di Max Del Papa
Dicevano: la strage globale del vaccino Covid è almeno servita ad aprirci gli occhi. Invece arriva un siero ancor più letale, e lo impongono con la forza del destino.
Come prima: si lancia sul mercato un vaccino dagli effetti non testati ma sicuramente micidiali, capace di restare nell’organismo a vita e di essere a sua volta contagioso. Gli esperti lanciano l’allarme che nessuno raccoglie.
La pandemia più orrenda della modernità segue alcuni indirizzi precisi: lo sfoltimento della popolazione su scala globale, l’arricchimento dei soliti con in mano la finanza farmaceutica, bellica o energetica, il carrierismo di virologi penosi, quasi sempre, ma non sempre, raccattati dalla sinistra. Gente che non si sa a quale titolo goda di impunità risultando libera di insultare, di diffamare anche dopo che è emersa tutta la loro inconsistenza scientifica, inversamente proporzionale alla vanità effimera, all’ambizione di potere, ai conflitti d’interessi. Protetti dalle provocazioni del Capo dello Stato che li copre di riconoscimenti pretestuosi.
È incredibile la cadenza quotidiana dei morti, la casistica inarginabile così come è incredibile la rassegnazione con cui le vittime vengono accolte: ogni giorno personaggi in vista, giornalisti, artisti si arrendono, ogni giorno qualcuno piange qualche altro ci sono fiction i cui protagonisti, misteriosamente, cadono uno dopo l’altro a distanza di pochi mesi o pochi giorni: adesso che diranno quei parenti i quali mi chiamano inviperiti, coprendomi di insulti e di minacce siccome denuncio la letalità vaccinale, e “la verità la stabilisco io”?
No, non la decidono loro ma la realtà dei fatti e i fatti dicono che tutti questi poveretti erano orgogliosamente e ripetutamente vaccinati. Ma non serve se perfino le vittime o chi per loro indulgono nell’esercizio manzoniano del “troncare e sopire” che alimenta il fatalismo.
Quelli che trovano sempre un motivo per sperare, convinti che almeno questa strage infinita, orripilante fosse servita ad aprirci gli occhi, debbono prendere atto che è servita a tutt’altro, a indurre rassegnazione, sottomissione. E ad alimentare nuove e certissime e più dilaganti stragi.
Quando è stato chiaro e ammesso dai responsabili che questi sieri mai debitamente sperimentati ingeneravano ogni forma di degenerazione, la comunicazione propagandistica controllata dalla finanza farmaceutica, ha reagito nell’unico modo possibile: diffondendo il messaggio delirante per cui di simili intrugli ce ne volevano ancora di più e più potenti, più devastanti, più micidiali.
Detto fatto: il tempo di metterlo a punto e arriva un supersiero Kostaive che replica la sequenza genetica, permane a vita e moltiplica la sua azione sviluppando vescicole cellulari che rinnovano il meccanismo vaccinale. Ne deriva, a detta di alcuni esperti, la concreta possibilità per non dire certezza di una moria cellulare che, per farla breve, è il meccanismo che innesca il cancro.
Ancora una volta non risulta una adeguata sperimentazione, et pour cause: se li sperimentano, se constatano i danni certissimi, poi non possono metterli in commercio. Invece anche questo supervaccino a nuova tecnologia saRNA è stato immediatamente lanciato sul mercato prescindendo da qualsiasi verifica e la grancassa pubblicitaria, alimentata dalla strage precedente, provvede a renderlo indispensabile. Dal governo italiano che istituisce le sue commissioni fumogene, neppure un fiato, in Parlamento non se ne parla, la linea politica è la stessa adottata per ogni cosa, andar d’accordo con tutti, non smuovere le acque, non disturbare in alcun modo i cosiddetti poteri forti. Insomma durare, fin che si può, in attesa di trasformarsi in mercanti sulla scia dei D’Alema e dei Renzi.
Da mesi chi scrive segnala la tendenza, perversa, demoniaca, a vaccinare i sani per poterli ammalare e per poterli curare in un circolo infernale che si conclude con la totale distruzione dell’organismo; ci ho fatto sopra dei libri, ovviamente da quasi nessuno trattati, ma la faccenda era chiara solo a volerla vedere. Il risultato è che l’umanità fila allegramente verso la sua autodistruzione multipla, dalle logiche guerresche a quelle sanitarie.
Gli allarmi di questi esperti, subito coperti di insulti e di provocazioni dai virologi parassitari, sono agghiaccianti: “Non ci troviamo in un situazione emergenziale, eppure è stato dato l’ok alla commercializzazione di un siero di cui si conoscono poco gli effetti avversi”. Esattamente quello che era successo l’altra volta, debitamente ammesso dalla Janine Small di Pfizer: “Col vaccino Covid abbiamo lanciato in volo un aereo non ancora finito di costruire, non ci siamo mai preoccupati degli effetti negativi perché non ci interessava, sapevamo che non immunizzava ma la torta era troppo grossa per perdere tempo”.
Queste cose la Small le ha ammesse, ridendo, davanti al Parlamento Europeo, davanti a quella UE la cui capa, Ursula von der Leyen, famosa per le sue disinvolture affaristiche in Germania, aveva negoziato decine di milioni di dosi per un giro miliardario e il cui marito, Heiko von der Leyen, nel board di Pfizer, medico e direttore scientifico della società biotech statunitense Orgenesis, specializzata in terapie cellulari e geniche e in prima linea nella realizzazione dei vaccini anti-Covid a Rna, figura in una Fondazione creata dall’Università di Padova attiva nella ricerca vaccinale.
E poi ci si stupisce se nessuno paga salvo le vittime e se le nefandezze della farmacopea finanziaria invece di venire punite crescono indisturbate?
In Italia, dove abbiamo regalato un asilo sicuro e un paio di laboratori da stranamore al principale responsabile di questa carneficina immane, l’Anthony Fauci attualmente perseguito per strage da 11 procuratori negli Stati Uniti?
No, non c’è nessun Dio vendicatore… C’è solo una certezza: viviamo in un tempo mostruoso, in un Pandemonio dove le vittime sono abbastanza stupide da ringraziare i carnefici, dove chi resta si adegua tra lusinghe e minacce, dove gli spacciatori di vaccini vengono assorbiti dalla politica di potere, dove chi più opera il male trionfa, e il male si moltiplica come le vescichette piene di genoma cancerogeno del nuovo e già leggendario vaccino a saRNA, che si prepara a completare il lavoro sterminando quel che resta di una umanità già marcita.
Articolo di Max Del Papa