Intelligenza Artificiale, l’esperto: “Fermiamola o a breve Saremo Tutti Morti”

di Antonio Amorosi
Per Goldman Sachs in poco tempo spariranno 300 milioni di posti di lavoro a tempo pieno. Ma l’economia crescerà del 7% e farà ricchi quelli che lo sono già.
Un gruppo ridotto di esseri umani sta giocando col fuoco e guidando l’involuzione. L’esperto mondiale: “Se qualcuno costruisce un’intelligenza artificiale troppo potente, nelle condizioni attuali, mi aspetto che ogni singolo membro della specie umana e tutta la vita biologica sulla Terra muoia poco dopo”.
Non esistono priorità oltre fermare l’evoluzione dell’Intelligenza Artificiale. Presto le previsioni di Goldman Sachs, una delle più grandi banche d’affari del mondo, potrebbero far sorridere. “Visualizza un’intera civiltà aliena, che pensa a milioni di volte la velocità umana”, ha scritto qualche settimana fa su una delle più prestigiose riviste a livello mondiale, Time, Elizier Yudkowsky, tra i fondatori del settore e che ci lavora dal 2001.
Questa civiltà aliena “inizialmente confinata ai computer, in un mondo di creature che sono, dal suo punto di vista, molto stupide e molto lente”. Queste creature molto stupide e lente siamo noi, gli esseri umani…

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Da Homo Sapiens a “Homo Stupidus”

di Roberto Pecchioli
“Gli stupidi sono più temibili della mafia, del complesso militare-industriale o dell’Internazionale comunista”. Sono un gruppo non organizzato, senza un leader o norme, ma nonostante ciò agiscono in perfetta armonia, come guidati da una mano invisibile.
Si esprimeva così Carlo Cipolla, brillante docente pavese con cattedra a Berkeley nel suo testo più conosciuto, “La Teoria della Stupidità”, condensata in un libriccino intitolato significativamente “Allegro, ma non troppo”. Cipolla, economista, tratta la stupidità da un punto di vista strumentale, con leggerezza, lontano dalla seriosità accigliata dei moralisti e dei filosofi.
Che la stupidità sia diventata uno dei grandi temi – e problemi – del nostro tempo lo conferma Vittorino Andreoli, uno dei più grandi psichiatri internazionali, a sua volta autore di un preoccupato saggio, “Homo stupidus stupidus”…

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Un Burrone senza fondo…

di Fabrizio Marchi 
Qualche giorno fa su Report, forse uno dei pochissimi programmi interessanti proposti da tutto il palinsesto televisivo, è andato in onda un servizio che mi ha lasciato basito.
Alcuni genitori fanno dei video ai figlioletti che poi mandano su youtube e guadagnano una tot cifra ad ogni click.  La qual cosa sarebbe già allucinante di per sé ma lo diventa ancora di più nel momento in cui arrivano a commettere atti di bullismo e violenza ai danni di questi poveri ragazzini che piangono e si disperano, con conseguenze psicologiche che potete immaginare. La cosa, fortunatamente, è emersa, e anche youtube ha dovuto pagare una multa di 170 milioni di euro per essere, sia pure indirettamente, corresponsabile di un simile scempio…

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I Dittatori della Libertà

La Destra Liberale Italiana svela l'inganno del “politicamente ...

di Lorenzo Maria Pacini
L’imposizione di un “Nuovo modello” di vita, prevede lo stabilimento di ciò che non è normale come paradigma incontestabile. Al posto di ciò che è essenzialmente vita, viene proposta la morte…
Si sente continuamente parlare, in maniera ridondante e quasi nauseabonda, di misericordia, pace universale, diritti umani, pari opportunità, rispetto, libertà, parole meravigliose che, però, vengono proferite dalle bocche di persone che si presentano come paladine e profetesse di quello che è ormai chiaro a tutti come il “politicamente corretto”, una sorta di paradigma di pensiero ben strutturato, i cui genitori si possono facilmente rintracciare negli elenchi dei promotori del pensiero debole e i cui araldi variano dai più disparati personaggi del mondo contemporaneo.
La narrazione unidirezionale che viene ormai sempre più imposta, ha la pretesa di fondarsi su principi di uguaglianza, fraternità, libertà di pensiero ed espressione; nella realtà dei fatti, trova le sue ragioni nell’assioma “devi pensarla come me, altrimenti devi essere fatto fuori”

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Le fasi dell’Evoluzione Spirituale: involuzione ed evoluzione

L’umanità, come del resto tutto il creato, fa parte di un Progetto Divino che prevede la discesa dello Spirito nella materia (fase involutiva) e la sua risalita (fase evolutiva), dopo la realizzazione delle esperienze necessarie alla sua evoluzione.
Lo Spirito deve immergersi necessariamente nella materia per acquisire coscienza di sé, quindi attraversa il periodo di involuzione, dove discende verso la densità più bassa, fino a toccare il nadir di questa fase, che corrisponde alla nostra terra attuale.
Gli ostacoli all’evoluzione spirituale
Ora, siamo nel punto più basso della materia e abbiamo già cominciato la strada del ritorno. Da adesso in poi la materia sarà sempre più rarefatta, in modo da tornare alle stesse condizioni vibrazionali iniziali. Tutto il percorso di ritorno dalla materia più densa allo Spirito, per noi umani, si intraprende attraverso la nostra evoluzione spirituale, che possiamo quindi considerare come il punto fondamentale per la realizzazione del progetto divino…

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Il mondo è piombato in un’Età Oscura

kali yuga

di Julius Evola 
È più o meno noto che mentre l’uomo moderno ha creduto, e in parte tuttora crede, al mito dell’evoluzione, le civiltà antiche – quasi senza eccezione – e perfino le popolazioni selvagge, riconobbero l’involuzione, ossia il graduale decadere dell’uomo da uno stato primordiale considerato di alta spiritualità.
Quindi, esse non riconoscevano per l’uomo un passato semiscimmiesco, bensì il contrario. La forma più nota di tale insegnamento è il ‘mito di Esiodo’, circa le quattro età del mondo – dell’oro, dell’argento, del bronzo e del ferro – le quali corrispondono a gradi successivi dell’accennata discesa o decadenza. Del tutto analogo è l’insegnamento indù circa gli yuga, cicli complessivi e successivi che sono ugualmente in numero di quattro e che da una “età dell’essere” o “della verità” – satya yuga – vanno fino ad una “età oscura” – kali yuga. Secondo tali tradizioni, i tempi attuali corrispondono all’epicentro proprio di quest’ultimo periodo: noi ci troveremmo nel bel mezzo della “età oscura”…

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