Atteggiamenti che esauriscono le Energie

Ci sono situazioni in cui ripetiamo determinati comportamenti che non solo non ci aiutano, ma ci danneggiano. Per questo motivo, in questo articolo li identificheremo e vi parleremo di alcune strategie per bandirli dalle vostre vite e per limitarne i danni.
Ci sono alcuni atteggiamenti che esauriscono le nostre energie, che affliggono da un punto di vista psicologico e fisico. In effetti, a volte agiamo in un certo modo, spesso senza rendercene conto, o adottiamo degli atteggiamenti che risucchiano le nostre energie, indirizzandole verso preoccupazioni e stati d’animo negativi, che ci fanno solo stare male.
Bisogna dire che tutti gli esseri umani sono fatti di energia, che è il motore che ci permette di lavorare spinti dalla motivazione e di sfruttare al massimo tutte le opportunità che la vita ci presenta. L’energia è quella forza che ci spinge a fare ciò che ci piace e a portare a termine determinate azioni con successo. “L’energia è fondamentale per soddisfare i nostri bisogni primari”, secondo quanto afferma l’Organizzazione Mondiale della Sanità…

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Solitudine di coppia: quando chi ci sta accanto non ci soddisfa a livello emotivo

Dobbiamo capire che sentirsi soli nonostante la presenza degli altri, non fa altro che consumarci e distruggerci poco alla volta. Avere il coraggio di ammetterlo e allontanarci da questo contesto, è il modo migliore per iniziare a vivere una vita più appagante ed emotivamente sana.
C’è una frase che a detta di tutti rivela una grande verità, anche se in pochi ci hanno davvero riflettuto e l’hanno messa in pratica, “meglio soli che male accompagnati”. È un chiaro riferimento alla solitudine di coppia, forse la più terribile di tutte.
Se l’idea di non avere nessuno accanto ci fa paura e ci spaventa, immaginiamo come dev’essere sentirsi soli anche in compagnia del partner. Purtroppo, però, si tratta di una situazione più comune di quanto pensiamo. E i problemi iniziano quando, pur sapendolo, non si fa nulla al riguardo…

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Madri delle nostre madri. Perché ci sentiamo in colpa?

di Silvia Lo Vetere
La medicina, nell’arco di pochi decenni, sembra aver compiuto miracoli (o almeno così pare ad un occhiata superficiale): la verità è che le malattie sono in aumento, soprattutto quelle neurodegenerative; oggi però si prevengono, si diagnosticano precocemente, sono più curabili e consentono potenzialmente una vita più lunga.
Le “nuove genitorialità”
Purtroppo i risvolti di questo allungamento della vita non sono solo positivi. Allungandosi la vita, sono anche aumentate le malattie croniche e quindi i bisogni di cura e di assistenza si sviluppano oggi in un arco di tempo ineditamente allungato. Proprio in questo contesto, nasce un vero e proprio tipo nuovo di genitorialità: quella che vede sempre più figli, su per giù arrivati alla soglia della cinquantina, assistere e curare i propri genitori che si ammalano e perdono autonomia, per tempi potenzialmente protratti, mai esistiti nella storia dell’umanità…

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La dipendenza economica è un mancato perdono

Perdonare

di Georgia Briata
Dipendi economicamente da qualcuno e per quanti sforzi tu faccia non riesci a trovare la tua indipendenza? Oppure al contrario sei costretto a mantenere qualcuno che non riesce a pensare a sé, nonostante sia adulto e capace?
Lì c’è un MANCATO PERDONO. Magari è tua madre, o magari il tuo partner che ti sostiene finanziariamente.
Quella persona ti ha fatto un torto in una precedente incarnazione e tu non l’hai perdonata. Cosa succede da un punto di vista energetico? Quella persona è in debito con te.
Visto che non la perdoni, è costretta a pagare il suo debito dandoti denaro. E tu, sei costretto a rimanere con lei, per consentirle di sanare il suo debito derivato dal torto non perdonato. Molto probabilmente senti del risentimento verso chi ti mantiene, perchè ti senti umiliato, ti vergogni di te stesso e quindi proietti queste emozioni su di lei. Non sai invece che quel risentimento è proprio il non perdono, ed è proprio la ragione per cui ancora sei bloccato con quella persona…

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Il Coraggio dell’Imperfezione

Il Coraggio dell’Imperfezione

di Marco Ferrini
Non considerare quante volte sbagli, ma quanto sei disposto a correggerti.
In molte occasioni mi trovo ad aiutare persone oppresse da sensi di colpa per errori che hanno commesso. Qual è l’attitudine che ci consente di uscire da questa condizione? La potrei sintetizzare nella definizione: “il coraggio dell’imperfezione”.
Come ho spiegato spesso, il coraggio dell’imperfezione è base imprescindibile per il nostro progresso evolutivo. Riconoscere ed accettare i nostri limiti, senza autocommiserazione ma con autentica compassione per noi stessi (ben diversa dal pietismo e dal vittimismo), è il primo decisivo passo per riprogettarci con motivata speranza, serenità e fiducia in Dio. Meditate su questo principio: “Non guardate a quante volte sbagliate. Considerate piuttosto quante volte siete disposti a correggervi”

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Malati di passato

Perdonare

di Vincenzo Bilotta
Normalmente, il passato dovrebbe costituire quel periodo di tempo precedente il QUI E ORA che abbiamo vissuto e nel quale abbiamo compiuto le nostre interazioni nella maniera più consona a quelle che erano le nostre esigenze di allora.
Spesso, però, il nostro passato personale continua a tormentarci con i suoi conflitti irrisolti, le cose non dette, le cose non fatte e i sensi di colpa.
L’umanità, oggi, è malata di una malattia invisibile quanto letale: questa malattia si chiama passato. In realtà, il passato non potrebbe nuocerci in alcun modo SE SOLO RIUSCISSIMO AD ACCETTARLO PER POI LASCIARLO ANDARE…

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