Che fine ha fatto la Sanità Pubblica?

di Andrea Scaraglino 

Di anno in anno, la sanità pubblica perde terreno rispetto alla più competitiva soluzione privata. Diventa difficile, a questo punto, capire quale sarà il destino del nostro welfare sanitario.

I dati che ci fornisce il VII rapporto Censis in merito all’accessibilità del SSN sono impietosi. Le lunghe attese per visite o prestazioni specialistiche, scoraggiano la popolazione ad usufruire della sanità pubblica. Una contrazione naturale, visto il continuo taglio della spesa statale in fatto di salute. Quest’ultimo è stimato nel 1,1% in negativo su base annua, un dato che lascia poco spazio all’immaginazione e che spiega perfettamente il ricorso al privato per chi può permetterselo e la posticipazione o, addirittura, l’abbandono delle cure mediche per i ceti meno abbienti. I primi sono aumentati del 4,2 % dal 2013 e i secondi dell’11%.

Sembra che l’art.32 della costituzione non sia mai stato scritto, cosa ne è stato della migliore sanità del vecchio mondo?

Sorvolando su sprechi e mala gestione, che comunque incidono per un 10% della spesa totale, la sanità risente enormemente, come il sistema pensionistico del resto, dell’invecchiamento della popolazione e di quell’idea tutta anglosassone e liberista di demandare fette sempre più consistenti di pubblico in mani private.

Talvolta ci si ritrova nell’assurda situazione di pagare un ticket del SSN più alto di una fattura emessa da una struttura privata. Non può stupire, quindi, lo spostamento dell’utenza verso l’offerta dei privati. Uno spostamento obbligato, soprattutto al sud e nelle isole, e allo stesso tempo incoraggiato, almeno fin ora, da governi imbelli di fronte alle imposizioni e commistioni europee.

Sperando in un repentino cambio di marcia, non si può non pensare agli idioti tagli verticali dei vari governi progressisti degli ultimi anni, che tra le varie cose, hanno sacrificato anche il nostro benessere fisico sull’altare dell’austerità finanziaria: la scusa per abituarci ad abbandonare l’idea di stato sociale, l’ultimo baluardo pratico e culturale, all’individualismo classista d’oltre oceano.

Articolo di Andrea Scaraglino 

Fonte: http://www.lintellettualedissidente.it/cartucce/sanita-pubblica-privata-spesa/

IL POTERE OCCULTO DELL'INDUSTRIA DELLA SANITà
Conosci i veri obiettivi della Medicina Ufficiale? - La verità sul sistema di controllo delle Case Farmaceutiche
di Jesús García Blanca

Il Potere Occulto dell'Industria della Sanità

Conosci i veri obiettivi della Medicina Ufficiale? - La verità sul sistema di controllo delle Case Farmaceutiche

di Jesús García Blanca

La “sanità” ci cura veramente oppure ci sta ammalando?

Il nostro modello sanitario è davvero affidabile? Siamo sicuri che i "metodi" con i quali ci stanno curando siano davvero i più efficaci e i migliori per la nostra salute? Oppure l'industria della sanità vuole solo creare "malati cronici" per riempire le tasche delle case farmaceutiche?

Quest’opera smonta, con necessario spirito critico così poco frequente nelle nostre società, il tabù dell’infallibilità che possiede il modello sanitario moderno e che serve al potere come strumento efficacissimo di controllo e dominio sociale.

L’individuo si sente indifeso e dominato davanti al soldato che gli punta un’arma, al giudice che può emettere una sentenza sul suo destino e al medico a cui affida il suo corpo. Ciò che è curioso è che solamente rispetto a quest’ultimo se le va a cercare volontariamente.

Il modello sanitario è delineato, in modo tale che il cittadino non capisca, non analizzi, non abbia un’opinione e non decida. Anche quando si apre la porta alla decisione della cittadinanza si crea un’angoscia nella misura in cui precedentemente non sono stati offerti gli elementi necessari per poter scegliere.

In questo straordinario libro Jesús García analizza in maniera chiara e dettagliata questo sistema medico ufficiale internazionale che ha come obiettivo principale il controllo su tutta l’umanità. L’origine e il progetto attuale del sistema sanitario statunitense, infatti, si è collegato all’apparato militare. L’autore ci spiega, inoltre, come il mercato controlli la ricerca, le pubblicazioni specializzate, la diffusione massiccia di notizie correlate alla salute e un’enorme quantità di ONG che lavorano in questo campo. Ciò si ripercuote sui discorsi, i concetti di salute e i modelli sanitari molto al di là di come essi si amministrano.

Le conseguenze di questo tipo di organizzazione “sanitaria” sono la disumanizzazione della salute e la medicalizzazione dell’esistenza con scopi utilitaristici.

Sembra proprio che abbiamo più “valore” come ammalati che come individui in salute.

È giunto il momento di farsi delle domande: c’è in ballo la nostra vita.

 

Spesso acquistati insieme

...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *