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Chernobyl: una sconvolgente teoria a 33 anni dal Disastro Nucleare

“Chi c’era quella notte nella centrale?” Dietro il terribile disastro nucleare di Chernobyl ci sarebbe la CIA.
A 33 anni dalla catastrofe che ha segnato l’Occidente, la tv statale russa Ntv, sta realizzando una serie televisiva per ricostruire cosa portò all’esplosione del reattore, con conseguente fall-out radioattivo, diventato nel giro di pochi giorni un incubo per l’Europa e il mondo, tra omissioni, reticenze, misteri, morti e tragiche verità scientifiche.
A Mosca ne sono convinti da tempo: nel 1986 si sarebbe giocata una drammatica tappa della Guerra Fredda, sulla pelle degli abitanti della cittadina ucraina. “C’è una teoria – ha detto il regista della serie, Aleksey Muradov, secondo quanto riportato dalla Stampa – secondo cui gli americani si infiltrarono nella centrale nucleare di Chernobyl. Molti storici non escludono la possibilità che nel giorno dell’esplosione un agente dei servizi d’intelligence nemici, stesse lavorando alla centrale”

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Quando gli USA usavano la bomba atomica contro i propri stessi cittadini

di Giuliano Corà
Rileggiamo,  un vecchio articolo di Vittorio Zucconi, uscito su “La Repubblica” nel 1993. Un ritratto drammatico della marea di vittime dei test atomici, effettuati negli USA nel periodo di tensione con la penisola coreana.
Las Vegas: Era il 1951 e tutti nel mondo dormivamo il sonno della ragione, rimboccati sotto la coperta nucleare della Guerra Fredda. Dormiva anche Martha Laird, in una notte di quel 1951. Una giovane mamma di 26 anni addormentata accanto al marito, ai due figli piccoli, alle sue pecore e ai suoi cavalli nelle colline del Nevada a ovest di Las Vegas, in un villaggio minuscolo chiamato “Twin Springs”, sorgenti gemelle.
“Ci svegliò un lampo di luce che ci scaldò il viso come se il sole fosse esploso davanti alla finestra” racconta adesso. “Dopo qualche secondo sentimmo arrivare da lontano il ruggito, come di un terremoto. La casa cominciò a tremare, le finestre si sbriciolarono, la porta volò via come un vecchio giornale. I bambini piangevano. Mio marito e io ci stringemmo uno all’altra, fino a quando il rombo si calmò e il sole di notte si spense. Non capimmo niente”

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Il debito pubblico è Terrorismo di Stato

di Stefano Mariotti
3 dicembre 1944: la prima strage. La Guerra Fredda iniziò il 3 dicembre 1944, anche se i libri di Storia non lo diranno mai.
Quel giorno ad Atene ci fu una grandiosa manifestazione di popolo contro la cacciata (imposta da Churchill) dei comunisti dal governo. Era una manifestazione pacifica con donne, bambini e famiglie. All’improvviso, cecchini inglesi, soldati e fascisti greci iniziarono a fucilare la gente. Fu un massacro: 28 morti e centinaia di feriti.
Fu la madre di tutte le stragi e la Guerra non era ancora finita. La Guerra Fredda si scatenò più feroce, laddove la Resistenza contro i nazifascisti era stata più valorosa…

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Le origini naziste della NATO

di Misión Verdad – Traduzione di Marco Pondrelli per Marx21.it
La ricapitolazione delle origini naziste di questa organizzazione transatlantica, spiega ciò che molti altri analisti militari hanno a lungo pensato: che il nazismo in Europa è ormai storicamente manifesto nell’attuale struttura della NATO.
Potete trovare facilmente sul web la storia delle cosidette “ratline” (sentieri dei ratti) e di come il Vaticano partecipò alla sua logistica. Consisteva in una serie di vie, punti di transizione e di destinazione, per alcuni personaggi nazisti che il governo degli Stati Uniti assunse, che facilitarono il loro reclutamento attraverso la clandestinità. Da qui il riferimento ai ratti.
Il Reich cercò nella seconda guerra mondiale di sconfiggere l’Unione Sovietica. Come sappiamo, non ci riuscì, ma alti comandanti militari nazisti furono riciclati nella struttura della principale coalizione transatlantica guidata dagli Stati Uniti contro il blocco sovietico.
Di seguito sono riportati brevi profili dei vari ufficiali che sono passati da essere nazisti a diventare importanti ufficiali militari dell’Organizzazione Nord Atlantica (NATO)…

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“Progetto Pandora”: armi psicotroniche e guerra psichica

armi psicotroniche

di Cristoforo Barbato
Dagli anni ’60 ad oggi, sono stati molti i programmi finalizzati all’annichilimento psichico del nemico, militare e civile.
Sviluppo di armi non letali
Sebbene il diffondersi di armi ad onde di frequenza, bioenergetiche o psicotroniche sia stato a lungo ignorato dai mezzi d’informazione, negli ultimi decenni scienziati e ricercatori hanno scritto volumi e prodotto documentazioni sugli sviluppi e sull’impiego di sistemi d’arma “non-letali”.
Libri, articoli e saggi non specialistici, a disposizione del pubblico, coprono quattro decadi, dimostrando l’esteso interesse delle Forze armate e delle agenzie d’intelligence USA e dell’ex Unione Sovietica nella materia. Il Dott. Richard Cesaro, direttore dell’Advanced Sensor Program (Programma Sensori Avanzati), del Defence Advanced Research Projects (Agenzia per i Progetti di Ricerca Avanzata della Difesa – DARPA) USA, venne ingaggiato nel 1965 per dare il via ad un progetto denominato inizialmente “Pandora” e negli anni seguenti noto come “Progetto Bizarre”…

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