Chi cancella i Governi? La Politica conta zero, il Potere sta da un’altra parte

di Giuliano Zulin

Dimenticatevi i governi, ormai il potere sta da un’altra parte. I popoli votano, ma chi comanda non è eletto.

Da settimane l’Italia è sotto pressione poiché, sforando il debito di 150 miliardi rispetto agli accordi siglati a Bruxelles, rischia una multa piccola (al massimo 9 miliardi), ma soprattutto il congelamento dei fondi Ue, un’ottantina di miliardi l’anno.

È vero, il disavanzo italico ha raggiunto i 2.700 miliardi. Ogni mese è un record. Negativo. Tuttavia, guardando i mercati, lo spread è sceso intorno ai 250 punti. Il titolo di Stato italiano decennale, il mitico Btp, rende poco più del corrispettivo americano. E gli Usa crescono del 3%, no? E allora come mai la tensione sul nostro Paese cala, mentre da tutte le parti ci dipingono come il male assoluto del Vecchio Continente? Semplice. La Bce ha fatto sapere che in caso di rallentamento dell’economia è pronta a stampare ancora moneta.

Mario Draghi è buono per caso con l’Italia? Assolutamente no. Lui semmai deve proteggere i tedeschi, veri padroni del vapore europeo. Infatti gli istituti teutonici sono stracarichi di titoli tossici – Deutsche Bank e Commerzbank – e nessuna società ha interesse ad acquistarli, pena la morte certa. Così la Bce non può che pompare altro denaro, per buttare la polvere (o la cacca) sotto il tappeto.

Si compra tempo nella speranza che un miracolo succeda, che la finanza tedesca si riprenda, in modo da sbloccare l’economia continentale. La Merkel, ossessionata come i suoi connazionali dal rigore sui conti, è rimasta senza armi. E l’unico fuciliere pronto a sparare contro la crisi è Mario Draghi.

I politici insomma contano sempre meno. Lo si vede anche sul caso Libra, la nuova moneta digitale che Facebook vuole lanciare nel 2020. Ma come? Uno dei maggiori imputati di elusione fiscale, realizzerà un proprio conio e nessuna autorità monetaria e politica dice nulla? Proprio così.

I governi e la Ue che non sono stati in grado di far pagare le tasse sugli utili al colosso californiano, alla fine dovranno alzare bandiera bianca, subendo la concorrenza monetaria di Libra, che probabilmente avrà successo tra Facebook, Instagram e Whatsapp… Tra l’altro, grazie a questa invenzione, mister Zuckerberg incasserà – stando alle previsioni – 19 miliardi in tre-quattro anni. Così lui avrà dollari o euro veri, mentre noi elettori ci scambieremo Libre sui social.

I governi che fanno? Nulla. Sono impegnati a spartirsi le poltrone a Bruxelles… Di tagliare le tasse o migliorare la nostra vita non se ne parla.

Aticolo di Giuliano Zulin

Fonte: https://www.liberoquotidiano.it/news/politica/13475492/mario-draghi-zuckerberg-bce-politica-non-conta-dove-si-nasconde-oggi-potere.html

OLTRE L'AGONIA
Come fallirà il dominio tecnocratico dei poteri finanziari
di Marco Della Luna

Oltre l'Agonia

Come fallirà il dominio tecnocratico dei poteri finanziari

di Marco Della Luna

Il capitalismo finanziario alimenta il falso dogma della scarsità della moneta e sta diventando sempre più una guida politica assoluta. Oltre a mercificare l'uomo, disgrega e degrada la società in due maniere: le infligge ricorrenti crisi e dissolve le sue basi morali in una logica di competizione individualistica.

Con il pretesto di dover assicurare la governance richiesta dagli stessi mercati che hanno destabilizzato la società, essa crea la giustificazione per controllare la vita sociale attraverso nuovi strumenti elettronici e biologici, che tracciano, violano e manipolano l'uomo fin nella sua integrità neurofisiologica. Questa "società gestita" è il risultato dell'applicazione degli strumenti della psicologia aziendale, potenziati con tecniche di manipolazione neurale e biologica.

Tale tecnologia ha dato ai governanti non solo un potere di controllo e intervento su tutti noi prima impensabile, ma anche una nuova struttura del potere stesso, delocalizzata e politicamente irresponsabile, in cui l'automazione e la smaterializzazione degli strumenti di governo e di arricchimento hanno privato le persone del potere di contrattazione e della partecipazione ai processi decisionali, relegandole al margine dei circuiti produttivi e decisionali.

Ha generato un ordine contrario ai bisogni dell'uomo e della biosfera, un ordine cementato da un catechismo ideologico "politicamente corretto" che criminalizza, censura e inibisce chi ne critica i fondamenti.

Siamo piegati dalle crisi incalzanti e dalle loro imposizioni, e così accettiamo che la sopravvivenza del sistema produttivo da cui dipendiamo necessiti di un maggior controllo sociale, di una crescente riduzione delle sicurezze personali, delle relazioni comunitarie e delle libertà. Quando saremo completamente sottomessi, per governarci non sarà più nemmeno necessario concederci i diritti e la dignità basilari.

Descrivendo questo minaccioso passaggio epocale, in cui l'Uomo sta rischiando tutto, il libro indica la via di uscita dall'incombente dominio tecnocratico nella stessa insondabile e incoercibile complessità del mondo, della psiche, dell'Essere.

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