I portuali francesi avevano già bloccato a Marsiglia 14 tonnellate di componenti per mitragliatrici destinate all’esercito israeliano. Sabato la manifestazione a Genova: “Neanche il nostro porto sarà complice del genocidio in Palestina”.
È arrivata vuota, al porto di Genova, la portacontainer Era della compagnia israeliana Zim, che avrebbe dovuto trasportare armi destinate all’esercito israeliano, grazie ad un’azione dei portuali francesi, che avevano già bloccato a Marsiglia 14 tonnellate di componenti per mitragliatrici.
A Genova, in ogni caso, ad attendere la nave in porto sabato mattina c’era un presidio di operai e cittadini al varco di Ponte Etiopia, una mobilitazione per ribadire il “no” della città al traffico di armi e per manifestare solidarietà al popolo palestinese.
“Grazie ai portuali marsigliesi la nave è arrivata vuota – riassume il sindacato Usb, in prima fila nella protesta di stamattina . Ma sappiamo che ogni nave Zim è un anello della catena della guerra. E sappiamo che la logistica italiana con i porti, gli scali e i depositi militari, è sempre più coinvolta nel traffico di morte“.
È il secondo corteo portuale in pochi mesi, dopo quello dello scorso novembre: “Un segnale concreto che arriva dai luoghi strategici della produzione e della logistica – continua l’Usb. Questa giornata dimostra una cosa semplice: se i portuali si coordinano, se gli operai alzano la testa, se la solidarietà si organizza, allora è possibile fermare il flusso delle armi. È possibile dire no alla guerra, ni al riarmo, no all’economia di morte“.
Il prossimo appuntamento è il 20 giugno con lo sciopero generale contro la guerra, il caro vita e lo sfruttamento, con una manifestazione nazionale prevista per il 21 giugno a Roma, in piazza Vittorio Emanuele alle 14.
Fonte: https://www.genovatoday.it/cronaca/nave-guerra-armi-manifestazione-porto.html