Affamare i pensionati per salvare i conti pubblici: è l’Europa dei barbari!

Attuare le riforme del sistema previdenziale, per salvare i conti pubblici.

No a passi indietro sulle riforme pensionistiche nella zona euro o si metterebbe a repentaglio la sostenibilità dei conti pubblici: in un articolo contenuto nell’ultimo Bollettino economico, la Bce ribadisce il monito ai Paesi della moneta unica, affinché attuino con efficacia le riforme del sistema previdenziale adottate negli ultimi anni.

Spesa pubblica

La Bce sottolinea come “l’invecchiamento demografico comporterà anche dei cambiamenti nei prezzi relativi, per motivi principalmente riconducibili a spostamenti della domanda, in particolare con incrementi della domanda di servizi”. L’impatto si farà ovviamente sentire anche sulla spesa pubblica e la sua composizione.

Ci saranno anche ulteriori pressioni al rialzo sulla spesa pubblica per pensioni, assistenza sanitaria e cure a lungo termine. Ciò renderà problematico per i paesi dell’area ridurre il consistente onere del loro debito e assicurare la sostenibilità dei conti pubblici nel lungo periodo”, avvertono gli economisti della Bce. In questo quadro, si ricorda, “molti paesi hanno adottato riforme pensionistiche a seguito della crisi del debito sovrano, benché la rapidità di attuazione di tali riforme sia recentemente diminuita“.

Italia

Tra i Paesi che hanno adottato riforme previdenziali in piena crisi economica c’è l’Italia, con gli interventi definiti dal governo Monti e che prendono il nome dalla responsabile del Lavoro, Elsa Fornero. Un ‘pacchetto’ che è stato oggetto della recente campagna elettorale italiana, anche se gli economisti dell’Eurotower invitano ad evitare dietrofront in materia pensionistica.

Aumento età pensionabile

In particolare, l’aumento dell’età di pensionamento potrebbe ridimensionare gli effetti macroeconomici negativi dell’invecchiamento, grazie all’effetto favorevole sull’offerta di lavoro e sul consumo interno. Al contrario, la riduzione del tasso di sostituzione tenderà a contrastare in misura molto limitata tali effetti macroeconomici, mentre l’aumento delle aliquote contributive tenderà di fatto ad esacerbarli”.

Simulazioni

Questi risultati sono confermati da simulazioni basate su modelli, affermano gli economisti, precisando però che si tratta di valutazioni generiche, che “non consentono di trarre conclusioni relative ai piani di riforma dei singoli Paesi”.

Fonte: http://www.imolaoggi.it/2018/03/25/affamare-i-pensionati-per-salvare-i-conti-pubblici-e-leuropa-dei-barbari/

OLTRE L'AGONIA
Come fallirà il dominio tecnocratico dei poteri finanziari
di Marco Della Luna

Oltre l'Agonia

Come fallirà il dominio tecnocratico dei poteri finanziari

di Marco Della Luna

Il capitalismo finanziario alimenta il falso dogma della scarsità della moneta e sta diventando sempre più una guida politica assoluta. Oltre a mercificare l'uomo, disgrega e degrada la società in due maniere: le infligge ricorrenti crisi e dissolve le sue basi morali in una logica di competizione individualistica.

Con il pretesto di dover assicurare la governance richiesta dagli stessi mercati che hanno destabilizzato la società, essa crea la giustificazione per controllare la vita sociale attraverso nuovi strumenti elettronici e biologici, che tracciano, violano e manipolano l'uomo fin nella sua integrità neurofisiologica. Questa "società gestita" è il risultato dell'applicazione degli strumenti della psicologia aziendale, potenziati con tecniche di manipolazione neurale e biologica.

Tale tecnologia ha dato ai governanti non solo un potere di controllo e intervento su tutti noi prima impensabile, ma anche una nuova struttura del potere stesso, delocalizzata e politicamente irresponsabile, in cui l'automazione e la smaterializzazione degli strumenti di governo e di arricchimento hanno privato le persone del potere di contrattazione e della partecipazione ai processi decisionali, relegandole al margine dei circuiti produttivi e decisionali.

Ha generato un ordine contrario ai bisogni dell'uomo e della biosfera, un ordine cementato da un catechismo ideologico "politicamente corretto" che criminalizza, censura e inibisce chi ne critica i fondamenti.

Siamo piegati dalle crisi incalzanti e dalle loro imposizioni, e così accettiamo che la sopravvivenza del sistema produttivo da cui dipendiamo necessiti di un maggior controllo sociale, di una crescente riduzione delle sicurezze personali, delle relazioni comunitarie e delle libertà. Quando saremo completamente sottomessi, per governarci non sarà più nemmeno necessario concederci i diritti e la dignità basilari.

Descrivendo questo minaccioso passaggio epocale, in cui l'Uomo sta rischiando tutto, il libro indica la via di uscita dall'incombente dominio tecnocratico nella stessa insondabile e incoercibile complessità del mondo, della psiche, dell'Essere.

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