Definisci “Fascismo”!

di Mauro

Nonostante tutto, non riesco proprio ad avere paura del Virus. Sono sicuramente un incosciente, perché non ho più vent’anni, e non mi sento immune dai mali. Mi dispiace per le vittime di questo virus, esattamente come per i morti di qualunque altra malattia.

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Non sono qui ad ammantarmi di altruismo, né a tacciarmi di cinismo. Esprimo solo ciò che penso e ciò che sento, precisamente su questo “allarme pandemia”, e non sulla “pandemia” in sé, né sulle sofferenze umane. Penso e parlo, che io abbia o no ragione, che io sia una persona illuminata, o l’ultimo dei pirla. Credo che ad oggi, venerdì 20 Marzo 2020, sia ancora legale esprimere una propria opinione personale, giusta o sbagliata che sia, mentre già non è più lecito dare consigli che collidano con il vademecum delle svariate istituzioni e autorità.

Non certo i sanitari, che oggi come sempre lavorano nel sacrificio, ma tutti noi comuni cittadini, per le strade, nei supermercati, mi facciamo un gran ridere con ‘ste mascherine sulla faccia, alcuni con i guanti, altri con gli occhiali scuri, come se ci fosse un’epidemia di peste, o di ebola, o qualunque altra piaga d’Egitto. Mi facciamo ridere e pena, ho diritto di dirlo, è una mia impressione! Ovviamente mi diranno che è l’unico modo di fermare il virus, o per lo meno di rallentare l’epidemia… pardon, la “pandemia” (fa più paura!).

Siamo caduti nella trappola della separazione, fisica, fatta a colpi di decreti. Ci minacciano di galera; polizia e carabinieri fanno posti di blocco, ci vogliono fare i tamponi a forza. Ne leggiamo di tutti i colori: “punite gli untori”, “arrestate i furbetti”, “taci”, “stai zitto”, “lavati le mani”e soprattutto “resta a casa”! Arresto fino a 12 anni per chi sparge il virus. Per decenni ci siamo sgolati, abbiamo urlato “fascista” a chiunque avesse un solo capello fuori posto, e adesso ci facciamo ingabbiare come criceti tremuli.

Mi facciamo molta pena, giochiamo, cantiamo, scherziamo come bambini in ricreazione, ben venga un po’ di allegria. Ma bisognerebbe anche riconoscere l’amaro che arriva, la follia della forza che stanno usando contro di noi. Amici, leggiamo articoli alternativi, non beviamoci la televisione a fiaschi, o i post grotteschi che si accumulano nei nostri cellulari! Oltraggiamo il sistema, non danziamo ai tamburi dei TG, connettiamo il cervello all’anima!

Per gli zombi che fanno da megafoni del potere, non so, non ho più molto fiato, mi hanno stancato da un pezzo. So che non c’è niente di più duro della testa di chi non ha cervello, “è tutto osso!”, direbbe Don Camillo.

Io parlo a te, amico! Io sono stato un bambino che volava con la sola forza del pensiero. Oggi vedo che molti hanno scordato i sogni, io invece no! “Ricorda”, amico, risali al seme in te di una corsa da bambino, dell’aria pulita della natura, del mare che ti veste di sale. Cerca quel seme, adesso è il momento di innaffiarlo, altrimenti non avrai più vita, solo rituali di sconfitta e di morte.

Non scappare indietro, il passato non c’è più, non giocare con lo smartphone perché vuoi sentirti più giovane! Librati invece nell’aria di oggi, così fosca, ripuliscila dalla paura, torna alla primavera, puoi volare fin da ora, anche dal tuo divano, ma con la televisione spenta! È questa la libertà, è questa la vita dentro di noi.

Ricordati, amico mio, che “loro” hanno per noi programmi alquanto spiacevoli, opponiamoci!

Articolo di Mauro

Fonte: www.conoscenzealconfine.it

QUANDO IL SOFFIO SI RIVELA
Conoscere il passaggio della Morte per riconnettersi alla Vita
di Chantal Dejean

Quando il Soffio Si Rivela

Conoscere il passaggio della Morte per riconnettersi alla Vita

di Chantal Dejean

La Vita è talmente immensa che ogni giorno mostra di sé un volto nuovo e noi possiamo solo cogliere una parte di Lei, sapendo sempre che è Infinità.

Dal regno degli esseri della Natura, al mondo dei defunti, dalle anime dei suoi figli prima che nascessero, alle Luci che ci fanno da Guide, Chantal Dejean allena il suo essere alla raffinatezza e alla bellezza necessarie per poter entrare in risonanza con i mondi sottili ed in questo modo poterli vivere.

La nascita e la morte condividono lo stesso percorso

In questo libro Chantal Dejean, attraverso il racconto delle proprie esperienze a contatto con i mondi dell’aldilà, narra del viaggio che un’anima intraprende verso quello che è oggi la nostra vita sulla terra.

Il mistero che avvolge il senso dell’esistenza, il luogo da cui veniamo e ciò che siamo venuti a fare, crea grandi lacune nel nostro vivere e nelle fasi successive del Dopo vita.

Questo libro vuole essere una guida, un illuminatore di quel viaggio che tutti stiamo già affrontando.

Con conoscenze che provengono da una visione medianica e chiaroveggente l’autrice descrive e accompagna tappa dopo tappa il lettore in tutte le fasi che l’anima affronta prima e dopo la vita terrena. Dal proprio vissuto, a consigli pratici, dall’incarnazione alla dipartita, alle fasi pre-morte e post-mortem questo scritto diventa una mappa pratica per meglio saper vivere e morire.

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Un commento

  1. sgubbi giuseppe

    Ma cosa stà succedendo? Siamo alla fine del mondo? I numeri, perciò i fatti dicono che almeno fino ad ora si tratta di una normale influenza: ogni anno arriva la influenza invernale con almeno 10 mila morti. Nel 2017 addirittuira 34 mile. Ovviamente milioni di p’ersone infettate, da 6 a 10 milioni, ma negli altri anni non si è ritenuto opportuno mettere in “ginocchio” l’Italia. Si è sbagliato gli altri anni, oppure si stà sbagliando adesso?
    Recentemente si è appreso che dalle cartelle dei morti solo un 1×100 è morto per colpa del coronavirus, tutti gli altri avevano patologie gravi over anche un raffreddore poteva essere fatale. Una domanda preoccupante dovrebbe essere fatta, perchè contrariamente ad altre nazioni abbiamo tanti contagiati? Dò la mia personale risposta, il nostro sistema immunitario è basso, non funziona come dovrebbe. La ragione? Troppi vaccini, troppi antibiotici, uusiamo troppi medicinali. Si tenga conto che il corpo di ognuno noi ha un grandioso potere autocurativo, ebbene i medicinali sono tutti immunosoppressori, perciò, non solo sopprimono il nostro sistema immunitario ma interrompono pure il potere autocurativo del corpo.

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