Coincidenza vuole che il “Gasdotto Snam” debba passare proprio sulla faglia sismica di Amatrice…

Il nuovo gasdotto, non ancora realizzato, denominato “Rete Adriatica” (il progetto è del 2011), è un colosso di 687 km che attraversa dieci regioni: un’opera che dovrebbe fare dell’Italia uno dei grandi hub del gas.

Gasdotto Snam

Gasdotto Snam

“Su Il Fatto Quotidiano del 15 novembre scorso, compare un articolo in prima pagina, con un titolo abbastanza eloquente: “Snam, ecco il mega-gasdotto sulla faglia sismica di Amatrice & C” dove si vede una cartina in cui si evidenzia che il grande tubo della Snam verrebbe posizionato proprio lungo le aree con maggiore criticità. “Sovrapponete le mappe, quelle del massimo rischio sismico dell’Italia centrale e quella del futuro gasdotto Rete Adriatica, coincidono perfettamente”. Così si esprime in una nota il deputato Gianni Melilla, che a riguardo chiede di interpellare i Ministri dell’ambiente e dello sviluppo economico.

Gasdotto Snam - Traciato

Gasdotto Snam – Traciato

“Un articolo dello stesso tenore era inoltre già comparso, a firma di Gian Antonio Stella, sul magazine “Sette” del Corriere della Sera del 2 settembre scorso. Il nuovo gasdotto, è un colosso di 687 km che attraversa dieci regioni: da Massafra (Puglia) – dove arriva la Trans Adriatic Pipeline (TAP) – a Minerbio (Emilia); un’opera che dovrebbe fare dell’Italia uno degli hub del gas. L’investimento complessivo di SNAM per la rete di trasporto è di 3,8 miliardi di euro fino al 2020.

L’opera è divisa in cinque tronconi: il primo, Massafra-Biccari, è già in esercizio; il secondo, Biccari-Campochiaro, è in fase di costruzione; per il Sulmona-Foligno il procedimento è in corso, come pure per il Foligno-Sestino; mentre per il Sestino-Minerbio il procedimento si è chiuso e il decreto di autorizzazione è in fase di emissione; ma il tratto più delicato è a metà strada, nel tratto di Italia colpita dai terremoti, e non sarebbe problematico solo il gasdotto, infatti intorno alla linea è prevista anche la realizzazione di centrali di stoccaggio (una quindicina) e di una centrale di compressione a Sulmona, cioè di un impianto per dare la spinta al gas, proprio vicino a una faglia silente. Inoltre la condotta passerebbe nellazona altamente sismica del monte Morrone incrociando anche fiumi e torrenti, come ha spiegato nello stesso articolo il presidente del WWF Abruzzo, Augusto De Sanctis.

EDISON - Bussi RoccaseccaIl ‘Gruppo di intervento giuridico’, un’associazione ecologista, ha contestato la procedura che ha portato all’approvazione del progetto, infatti laSNAM ha chiesto una Valutazione di impatto ambientale divisa in cinque parti, una per lotto, mentre invece sarebbe servita una valutazione complessiva; secondo Stefano Deliperi, presidente del Gruppo di intervento giuridico,la strada seguita da SNAM Rete Gas SpA, sino ad ora, sembra essere il tentativo di evitare la Valutazione ambientale strategica e la Valutazione di impatto ambientale unica, in palese violazione delle disposizioni comunitarie e nazionali.

Nello stesso articolo si richiama anche la risoluzione votata all’unanimità nel 2011 dalla commissione Ambiente della Camera, con cui si impegnava il Governo a “disporre la modifica del tracciato”, escludendo comunque la fascia appenninica, propria a causa dell’ “elevato pericolo per la sicurezza dei cittadini dovuto al rischio sismico”, una risoluzione purtroppo profetica, alla luce di tutto ciò che è successo nell’Appennino centrale dal 24 agosto scorso ad oggi, ma rimasta completamente ignorata.

I ‘Comitati cittadini per l’Ambiente’ di Sulmona hanno fatto sapere, con un proprio comunicato stampa, di aver chiesto, nel corso di un convegno tenutosi a Sulmona l’11 novembre scorso, al Ministro Graziano Delrio rassicurazioni in merito, ma il Ministro si è limitato a declinare ogni responsabilità poiché tale opera è di competenza del ministero dello sviluppo economico.

Il Fatto Quotidiano del 15 Novembre 2016

Il Fatto Quotidiano del 15 Novembre 2016

In Italia, SNAM può contare su 32.500 km di condutture, di cui 1000 in Abruzzo; secondo Il Fatto quotidiano, fonti qualificate vicino al Governo fanno notare che i tre quinti dell’opera sono già avviati, ma ogni tratto è indipendente dall’altro, se anche dovessero saltare i 170 km da Sulmona a Foligno il gasdotto potrebbe funzionare, utilizzando la rete già esistente se non ritengano, in applicazione della risoluzione votata nel 2011 dalla Commissione ambiente della Camera dei deputati e alla luce dei gravi eventi sismici degli ultimi mesi, di dover intervenire per la modifica del tracciato previsto, per il gasdotto denominato “Rete Adriatica”, nel tratto previsto da Sulmona a Foligno.

Fonte: http://terrarealtime.blogspot.it/2016/12/attenzione-catastrofe-annunciata.html

IL MERCATO DEL GAS NATURALE IN ITALIA
di Enrico Corali

Il Mercato del Gas Naturale in Italia

di Enrico Corali

 

L'analisi prospettica del mercato del gas naturale in Italia, alla luce delle recenti riforme imposte dall'Unione europea, e segnatamente dal recepimento nel nostro Paese della Direttiva 98/30/CE, evidenzia una vera e propria "rivoluzione copernicana" rispetto al quadro di riferimento adottato sino ad oggi.

Dalla presenza - lungo tutta la filiera gasiera - di ampi segmenti di diritto speciale, privative monopolistiche, di fatto e/o di diritto, gestioni pubbliche dirette, si passa infatti all'affermazione della centralità del "mercato" e della concorrenzialità economica, unitamente alla tendenziale eliminazione di ogni diritto speciale o esclusivo, quali nuovi cardini sia di garanzia che di efficienza del sistema integrato del gas.

Ciò, anche con riferimento a quei segmenti della filiera riconosciuti come "pubblici servizi". Il tutto, peraltro, senza compromettere la sicurezza degli approvvigionamenti, e in un contesto di necessaria reciprocità fra gli stati membri.

Per meglio capire concretamente la portata e gli effetti del passaggio dall' ancien régime al nuovo modello liberalizzato sul mercato italiano, fortemente caratterizzato dalla presenza di un operatore dominante verticalmente integrato (Eni), ne sono stati analizzati: i soggetti protagonisti; la struttura generale della domanda e dell'offerta e le relative proiezioni tendenziali; l'assetto tecnico, economico, normativo e tariffario dei vari segmenti caratterizzanti la filiera del gas; all'interno di ciascun segmento, il ruolo e la posizione dei vari attori industriali coinvolti; gli aspetti problematici e di ostacolo all'apertura concorrenziale dei singoli mercati di riferimento.

Nell'iter di recepimento della normativa comunitaria, è stato infine ritenuto opportuno registrare le posizioni espressive dei vari interessi concretamente coinvolti (in particolare, autorità, antitrust, autorità per l'energia elettrica e il gas, Eni, Spa), cercando di delineare al tempo stesso il ruolo svolto dalla discrezionalità politica sia nella sintesi delle differenti e contrapposte argomentazioni tecniche in gioco, sia rispetto ai dettami "minimi" base della Direttiva.

Indice:


Il gas naturale in Italia
(La domanda di gas naturale in Italia; Il gas naturale nelle varie tipologie di consumo; Previsioni; L'offerta di gas naturale in Italia; L'approvvigionamento; La produzione nazionale; Le importazioni; Il trasporto; Lo stoccaggio e il dispacciamento; Il vettoriamento; La distribuzione; La distribuzione primaria; La distribuzione secondaria; Il gas naturale liquido (GNL))
Prezzi e tariffe
(I prezzi delle importazioni e della produzione nazionale; I prezzi per il vettoriamento; I prezzi nella distribuzione primaria e secondaria; Il quadro contrattuale di riferimento; Le condizioni praticate da SNAM ai clienti industriali; Le condizioni praticate da SNAM alle utenze termoelettriche; Le condizioni praticate da SNAM alle aziende distributrici; Le condizioni praticate dalle aziende distributrici agli utilizzatori finali; La metodologia tariffaria amministrata; Periodicità di aggiornamento; Verso la riforma dell'assetto tariffario; La disciplina fiscale)
Il processo di creazione del mercato interno all'Unione europea del gas naturale
(La direttiva sul mercato interno all'Unione europea del gas naturale; Il grado di apertura del mercato; Le valutazioni dell'Autorità per l'energia elettrica ed il gas; Le modalità di libero accesso al sistema del gas; Le valutazioni dell'Autorità per l'energia elettrica ed il gas; Le importazioni e i contratti Take or Pay; Le valutazioni dell'Autorità per l'energia elettrica ed il gas; Il ruolo del servizio pubblico; Le valutazioni dell'Autorità per l'energia elettrica ed il gas; L'unbundling delle imprese integrate; Le valutazioni dell'Autorità per l'energia elettrica ed il gas)
Il processo di recepimento in Italia della direttiva 98/30/CE
(Il grado di apertura del mercato; Le osservazioni dell'Autorità antitrust; Le osservazioni dell'Autorità per l'energia elettrica ed il gas; Le osservazioni dell'ENI; Le modalità di libero accesso al sistema del gas; Le osservazioni dell'Autorità antitrust; Le osservazioni dell'Autorità per l'energia elettrica ed il gas; Le osservazioni dell'ENI; Le importazioni e i contratti Take or Pay; Il ruolo del servizio pubblico; Le osservazioni dell'Autorità antitrust; Le osservazioni dell'Autorità per l'energia elettrica ed il gas; Le osservazioni dell'ENI; L'unbundling delle imprese integrate; Le osservazioni dell'Autorità antitrust; Le osservazioni dell'Autorità per l'energia elettrica ed il gas; Le osservazioni dell'ENI)
Il d.lgs. 23 maggio, n. 164, attuativo della direttiva 98/30/CE
(Il grado di apertura del mercato; Norme per la tutela e lo sviluppo della concorrenza; Le modalità di libero accesso al sistema del gas; Le importazioni e i contratti Take or Pay; Il ruolo del servizio pubblico; La vendita; L'unbundling delle imprese integrate; Prezzi e tariffe; Il d.lgs. 164/2000 e la riforma dei servizi pubblici locali)....

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