono in vendita, preferisco donare qualche seme agli appassionati.

Link per seguire i campi sperimentali:

https://mulinomaggio.wordpress.com/

– https://www.facebook.com/mulinomaggio/

Fonte: http://www.terranuova.it/News/Agricoltura/Ercole-il-giovane-mugnaio-custode-di-semi

MANUALE PER SALVARE I SEMI DELL'ORTO E LA BIODIVERSITà
Scopri e difendi 117 ortaggi, erbe aromatiche e fiori alimentari - Unisciti ai Seed Savers e goditi i miracoli della natura
di Michel e Jude Fanton, A cura di Alberto Olivucci per Civiltà Contadina

Manuale per Salvare i Semi dell'Orto e la Biodiversità

Scopri e difendi 117 ortaggi, erbe aromatiche e fiori alimentari - Unisciti ai Seed Savers e goditi i miracoli della natura

di Michel e Jude Fanton, A cura di Alberto Olivucci per Civiltà Contadina

Salvare i semi è un'azione importante

come imparare a leggere e scrivere.

Recuperare semi antichi, seminarli, riprodurli

e condividerli con altri agricoltori rappresenta

un grande gesto educativo.

I fondatori della rete australiana Seed Savers, Michel e Jude Fanton ci mostrano come proteggere il patrimonio alimentare mondiale attraverso la raccolta e salvaguardia dei semi del nostro orto e giardino.

Come decidere quali semi mantenere? Quali criteri adottare per la loro selezione e raccolta? Cosa fare per conservarli correttamente? Come ripiantarli nel giusto periodo?

Jude e Michel Fanton, rispondono a tutte queste domande dopo aver dedicato tutta la loro vita alla salvaguardia, localizzazione e scambio di semi antichi: quelli che possono essere conservati fedeli all'originale in condizioni locali e, soprattutto, quei semi a impollinatura aperta che mantengono la vitalità di produzione, anno dopo anno, senza l'utilizzo di pesanti fertilizzanti artificiali.

Gli autori, esperti Seed Savers, ci descrivono:

  • come raccogliere in maniera corretta i semi,
  • quali cicli di crescita, propagazione e coltivazione seguire,
  • la cucina tradizionale e gli usi medicinali di oltre un centinaio di verdure, erbe aromatiche e fiori commestibili.

Quest'opera ci insegna a ritornare alla pura e semplice capacità, oggi ormai perduta, di raccogliere i semi dalle stesse piante che seminiamo nell'orto o nel giardino, ricominciando da dove si erano fermati i nostri genitori o nonni che selezionavano e conservavano le semenze delle piante alimentari di anno in anno.

In mancanza di coltivatori appassionati e in mano solo delle multinazionali, i semi dei nostri principali alimenti non potrebbero esistere: sono sicuri solo nelle mani di persone che li salvano, li coltivano e ne mangiano i frutti.

Un manuale utilissimo per tutti noi che coltiviamo buon cibo nei nostri orti o nelle nostre aziende agricole. Un'opera essenziale per tutti gli orticoltori, agricoltori, cuochi e genitori che desiderano una vita sana con un'alimentazione naturale, per far crescere i propri bambini con gusti variegati e un cibo genuino.

 

Anteprima - Manuale per Salvare i Semi dell'Orto e la Biodiversità

Vuoi scoprire quali semi conservare e riprodurre?
Clicca qui : > Anteprima - Manuale per Salvare i Semi dell'Orto e la Biodiversità

 

Indice

Introduzione all'edizione originale
Prefazione all'edizione australiana
Ringraziamenti all'edizione australiana

Prima parte - La teoria

La rete dei Seed Savers
Perché unirsi? - Per cominciare - Seed Savers al lavoro

Introduzione alla biodiversità ...
Luogo di origine dei semi - Vita in un freezer - La non-rivoluzione verde - Chi è dalla parte degli ibridi? - Geni d'autore

Seconda parte - La pratica

Quali semi riprodurre
Una varietà di fonti - Trasloco di piante - Le piante si adattano - Solo mettere in relazione

Purezza e riproduzione
Impollinazione - Mantenerle pure - Che cosa fare? Ecco cinque tecniche     - Annuali, biennali, perenni - Selezione e raccolta - Criteri per la selezione - Quanti selezionarne - Quando raccogliere

Dopo la raccolta dei semi
Pulitura - L'essiccazione - Malattie - Conservazione     - I test di germinazione

Piantare e pianificare
Cominciare a seminare - Regole del pollice verde per piantare     - Progettare un orto - Permacultura - Principi di permacultura pratica ..

Una famiglia speciale: le Cucurbitacee
Caratteristiche - Zucche e zucchine - Impollinazione manuale     - Piantare i semi

Terza parte - Le piante

Valutazione della semplicità

Le piante
Acetosa - Aglio - Alchechengio giallo - Amaranto - Aneto - Arachide - Asparago - Atreplice - Barbabietola - Basella - Basilico - Benincasa -  Bietola da coste - Borragine - Broccolo - Calendula - Carciofo - Cardo - Carota - Cavolfiore - Cavolo cappuccio - Cavolo cinese - Cavolo di Bruxelles - Cavolo laciniato - Cavolo rapa - Cavolo riccio - Cerfoglio - Cetriolo - Cicoria - Cipolla - Cipolla d'Egitto - Cipollotto - Cocomero - Coriandolo - Crescione d'acqua -  Dragoncello - Erba aglina - Erba cipollina - Fagiolo - Fagiolo dall'occhio - Fagiolo di Spagna - Fagiolo Giacinto - Fagiolo Lima - Fagiolo Metro - Fava - Finocchio - Girasole - Ibika - Indivia - Lagenaria - Lattuga - Lattuga cinese - Luffa - Maggiorana e origano - Mais - Melanzana - Melone - Melone orientale - Menta - Milione - Mitsuba - Mizuna - Nasturzio - Okra - Papavero - Pastinaca - Patata - Patata dolce - Peperone - Pimpinella - Pisello - Pomodoro - Porro - Prezzemolo - Rabarbaro - Rapa - Ravanello - Rosmarino - Rucola - Salvia - Scalogno - Scorzobianca - Sedano - Sedano-rapa - Senape - Senape cinese - Shungiku - Soia - Spinacio - Tagete - Tarassaco - Tetragonia - Timo - Topinambur - Valerianella - Viola - Zucca amara - Zucca massima - Zucca moscata - Zucca siamese - Zucca spinosa - Zucchino

Sezione orticole tropicali
Achira - Arracacha - Castagna d'acqua - Cirronella - Curcuma - Fagiolo alato - Fagiolo Guada - Igname - Jicama - Karkadè - Manioca - Oca - Spinacio d'acqua - Taro - Zenzero

Appendici
Appendice A - Tabella di impollinazione e conservazione semi
Appendice B - Elenco di specie per famiglia
Appendice C - Elenco dei sinonimi

Glossario
Bibliografìa

 

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