Emmanuel Macron: l’inesorabile declino di un “incidente della storia”

di Davide Pellegrino

Un anno e mezzo fa, il mainstream europoide mostrava totale sprezzo del dovere di imparzialità. Emmanuel Macron era l’enfant prodige che avrebbe rinsavito l’Europa dalla psicosi sovranista.

La fresca e nuova voce occidental-globalista in grado di raccogliere consensi dal nulla e non mettere in discussione il ruolo della UE come servile cane da guardia del sistema unipolare a guida USA. Addirittura il Corriere della Sera, in quei giorni, se ne uscì con un test, dal titolo “Quanto sei Macron?“.

L’imbarazzante prodromo di quella demenza senile collettiva che, recentemente, ci ha regalato il “fascistometro” di Michela Murgia su l’Espresso. Una cosa terrificante. I tappeti rossi non sono mancati nemmeno in ambito politico.

La volgare succursale italiana dell’Internazionale lib-dem in stanza a Washington D.C. era in fibrillazione. Paolo Gentiloni, Emanuele Fiano, Laura Boldrini e Piero Fassino, non stavano nella pelle a vedere quel viso “pulito”. Da buoni comari nel nostro Paese delle peggiori nefandezze già passate di moda oltreoceano spacciate per “modernizzazioni”, specie dopo i missili “umanitari” su Damasco e Latakia.

Oggi la poca rilevanza che danno ai fatti dei gilèt gialli ha il sapore di un imbarazzo indispettito. Di una fuga da una nave che affonda. Eppure quando consumavano fiumi di inchiostro sul suo “miracolo” era cosa nota che la Francia rurale, quella distante dalle Rue di Parigi, avesse ampiamente osteggiato la sua piattaforma politica neoliberista. Il Loi Travail (Riforma del codice del lavoro) risale al 2016.

Piano piano l’ubriacatura molesta si è ridimensionata. La “stella d’oltralpe” si è eclissata prima ancora di brillare e le condizioni affinché questo “cancerogeno incidente della storia” che dura imperterrito dal 9/11/1989 (crollo Muro di Berlino) venga spazzato via, si fanno sempre più concrete e favorevoli.

Articolo di Davide Pellegrino – https://www.facebook.com/davide.pellegrino

Fonte: https://www.oltrelalinea.news/2018/11/26/emmanuel-macron-linesorabile-declino-di-un-incidente-della-storia/

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di Marco Della Luna

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di Marco Della Luna

Dall'autore di Neuroschiavi, €uroschiavi, Cimit€uro e Traditori al Governo?, un'altra analisi lucida e impietosa del delicatissimo periodo che sta attraversando il nostro Paese, alla luce degli ultimi fatti fino al Governo Letta.

Un atto di accusa verso quasi tutta la classe politica e burocratica, responsabile del disastro in corso, e verso chi oggi ritorna al governo, sebbene sia in palese conflitto di interesse, totalmente incompatibile con la carica pubblica. Un atto di accusa che non perdona nessuno, tantomeno autorità e politici di Paesi vicini, dell'UE, della BCE.

Oltre alle ragioni della catastrofe – che però per alcuni è un successo - l'Autore spiega anche come non cadere vittime di illusioni e di veri e propri imbrogli propinati dalle banche, dalle stesse istituzioni:

"Cavalcando una campagna di riforme pseudo-liberiste e pseudoeuropeiste e imponendo (attraverso FMI, BCE, UE, governi e parlamenti menati a guinzaglio) modelli economici volutamente sbagliati che ci condannano a una depressione senza sbocchi, gli interessi finanziari apolidi (organizzati in centri decisionali non responsabili, quali Bilderberg Group, Trilateral Foundation, Aspen Institute, Goldman Sachs) destabilizzano interi Paesi, espropriano risparmi e conti correnti. Il tutto per garantire le loro speculazioni d'azzardo e i loro profitti in un sistema finanziario parallelo, esentasse e nascosto, che iniziava a emergere dallo scandalo Offshore Leaks, che subito è stato oscurato.

Ma il loro fine va oltre il profitto e il potere politico... attraverso crisi e paura essi trasformano l'uomo e la sua società. I vertici dei governi, delle banche centrali e dell'UE discendono ormai apertamente tra noi da quel superiore livello decisionale, la gente lo capisce, quindi vota sempre meno. Oggi la tecnica permette la realizzazione del sogno di tutti i tiranni: il controllo penetrante e irresistibile sulla vita e sulle risorse delle persone".

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