NWO: A giugno 2021, ad Astana (città luciferica), il Congresso per Unificare le Religioni, con la presenza del Papa!

di Marcello Pamio
Astana è la nuovissima e super tecnologica capitale del Kazakistan, ma rappresenta anche un importante centro massonico del Nuovo Ordine Mondiale.
“Astana” vuol dire “capitale” e nel lessico tradizionale dei nomadi kazaki significa “luogo dove si decide”, ma stranamente è anche l’anagramma di “Satana”. Ma ovviamente è solo una coincidenza!
Nel diciannovesimo secolo era poco più di un villaggio ma dopo aver ottenuto l’indipendenza dalla Russia esplose e la città venne costruita grazie ai petroldollari kazachi. Fra i tanti monumenti presenti due in particolare sono interessanti: il Palazzo della Pace e della Concordia e il monumento Bayterek.
Come mai questi edifici sono così interessanti? Semplice, a giugno 2021 si terrà la VII edizione del “Congress of Leaders of World and Traditional Religions” e tra gli ospiti presenti ci sarà anche Jorge Mario Bergoglio. Non si tratta di un convegno ecumenico perché siamo di fronte ad una istituzione chiaramente di stampo esoterico-massonica-deista, e le immagini parlano da sole…

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Il selfie di Papa Bergoglio con la spilla “apriamo i porti”

La notizia è stata ripresa con toni entusiastici dal quotidiano della Cei “Avvenire”, che scrive: “È successo quando don Nandino Capovilla, parroco a Marghera (Venezia), si è avvicinato a Papa Francesco nel corso dell’incontro sulle Migrazioni, a Sacrofano”.

“Ha visto la spilletta che tenevo in mano e gliene ho spiegato il significato”, racconta don Nandino. “Così Francesco l’ha presa e si è fatto scattare una foto tenendola in mano”. C’è scritto: “Apriamo i porti!”. Al pontefice, riferisce il sacerdote Veneto, “la spilla deve essere piaciuta perché ha chiesto di tenere per sé quella con cui ci ha regalato l’emozione di questa foto”

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Il falso pietismo di Bergoglio

Da diversi anni ci sentiamo accusati da Bergoglio di non essere abbastanza misericordiosi, di essere razzisti e di essere poco generosi, verso i migranti che vengono in Italia.
Attacca anche lui il governo dove il ministro Salvini, sta in questo inizio di legislatura operando per il bene di tutta la nazione, nel limitare gli sbarchi clandestini e rispondere ai facinorosi che portano scompiglio in questa Italia. Ma Bergoglio non dice la verità: esterna parole che appaiono gentili e moderate, parole di un apparente affetto, che tutto è fuorché vero e sincero, ma assai interessato, perchè la sua non è vera e cristiana misericordia, le sue parole sono volte solo ad assicurare il tornaconto del Vaticano. Il suo vero interesse non è la protezione dei migranti, non è la protezione della legge islamica; fa tutto questo solamente per sfruttare questi poveri migranti, per soldi, vili soldi. Il Vaticano, infatti, gestisce una parte consistente degli introiti che provengono dal commercio degli schiavi…

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Macron‒Bergoglio: feeling davvero molto pericoloso

E’ stato amore a prima vista! Sussurri, baci, abbracci e carezze… A cosa sono dovute tutte queste effusioni? Quando mai si è visto un pontefice “flirtare” così con i “Poteri Forti” del mondo?
Il 26 giugno scorso, Emmanuel Macron e Jorge M. Bergoglio si sono incontrati per la prima volta a Roma, in Vaticano. Il giovane presidente vi si è recato, non solo per far visita al “Vescovo di Roma” col quale sembra avere molte affinità specialmente sui migranti, ma soprattutto per ricevere l’onorificenza di “protodiacono onorario dell’ordine lateranense”, che tutti i capi di stato francesi hanno ricevuto da Enrico IV in poi, salvo rifiutarlo, come hanno fatto i presidenti Mitterrand, Pompidou e François Hollande.
Del Falso Profeta (Francesco 1°) mi occupo ormai da diverso tempo, perché rappresenta la “bestia salente dalla terra”, ma di Macron ne parlo soltanto ora perché, a mio avviso, raffigura la “bestia che sale dal mare” (ved. Apoc.
13, 1-18; ricordando che il mare, in senso biblico, rappresenta il caos, il tumulto delle nazioni) essendo egli emerso da poco sulla scena del mondo…

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Il sostegno di Bergoglio alla dittatura di Videla

Papa Bergoglio

di Whitney Webb
Omicidi, torture e “scomparse” erano all’ordine del giorno sotto la dittatura militare che ha represso l’Argentina negli anni ’70. Papa Francesco, nonostante sia oggi dipinto come un “progressista”, supportò la giunta argentina anche collaborando alle atrocità delle quali essa fu responsabile.
Tra le persone più importanti del mondo poche sono state così elogiate dai media come Papa Francesco. Da quando il suo papato è iniziato nel 2013, Francesco è stato elogiato come un riformista interessato alla lotta contro la povertà, i cambiamenti climatici e altre battaglie comunemente indicate come “progressiste”.
I media occidentali hanno abilmente sorvolato sul passato dubbio del Vicario di Cristo; un passato non esattamente degno di un progressista interessato ai diritti umani…

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La Grande Sostituzione: sicuri sia solo complottismo?

Teoria della Gande Sostituzione

di Valerio Benedetti
In Francia il fenomeno ha già un nome: il “Grand Remplacement”. E cioè la “grande sostituzione” dei popoli europei con le imponenti masse di immigrati che stanno invadendo il Vecchio continente.
La formula è stata coniata nel 2010 dallo scrittore francese Renaud Camus, bollato dall’informazione transalpina come “estremista di destra”. Un’etichetta che Camus ha sempre rifiutato. Forse è proprio per l’origine della dizione che la “Teoria della Gande Sostituzione” è stata subito derubricata alla voce “complottismo” o “cospirazionismo”. Ma che cosa postula questa teoria?
Semplice: prendi un popolo, magari in difficoltà economica e stagnazione demografica, e lo sostituisci con masse di disperati disposti a ogni paga e, possibilmente, più prolifici in fatto di nuove nascite. Il tutto deve essere poi sostenuto dai grandi mezzi d’informazione di massa, dalle oligarchie intellettuali, progressiste e occidentaliste e, infine dai grandi potentati economici…

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L’Isola del Silenzio

Colpo di stato in Argentina 1976

di José Luis Scanferlato
Sono in pochi oggi a sapere e a parlare della vituperabile condotta dell’attuale papa, colluso nel 1976 con la dittatura argentina che sterminò novemila persone.
L’isola del silenzio. Il ruolo della Chiesa nella dittatura argentina” di Horacio Verbitsky è stato pubblicato in Italia solo nel 2006, trent’anni dopo il colpo di stato del 1976 in Argentina. Horacio Verbitsky è uno dei giornalisti argentini più noti grazie al successo del precedente libro “Il volo”.
“L’isola del silenzio” è frutto di un’indagine lunga 15 anni, ricca di testimonianze dei familiari dei desaparecidos, dei prigionieri sopravvissuti, e anche dei militari e dei religiosi coinvolti nella dittatura. Le testimonianze provengono sia da interviste realizzate dall’autore stesso, che dai verbali dei processi giudiziari svoltisi dopo la caduta del governo militare. L’elenco delle note bibliografiche contiene oltre 300 riferimenti.
Il titolo originale in spagnolo, El Silencio, si riferisce sia al nome dell’isola, che alla condotta vituperabile della Chiesa cattolica che, pur pienamente consapevole delle violazioni dei diritti umani, non fece sentire la minima voce di allarme…

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Donne islamiche sputano sul Crocifisso, ma per la “Neochiesa” bergogliana sono solo ragazzate!

Donne islamiche con il velo

di Francesco Lamendola
C’è da restare allibiti nel leggere il racconto fatto dal prete che, nella chiesa veneziana di San Zuan, ha assistito alla profanazione del Crocifisso, da parte di quattro donne islamiche velate, che ci hanno sputato addosso, racconto riportato a modo suo dal quotidiano Avvenire, sempre più ligio e prono alle direttive relativiste, moderniste e progressiste della Neochiesa bergogliana.
È tutto un fiorire di puntualizzazioni, distinguo, inviti a non generalizzare, a non allarmarsi troppo. Anche se veniamo a sapere che bisogna ripulire il Crocifisso per i…

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Papa Bergoglio: “Gesù fa un po’ lo scemo…”

Papa Francesco

di Antonio Socci
È clamoroso – per un papa – confondere il diavolo (dalla dopppia faccia) con Gesù. È successo al Convegno ecclesiale di Roma giovedì 16 giugno 2016, quando Bergoglio ha evocato erroneamente un capitello della cattedrale di Vézelay: uno “scambio di persone” emblematico di questo pontificato, anche se dovuto probabilmente a qualche ghostwriter superficiale.
È invece farina del suo sacco il confonderli (Gesù e il diavolo) addirittura per prospettare che Giuda si sia salvato (senza essersi pentito) dando ad intendere così che nemmeno lui è finito all’inferno…

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