Salvatore Borsellino parla dopo l’Arresto di Matteo Messina Denaro: “Temo Nuovo Baratto con lo Stato”

di N. Palazzolo
Il fratello del giudice Paolo, ucciso da Cosa nostra nella strage di via D’Amelio, dopo l’arresto del superlatitante: “Non vorrei che la contropartita fosse l’abolizione dell’ergastolo ostativo”.
“Da un lato c’è la soddisfazione per un criminale finalmente assicurato alla giustizia, dall’altro l’amarezza per il fatto che ci siano voluti, come per Riina voluti, 30 anni di latitanza prima di catturarlo. Questo aspetto mi fa perdere il gusto di questa gioia”. Lo dice all’Adnkronos Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, il giudice antimafia ucciso da Cosa nostra nella strage di via D’Amelio.
Matteo Messina Denaro è stato arrestato a Palermo in un clinica dove si era recato per sottoporsi ad alcune terapie. “Questo dimostra che ha continuato a insistere sul territorio, dal quale questi mafiosi non si allontanano mai”, dice ancora il fondatore del movimento delle “Agende rosse”.
Per Borsellino c’è poi un altro aspetto…

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Lamorgese schiera le truppe… Contro le Mafie? No, contro gli Italiani!

di Augusto Grandi
Il “Governo degli Incapaci” schiera le sue truppe contro gli italiani…
70mila agenti per controllare gli abbracci di Natale tra nonni e nipoti, per verificare se il bacio tra due ragazzi è frutto di una “relazione stabile”.
70mila agenti, pagati da tutti noi, che non vedono lo spaccio di droga in ogni città italiana (l’eroina forse fa bene alla salute, per gli esperti a gettone di Speranza), che non vedono furti, rapine, risse, aggressioni, violenze, omicidi. Si interviene solo per un pranzo tra parenti ed amici, per un incontro tra compagni di scuola.
Certo, è più facile reprimere la voglia di stare insieme degli anziani o degli adolescenti piuttosto di scontrarsi con la mafia nigeriana…

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Pescare nel torbido

di Luigi Orsino
Credo che in Italia “pescare nel torbido” sia lo sport preferito da molti, almeno da quelli che si trovano nella posizione giusta per poterlo praticare, nella certezza che la faranno sempre franca.
Tra i vari tipi di “pesca” oggi voglio parlare di coloro che traggono benefici dalle mafie. Per essere più chiaro non voglio, in questa sede, trattare della loro pericolosità sociale e del loro potere corrosivo. Voglio additare al vostro giudizio coloro che traggono profitto, pane e companatico, dall’esistenza della criminalità organizzata.
Poiché vi sono molte categorie che godono di grandi benefici ed ingrassano grazie all’esistenza del potere mafioso, viene da chiedersi: “C’è realmente la volontà di combattere efficacemente le mafie e, possibilmente, sconfiggerle?”  Sinceramente crediamo di no…

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La Mafia non è altro che il braccio armato della Massoneria

Intrecci mafia massoneria

Le mafie non sono nient’altro che il braccio armato della massoneria e dei servizi segreti. Non fatevi ingannare da chi vi vuole parlare di mafia ma non fa questi collegamenti, perché vuol dire che è in malafede e lo fa per disinformarvi.
Basta pensare che la mafia è nata con l’Unità d’Italia è c’è chi afferma che a fondare “l’onorata società” fu proprio il massone Giuseppe Mazzini. Lo stesso rito di affiliazione alla mafia si rifà ai riti iniziatici massoni. Nella ‘Ndrangheta, dove tra l’altro gli ultimi pentiti parlano anche di massoneria, quando si riceve “la santa” (un grado criminale che permette a chi lo riceve di allacciare rapporti con lo Stato) si pronuncia una formula che fa chiaro riferimento ai massoni e all’unità d’Italia, la formula è…

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