Rabbia Repressa, Cattiveria e Violenza

Dott. Stefano Manera
Molto presto, dovremo fare i conti con sempre più persone pericolose e incapaci di con-vivere civilmente in un contesto sociale.
La notizia: alcuni rampolli, definti della Fiuggi “bene”, durante la festa di compleanno dei 18 anni di una ragazza, hanno deciso di prendere a calci una capretta fino a ucciderla, filmare il tutto e postarlo sui social. La vicenda è avvenuta in un agriturismo di Anagni, in provincia di Frosinone.
Il commento: Il video girato dagli stessi carnefici, mostra i ragazzi mentre trasportano su una carriola una capretta, che viene poi lanciata da una finestra. Si vede uno di loro prendere la rincorsa per colpire a calci sulla testa l’animale fino a ucciderlo. Le immagini sono di un’atroce violenza.
La capretta si era lasciata avvicinare perché abituata alle visite delle famiglie, ma ha riposto malamente la sua fiducia, venendo colpita ripetutamente fino alla morte…

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La Rabbia e lo Sconforto

di Marcello Veneziani
Chi ci difende dall’assedio quotidiano del nuovo catechismo politicamente corretto, del bombardamento mediatico-pubblicitario e dalla nuova Inquisizione?
La Chiesa di Bergoglio, il Quirinale, la Corte Costituzionale, l’altra politica, la magistratura, la cultura libera e pensante, la satira contro il potere, la stampa indipendente? Macché.
La rabbia e lo sconforto, per modificare un titolo famoso di Oriana Fallaci. La rabbia per l’assalto pervasivo della nuova ideologia correttiva alla realtà, al senso comune, alla natura, alle identità e alla tradizione; e lo sconforto perché non vedi argini, risposte alternative, opposizioni attrezzate, per rappresentare quel che sente, pensa e dice la trascurabile maggioranza della popolazione.
Nessun soggetto pubblico che affronti con mezzi adeguati l’Assedio quotidiano; nessuno che quantomeno bilanci, dia voce, garantisca il rispetto a chi dissente dal processo in corso. Un processo civile e incivile, politico e giudiziario… Da nessuna parte si profila una risposta compiuta e alternativa; l’unica strategia è perder tempo, assopire, frenare, voltare lo sguardo. O guadagnare un’ora sul coprifuoco…

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Come evitare che le Persone ci rovinino la giornata e… la Vita

di Ana Maria Sepe
“Apprezzare ciò che siamo e ciò che abbiamo, è il primo passo verso la Felicità”. Eduard Leon Word
Vi capita spesso di svegliarvi pieni di energia, pensando che oggi tutto è possibile e poi appena mettete un piede fuori casa, incontrate della gente che vi rovina la giornata? Può essere il vostro capo, una telefonata, il vicino… beh, c’è sempre qualcuno disposto a rovinare il nostro legittimo desiderio di vivere una giornata felice.
A questo punto, vorrei fare una pausa per ricordare una storia raccontatta da David J. Pollay, autore del libro “Come smaltire la spazzatura emotiva”. Egli racconta che un giorno aveva piuttosto fretta e il treno che prendeva di solito era in ritardo di mezz’ora, così che non ci pensò due volte e prese un taxi. Mentre il taxi cercava di lasciare la corsia preferenziale, un’auto sbucò fuori all’improvviso e l’autista dovette frenare di colpo: in pochi secondi che a David sembrarono eterni, il taxi riuscì a frenare e, per pochi centimetri, non si verificò un incidente…

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Le Forze Antagoniste

di Ginevra Pressenda
Una Legge universale dice che quanto più siamo decisi ad andare in una direzione, tanto più ci arrivano delle forze antagoniste a sbarrarci il cammino.
Invece di arrabbiarci pestando i piedi considerando la cosa ingiusta, visto che non la possiamo cambiare, la cosa più saggia da fare è sfruttare la cosa a nostro vantaggio.
Intanto, avere una forza antagonista che ci mette il bastone tra le ruote, è una bella sfida a comprendere quanto amiamo il nostro percorso di vita, quanto davvero lo sentiamo nostro nell’anima, ma soprattutto ci tira fuori la grinta.
Questo non significa lottare contro la forza antagonista – ne usciremmo sconfitti – ma essere più scaltri di lei, conoscerla, osservarla, scansarla come si fa nelle arti marziali. Più le diamo importanza e più prende potere, togliendoci energia…

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“Litigare fa male alla salute”… imparate ad arginare le liti

di Enza Angela Massaro
Quante volte l’ho ripetuta a me stessa questa frase, quando mi trovavo davanti una persona che mi faceva arrabbiare, mi dicevo “mantieni la calma… conta fino a dieci” e poi puntualmente, mi ritrovavo a litigarci, a perdere tempo e a volte anche la salute.
Salute a parte… si fa per dire, a volte, mi è capitato di restarci parecchio male per qualche litigio o conflitto, che è poi sfociato nella rottura della relazione, sia amicale che parentale. Più si conosce una persona, più si dovranno, quindi, cercare di evitare litigi perenni che distruggono tutto.
Le liti sono come un fiume in piena, un concentrato di aggressività repressa, in alcuni individui è facile che tale aggressività venga fuori con maggior facilità, rispetto ad altri più miti, ma non è detto che i più calmi non reagiscano… a volte, anche peggio dei “nervosi”…

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La paura, radice della violenza

Paura

Alcuni affermano che esistono solo due cose al mondo: Dio e la paura. L’amore e la paura sono le sole cose.
C’e’ un solo male al mondo: la paura. C’e’ un solo bene al mondo: l’amore. Talvolta viene definito con altri nomi. Talvolta si chiama felicità, o libertà, o pace, o gioia, o Dio, o chissà cosa. Ma l’etichetta non ha grande importanza. E non esiste male al mondo che non possa essere fatto risalire alla paura. Nemmeno uno.
Ignoranza e paura, ignoranza causata dalla paura: è da qui che deriva ogni male, è da qui che deriva la vostra violenza. La persona veramente non violenta, incapace di violenza, è una persona senza paura. È solo quando si ha paura che ci si arrabbia. Pensate all’ultima volta che vi siete arrabbiati. Avanti, riflettete. Pensate all’ultima volta che vi siete arrabbiati e andate in cerca della paura che era sottintesa…

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Accettare il fango che c’è nella nostra vita

Accettare il fango della vita

di Brenda Shoshanna
Molti credono che la loro vita sia stata rovinata da rapporti sbagliati e da situazioni che non sono riusciti a cambiare o a controllare.
Quando ci troviamo in una situazione che non ci piace, o in un rapporto che ci ferisce o non va come vorremmo, cerchiamo tutte le spiegazioni possibili. Pensiamo che questa situazione spiacevole getti un’ombra su di noi, e che dobbiamo cercare di cambiarla per recuperare la nostra dignità.

Decidiamo che qualcosa ci minaccia e ci diamo da fare per rafforzare le nostre difese. Ci sembra di essere ogni volta rifiutati e di non potere amare mai più. Tutte queste idee e interpretazioni che aggiungiamo alle situazioni, sono proprio ciò che ci tiene imprigionati nel fango della nostra vita…

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