di Adalberto Gianuario
L’Assemblea plenaria dell’OMS ha approvato il 20 maggio a Ginevra il famigerato Accordo Pandemico. A Rischio sovranità e diritti umani, Italia si astiene.
“La storica decisione della 78a Assemblea mondiale della sanità è il culmine di oltre tre anni di intensi negoziati avviati dai governi in risposta agli impatti devastanti della pandemia di COVID-19”, si legge nel comunicato appena diffuso dall’OMS. L’approvazione è avvenuta per consenso, cioè senza una votazione formale. Il giorno precedente, su una risoluzione sottoposta a voto su richiesta della Slovacchia, 124 Stati si sono espressi a favore, mentre 11 si sono astenuti: Italia, Russia, Iran, Bulgaria, Polonia, Giamaica, Israele, Romania, Paraguay, Guatemala e Slovacchia. Gli Stati Uniti non hanno preso parte al voto dal momento Donald Trump ha dato il benservito all’OMS già dallo scorso gennaio.
Poco prima del voto di ieri, Robert Fico ha rivelato su X di aver ricevuto una telefonata dal direttore dell’OMS, Tedros Ghebreiesus, con la richiesta di modificare la posizione della delegazione slovacca che aveva chiesto di sottoporre la risoluzione al voto. Il primo ministro slovacco si è dichiarato sorpreso per i tentativi di evitare un’istituzione democratica fondamentale: il voto. “La delegazione slovacca ha ricevuto istruzioni di non sostenere l’accordo sulla pandemia, in quanto mina il principio di sovranità degli Stati membri e interferisce in modo sproporzionato con la sfera dei diritti umani“, ha aggiunto Fico. L’Italia si è astenuta come la Slovacchia, ma il governo ha scelto ancora una volta di tenere un profilo basso e fino ad ora non ha rilasciato dichiarazioni in merito.
Questo voto non sancisce l’ultimo passaggio del tortuoso e opaco processo di approvazione. Al momento è rimasto fuori dalla votazione il contestato allegato sui PABS (Pathogen access and benefit sharing), che verrà negoziato a parte. L’effettiva adozione dell’accordo pandemico dovrebbe culminare con la ratifica dei singoli Stati, che richiederà almeno altri due anni.
Il testo esaminato oggi è leggermente annacquato rispetto alle bozze circolate fino al mese scorso: ma il pericolo di destituzione della sovranità dei singoli stati rimane immutato. Il Trattato rimane legalmente vincolante e uno dei primi articoli recita: gli stati membri riconoscono che “l’Organizzazione Mondiale della Sanità è l’autorità di direzione e coordinamento dell’attività sanitaria internazionale, inclusa la prevenzione, la preparazione e la risposta alle pandemie”.
Articolo di Adalberto Gianuario